http://seidimoda.repubblica.it/dettaglio/maschi-selvatici-alla-riscossa/56452?page=1UOMINI E DONNE
Maschi selvatici alla riscossa
di Katia Salvaderi
Dopo aver analizzato la "donna gattamorta", andiamo alla scoperta di una inquietante tipologia maschile
(Non è paura questa?) che, attraverso il web, parte in crociata contro il potere femminile e predica il ritorno del marchio virile
Uomini sempre più arrabbiati. Non per ragioni politiche, per la guerra in medioriente, per la crisi economica o per battaglie ideologiche di qualsiasi natura
(paragone del ca**o. E' ovvio che odiamo queste cose!!!!!). Arrabbiati con le donne, che, raggiunta la parità (o quasi) nei diritti, puntano al sorpasso
(Ma va) . Perché se le “régiure” del secolo scorso dettavano legge solo in casa, mentre nella vita pubblica lasciavano gli uomini liberi di fare, nell’epoca del post-femminismo le donne hanno debordato: sono uscite dalle cucine, sono entrate nel mondo del lavoro, nella politica, nella gestione della cosa pubblica, nei sacrari dell’arte e del sapere. E cominciano a dare fastidio. Loro, poveri uomini che per millenni non hanno dovuto preoccuparsi della rivalità con il femminile, lasciando le donne “al loro posto” - ossia a sfornare bambini ben legate ai fornelli - ora insorgono. Alcuni piagnucolando, altri sbraitando.
(Altri invece vivono in topaie per pagare l'assegno di mantenimento alle ex arpie, rimanendo con 200 euro mensili) Un’onda di ritorno che il femminismo si è tirato addosso, forse meritatamente per alcuni suoi eccessi, e che sta diventando un fenomeno di una certa consistenza
(Ma va)Negli ultimi anni in Italia, in effetti, sono nati diversi gruppi neo-maschilisti dalle più disparate forme, a rivendicare non si capisce bene quale perdita di diritto da parte del maschio. Alcuni moderati (come le varie associazioni di Padri Separati), altri più agguerriti.
(Questi stanno fuori totalmente)Vediamo chi sono questi maschioni inselvatichiti, che cosa vogliono e in che misura hanno, persino, un po’ di ragione.
Una organizzazione tra le più estreme è quella dei Maschi Selvatici. Non sono affatto una leggenda metropolitana o una bufala da web: esistono veramente, sono già diverse migliaia e in rapida espansione. Hanno un sito ufficiale, alcuni blog, un forum e un fondatore/ispiratore, Claudio Risé, che sforna libri su libri rispolverando archetipi paternalistici in odore cristiano, misti a simbologie e credenze celtiche e “archetipi della Natura Incontaminata” alla Jean-Jacques Rousseau. Propongono persino un percorso pedagogico per la riaffermazione dell’Uomo Selvatico sul pianeta: il ritorno al ceffone contro le mollezze giovanili
(A voi e il vostro ipocrita pacifismo: lo sapete che i giovano di oggi fanno cagare proprio perchè non c'è più disciplina?!?!?!?), il rilancio di una educazione militare e gerarchica fin dalla prima infanzia e la riaffermazione del marchio virile nella gestione della vita privata come in quella pubblica. Quel che fa il babbo è sempre ben fatto, titola uno dei loro percorsi formativi.
A prima vista e per i valori che affermano (con virile ardore, neanche a dirlo) sembrerebbero un gruppo di estremisti di destra di ispirazione cattolica, o una ulteriore radicalizzazione delle frange leghiste più estreme. Invece, confrontandomi con alcuni di loro su alcuni forum generalisti, ho avuto modo di scoprire che sono assolutamente trasversali: ai loro adepti non è richiesta alcuna appartenenza politica particolare
( Veramente non c'è bisogno di essere cattolico o di dx per dire queste cose: io sono laico ad esempio, e odio la sessuofobia) Un aspetto, questo, che ancor più ci dà da pensare. Perché passi il movimento all’insegna dei valori di una certa destra (uno più uno meno, non fa gran differenza), ma che questa riscossa del maschio serpeggi a tutti i livelli comincia a diventare un fenomeno preoccupante, che evidenzia quanto meno un diffuso disagio di genere
(Chi sarebbe ad avere paura? L'uomo?)I Maschi Selvatici aprono il loro blog con il cavalleresco grido di battaglia:
“Se c’è qualcuno che ama le donne e vuole che il futuro sia ancora allietato, arricchito e consolato dalla loro bellezza e sconfinata incontrollabilità, SIAMO NOI”.
Dicono di lavorare per noi, insomma, a sostegno della donna.
Sì, ma di quale donna?
Quella nutrice, casalinga schiava e dedita al soddisfacimento del loro piacere – dicono i detrattori. Quella “vera”, ancora capace di accoglienza, che sappia vivere la sua autentica natura, che non è di Grande Madre (perché quella è potente e fagocita tutto), ma di dolce sposa fedele – dicono loro
(Noi amiamo la donna fedele, che rispetta l'uomo, che non si comporti da uomo, che non sia vittimista. Insomma, il contrario totale della tipica donna moderna)Lamentano che la comunicazione mediatica sia in gran parte a favore della donna e dei valori femminili in genere, che la legislatura in campo civile finisca sempre per favorire madri-arpìe che strappano loro i figli e si fanno mantenere a vita, che la donna stessa si stia trasformando in una virago sterile in negazione di se stessa.
(Leggi le statistiche vere, non quelle femministe)Tutte ragioni in parte fondate – prima su tutte, la legislazione in caso di separazione - su cui molti già riflettono, con toni tuttavia meno estremi.
I Maschi Selvatici no, loro paventano scenari drammatici e non hanno vergogna di assumere posizioni che li fanno assomigliare a macchiette come Omen di Raul Cremona, che urla ai quattro venti di “somatizzare” la schiacciante supremazia della donna, salvo poi tornare cucciolo buonino quando questa gli ordina di andare a comperare il pane
(Sce, tu forse non conosci una persona non schiavetta . O come il machissimo ex grande-fratello Pasquale Laricchia, forse in lotta da sempre con il proprio cognome.
Loro ritengono che in pericolo sia addirittura la sopravvivenza della specie, e che dunque la scelta per un uomo, oggi, possa essere solo di tre tipi: o schierarsi al loro fianco per sventare la minaccia del predominio femminile, o diventare “uomini pentiti” (i traditori odiatissimi che sposano le cause femminili), o ancora peggio gay. Perché tra le altre caratteristiche, com’è prevedibile, i Maschi Selvatici sono omofobici da morire
(Citami qualche passo omofobico, per favore)Lo scenario futuro che i Maschi Selvatici proiettano sullo sfondo delle loro paure è la delegittimazione totale dell’elemento maschile - come preconizzato dal (secondo loro) “pentito” Stefano Re nel suo FemDom, preludio all’estinzione del maschio -, a valle della confusione di caratteri che già si riscontra tra i generi. Un’estinzione che passerebbe attraverso la totale indipendenza della donna, una presunta femminile solidarietà tra Valchirie mirata alla distruzione del maschio (?) e la fecondazione assistita, quando non addirittura la clonazione umana, in grado di assicurare la continuità della specie anche senza l’intervento diretto di un uomo.
Quella del futuro, in poche parole, rischierebbe di diventare una specie di società di api, dove la procreazione, la cura della progenie ed il potere assoluto sarebbero affidati unicamente alle donne
(Paura? Dai toni sembrerebbe che voi abbiate paura. Noi descriviamo semplicemente la realtà)Uno scenario, possiamo capirlo, di vera e assoluta paranoia
(La paranoia del femminismo è il sentirsi sempre oppresso, anche quando hai privilegi su privilegi)A guardarli bene, i Maschi Selvatici sembrano più che altro molto spaventati. Forse semplicemente più del dovuto. E se è vero che, come donna, sentir ancora parlare di siffatte posizioni maschiliste nel 2009 è quanto meno sconfortante e suscita rabbia (non sono dunque serviti a nulla decenni di lotta per affermarci semplicemente come individui?)
(Oppure per superare l'uomo in tutto e per tutto) , non trovo comunque corretto dar loro addosso con il solito pretesto che devono essere per forza degli sfigati, secondo i soliti triti e ritriti assiomi. Come non trovo utile archiviarli come grottesco fenomeno di costume, o ancora arroccarsi su posizioni vetero-femministe che, tipi così, li metterebbero immediatamente sulla graticola – pur ammettendo che il primo istinto sarebbe quello
(Le vetero-femministe ci metterebbero sulla graticola? Gli uomini hanno fatto grandi scoperte, si sono evoluti, hanno inventato tecnologie grandiose, hanno combattutto e vinto guerre - anche se è brutto dirlo- , hanno rischiato sempre la pelle. Figuriamoci se ci facciamo mettere sotto da un branco di patetici esseri di nome uomA)Ritengo interessante piuttosto evidenziare questo fenomeno per provare a capire cosa, ancora, non funzioni nella comunicazione tra i generi
(Di certo non l'abbiamo inventata noi la guerra dei sessi) . Perché se fenomeni del genere nascono e proliferano, qualcosa ancora non funziona - in modo, questo sì, davvero drammatico
(Bella scoperta) . E anche perché se la riscossa dei Maschi assume toni così accesi, deve essere vero che il mondo nel frattempo è cambiato e che la lunga lotta delle donne ha davvero spostato gli assetti, ricreando un nuovo equilibrio dove persino gli archetipi del maschile e femminile stanno cambiando. Per fortuna, dicono i più, purtroppo secondo i Maschi Selvatici.
(Veramente oggi, parlando con tanti uomini, dicono le stesse cose che diciamo noi)Chi sarebbe ad avere paura ? Se le femministe non avessero paura di noi, non pubblicherebbero articoli contro di noi