Dall'edizione locale di Venezia del Gazzettino:
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IL CASO Alta tensione al consiglio di municipalità contro la violenza. La Agostini: «Mi sento offesa»
Donne, il giorno dell’ira
«Uomini demonizzati», urla e rabbia per l’intervento di un consigliere
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Venerdì 26 Novembre 2010,
Le donne, le violenze che subiscono ogni giorno in Italia e nel mondo, il lavoro del Centro Donna di Venezia, la solidarietà per Renato e Emanuela, papà e mamma di Eleonora Noventa, la sedicenne uccisa a colpi di pistola l'estate scorsa a Chirignago dall'ex fidanzato, l'invito a riflettere, la fiaccolata da via Palazzo a piazza Ferretto per ricordare le donne vittime di violenza. Tutto questo doveva essere ed è comunque stato il consiglio di Municipalità straordinario Mestre-Carpenedo che si è svolto ieri sera in via Palazzo. A rovinare il clima e il significato profondo dell'iniziativa un intervento del consigliere dell'Udc Gianfranco Sperandio. Un documento controcorrente, che condannava la colpevolezza generalizzata e la demonizzazione che viene fatta dalle donne nei confronti degli uomini. Un dito contro anche tutti gli altri colleghi della Municipalità che avevano sottoscritto e votato (all'unanimità, tranne l'astensione di Sperandio) la mozione. Parole, quelle del consigliere dell'Udc, che hanno prima sollevato le reazioni delle tantissime donne (almeno un centinaio in sala) presenti - «Perdi tua figlia e poi ce la racconti» una delle frasi - e che poi ha visto Renato ed Emanuela, i genitori di Eleonora presenti tra il pubblico, alzarsi e lasciare l'aula del consiglio assieme al loro avvocato per evitare di ascoltare l'intervento di Sperandio. «È stato un intervento riprovevole che non riguardava in alcun modo il messaggio che racchiudeva la presenza a questa seduta del consiglio da parte dei genitori di Eleonora - ha commentato per Emanuela e Renato il legale Gianfranco Zago - Certo, una sola persona non può rovinare tutto il resto». In aula presente anche l'assessore alla cultura Tiziana Agostini. «È gravissimo quanto è successo - è stato il commento dell'assessora - Assurdo pensare di rovinare un'iniziativa del genere per avere un minuto di protagonismo. Sono profondamente offesa come donna e come assessore di questa città». Prima della fiaccolata verso piazza Ferretto ci ha pensato il consigliere del Pdl Federico Zoffi a far tornare un clima di distensione distribuendo a tutti i consiglieri, Sperandio compreso, il simbolo della violenza contro le donne da appuntare sulla giacca. Una macchia: insulti ai rappresentanti dell'Acli Giovani che avevano allestito un gazebo per distribuire volantini contro la violenza sulle donne. «Costretti ad andarsene - ha denunciato Andrea Selva Volpi - dopo gli insulti di un gruppo di ragazze».
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