In un mio testo universitario c'era un esempio molto interessante per spiegare come è fatta la scienza.
In chimica, esiste l'assunto per cui se un gas è posto in un recipiente esso si espanderà fino ad occupare tutto lo spazio disponibile.
Eppure, la scienza non dice che ogni volta che un gas viene posto in un recipiente esso occuperà in ogni istante l'intero volume con le sue particelle.
Ecco infatti qual'era l'esempio per spiegare come ogni conclusione scientifica sia in realtà un'approssimazione:
Abbiamo due camere di volume identico, collegate fra di loro da un tubo in cui è presente una valvola. In una delle due camere è presente un gas, mentre l'altra è totalmente vuota.
A un certo punto, si decide di aprire la valvola e il gas si espande anche nell'altra camera, occupando il volume totale delle due camere e del tubo di congiunzione.
A questo punto ogni chimico ti direbbe che il gas è presente in ogni angolo dell'intero volume con un numero di particelle uguale (tutte le particelle occupano lo stesso volume disponibile).
Ma... questa è un'approssimazione. Secondo una legge fondamentale della chimica, un gas occupa il volume disponibile distribuendosi omogeneamente. Eppure, le particelle del gas si muovono, e quindi non è vero che in ogni istante abbiamo lo stesso numero di particelle di gas in ciascuna camera.
Quindi mentre a noi fa comodo dire che, per esempio, abbiamo 100 particelle di gas nella prima camera per ogni 100 particelle di gas nella seconda, in realtà, nella pratica, le particelle di muovono e in determinati istanti capita (con una probabilità calcolabile e definita) che nella prima camera vi siano 98 particelle di gas per ogni 102 presenti nella seconda e così via.
Ecco che, tramite un calcolo che ora non ricordo, venne calcolato che la probabilità che in un dato istante tutte le particelle del gas si ritrovino casualmente nella stessa camera (ovvero che il moto delle particelle determinasse una migrazione casuale di tutte le particelle verso una sola delle due camere sebbene la valvola fosse aperta) fosse talmente infinitesimale che non sarebbe bastata tutta la superficie terreste per scrivere tutti gli zeri dopo la virgola per indicarne il numero (una cosa tipo: 0,00000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000....00001%).
Questo spiega come la scienza non dia MAI delle certezze, ma solo delle approssimazioni basate sulla probabilità di un dato fenomeno.
Quindi si può dire che in ogni istante il numero di particelle di gas è identico in entrambe le camere perché questo modo di vedere le cose ci facilita la visione del mondo, sebbene in fondo sappiamo che tale dichiarazione è solo una comoda approssimazione statistica.