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Messaggio per Andrea Mazzeo e le femministe

(1/1)

jorek:
domenica 21 novembre 2010
Amici dell'Alienazione Genitoriale & Nemici della Bigenitorialita': Andrea Mazzeo
L’ESPERTO DA UN SOLO CASO
Cercano di demolire a tutti i costi la PAS, quella spina nel loro  fianco, che priva alcuni genitori della possibilità di  abusare psichicamente del proprio figlio per vincere a tutti i costi la propria guerra demenziale contro l’altro genitore (che magari, come capita sempre più frequentemente, è proprio una mamma).
Le sorelle cercano, per l’ennesima volta, di ripresentare la loro pappardella condendola appunto con lo scritto del dottor Mazzeo.
Ci scuseranno dunque se abbiamo velato con la nostra scritta la loro seducente donnina, che assomiglia più a una sexy-bambola da pubblicità che non ad una impegnata intellettuale femminista, e ci scuseranno se parliamo delle referenze dell’autore da loro citato, il dr. Mazzeo, appunto.
Del quale ci costringono a dire qual è la sua esperienza reale nel campo della PAS.

Beh…
Ecco…
In fondo ci dispiace: lui è un ottimo psichiatra. Si occupa di psichiatria per adulti, e di psicofarmacologia. Nel suo campo, uno competente. Nel suo, appunto.
Ma sapete cosa ne sa di PAS?
Ecco…
Il dr. Mazzeo, in vita sua, ha visto UN SOLO CASO DI PAS.
Uno solo, capite?
E lo ha detto pubblicamente, e da tempo. In uno scambio con altri colleghi. Ecco quanto al proposito ha dichiarato: “Della PAS ne sono venuto a conoscenza da poco, per una CTP, e ovviamente mi sono documentato.” (20 settembre 2010)
Si è occupato DI UN SOLO CASO DI PAS, il tanto citato Mazzeo, e per di più se ne è occupato come CONSULENTE DI PARTE (=CTP, come da lui dichiarato).
Cioè: molto probabilmente, per la prima volta in vita sua è stato chiamato a seguire una perizia di affido minori in Tribunale, e DOVEVA SOSTENERE che il / la suo/a cliente non aveva alienato il figlio all’altro.
Ma uno che ha visto un solo caso, in vita sua, può essere considerato un esperto?
Ci sembra poco, troppo poco, no? Soprattutto che, per svolgere degnamente il ruolo di Consulente di Parte, cosa che ha fatto con grande coscienza, si è dovuto preparare assumendo un’opinione favorevole al suo cliente…
Voi vi fidereste di un medico che pontifica su un problema con un’esperienza di un solo caso alle spalle?
Beh… le sorelline sono costrette a farlo. Devono citare lui. Altrimenti chi citano?
Ora potete tutti metterci una sola tara: quando leggete il fatidico articolo del dottor Mazzeo contro la PAS, ricordatevi che lui stesso ha ammesso di conoscerla da molto poco tempo, e perché è stato chiamato a seguire un caso come perito di parte.
Passiamo al resto, ripetendoci.
Si dicono le solite cose, da parte delle sorelline: che la PAS è un passaporto per la pedofilia, che Gardner difendeva i pedofili, che era contro le donne, che pubblicava i suoi libri per conto suo, eccetera.
Le sorelline vogliono a tutti i costi ignorare che Gardner GIA’ UNDICI ANNI FA HA RISPOSTO A QUESTE ACCUSE: guardate il link qui sotto per sapere cosa Gardner ha VERAMENTE detto della pedofilia.
E di tutte le altre assurdità (ad altro tacere) di cui l’accusano.
La loro è la tipica IGNORANZA di chi AFFRONTA UN PROBLEMA da un PUNTO DI VISTA IDEOLOGICO e NON CULTURALE, spinto da una evidente FISSAZIONE, fissazione che esprime -probabilmente, e parlando in astratto e senza alcun riferimento a persone specifiche – problematiche personali e probabilmente psicologiche ben precise (parliamo SEMPRE in astratto e senza alcun riferimento a persone specifiche).
Sono affermazioni PIENE DI IGNORANZA, perché IGNORANO (volutamente?) quanto Gardner ha detto in proposito di pedofilia, maschilismo, case editrici, e roba varia.
Un punto fondamentale del discorso è poi DOVE sono state pubblicate queste PRECISAZIONI DI GARDNER che le sorelline di Gardner ignorano volutamente.
Sono state accettate e pubblicate su una IMPORTANTE RIVISTA SCIENTIFICA che NON HA NULLA A CHE VEDERE CON LA CASA EDITRICE DI GARDNER (la rivista è l’ “American Journal of Family Therapy”, una fra le massime pubblicazioni in tema di studi sulla famiglia, a VAGLIARE I CUI CONTRIBUTI C’E’ UN COMITATO SCIENTIFICO DI TUTTO RISPETTO, cui la prosa e le conoscenze culturali di quanti fanno certe affermazioni, ben poco possono opporre, quanto a credibilità.
Quanti fanno queste affermazioni – sono dunque, in questo senso, IGNORANTI. O IN MALAFEDE.
Perché non citano in alcun modo, mai, lo scritto di Gardner nel quale lui prende posizione ben precise contro le loro accuse, e che data dal 1999.
SCRIVONO DUNQUE CON UN TRAGICO RITARDO DI UNDICI ANNI:
“Misinformation Versus Facts About the Contributions of Richard A. Gardner, M.D.”.American Journal of Family Therapy 30 (5): 395–416 a questo indirizzo:http://www.informaworld.com/smpp/content~content=a713830020~db=all
o anche a quest’altro indirizzo:
http://www.fact.on.ca/Info/pas/misperce.htm
Se le sorelline accettano, l’articolo lo compriamo noi e glielo offriamo.
Altrimenti lo possono leggere gratis all’altro indirizzo.
Beccatevi adesso quello che scrivono le sorelline e confrontatelo con quello che diceva Gardner al proposito di queste “Misperception” già nel 1999.
Da rabbrividire.
Per l’ignoranza o la malafede?


http://noviolenzadonne.blogspot.com/2010/11/amici-dellalienazione-genitoriale_2021.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+blogspot%2FsRQxL+(NO+ALLA+VIOLENZA+SULLE+DONNE)&utm_content=FaceBook



forse questo topic andava intitolato "femministe VS intelligenza, cultura & affini"

Jason:
Ops
Ma i tuoi colleghi non erano  contro la PAS ?
Siete proprio sicuri che l'abbiano rigettata ?

Come vedete ci vuole poco per dimostrare che mentite
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http://www.alienazione.genitoriale.com/
La TV americana PBS si scusa per il filmato propagandistico contro la PAS
La rete televisiva pubblica americana PBS ha ricevuto mezzo milione di dollari da una fondazione privata per produrre il documentario “Breaking the Silence”, nel quale si sostiene che la Sindrome di Alienazione Genitoriale (PAS) sarebbe “scienza spazzatura” e che la PAS sarebbe “stata ridicolizzata ["debunked"] dall’Associazione degli Psicologi Americani” (APA). Circostanza smentita dalla portavoce dell’APA:

“APA non ha una posizione ufficiale sulla PAS”.

Il documentario sembra suggerire l’esistenza di una cospirazione a danno delle madri volta a garantire l’affido esclusivo dei figli a padri che hanno commesso abusi nei loro confronti.

Dopo la messa in onda del documentario, avvenuta nel 2005, la rete televisiva ha ricevuto migliaia di messaggi di protesta.

La residua credibilità del filmato ha ricevuto il colpo finale quando è stato reso noto che una delle donne presentate in TV come “madre coraggio” era stata riconosciuta colpevole di svariati abusi sui bambini da un Tribunale dei Minori della California. Si è scoperto così che mentre il documentario dipingeva questa madre come la povera vittima di una persecuzione legale promossa dall’ex marito, la verità era che il Tribunale dei Minori aveva trasferito l’affido della figlia al padre per proteggere la minore dal pericolo accertato rappresentato proprio dalla madre.

M. Getler, il funzionario della rete PBS incaricato del ruolo di Ombudsmen (cioè di “garante” della correttezza dell’informazione), dopo un’accurata indagine sul documentario ha concluso che:

“si è trattato di un programma propagandistico [...] Sono stati ignorati i punti di vista opposti. C’è stata una totale mancanza di alcune delle più basilari norme del giornalismo [...]  Questo programma manca totalmente di bilanciamento ed è andato troppo oltre diventando, secondo me, più propaganda ["advocacy"] o presentazione di un punto di vista”

["come across as a one-sided advocacy program. [...] there was no recognition of opposing views on the program. There was a complete absence of some of the fundamental journalistic conventions [...] …I thought this particular program had almost no balance, and went too far, turning it, at least in my mind, into more of an advocacy, or point-of-view presentation.”]

Di fronte all’ondata di proteste seguita alla messa in onda di “Breaking The Silence” la PBS ha cercato di prevenire le possibili azioni legali nei suoi confronti commissionando un nuovo documentario dal titolo “Kids & Divorce: For Better or Worse” che presenta il problema dei minori coinvolti nella separazione dei genitori in modo più equilibrato e corretto. Il documentario è andato in onda nel 2006 su tutte le reti del circuito PBS con un buon successo di ascolti.



L’increscioso incidente capitato alla prestigiosa rete televisiva PBS ci mette in guardia da quei gruppi che denunciano l’esistenza di una inesistente cospirazione volta ad agevolare presunti abusi perpetrati dai padri nel corso del divorzio. I toni isterici che questi soggetti evidenziano nelle loro accuse in genere non ingannano gli addetti ai lavori, ma se amplificati dai mass media possono contribuire a manipolare l’opinione pubblica. L’avvallo che giornali e TV danno a queste persone produce grave danno per i minori coinvolti senza colpa in queste controversie di cui sono le principali vittime.

Fonti:
http://www.glennsacks.com/pbs/
http://www.cpb.org/ombudsmen/display.php?id=14

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