Dialoghi > Dialoghi sulla Questione Maschile
Frequentare Prostitute
COSMOS1:
da un noto sito femminista:
http://www.zeroviolenzadonne.it/index.php?option=com_content&view=article&id=11323:giornata-mondiale-contro-la-violenza-sulle-sex-workers&catid=213&Itemid=0
--- Citazione ---GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE SEX WORKERS
dal blog di Federica Pezzoli
In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle Sex Workers, che si celebra ogni anno il 17 dicembre, il Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute, l’Associazione La Strega da Bruciare e l’Associazione Radicale Certi Diritti, hanno tenuto, presso la sede dei radicali, un Incontro Pubblico sulla condizione delle prostitute in Italia e sui temi relativi alle proposte di regolamentazione della prostituzione.
Troppo spesso l’omicidio o la violenza su una Sex Worker viene indagato in maniera superficiale e priva di autentica indignazione. La condanna morale, la stigmatizzazione e la mancanza di riconoscimento del lavoro sessuale ha portato ad una generalizzata criminalizzazione di chi ha scelto questa attività anche se non infrange nessuna legge.
Questo impedisce di avere il controllo sul proprio lavoro e sulla propria vita, ci mette al margine della società e ci espone a rappresaglie e violenze inaudite. Questo diventa un terreno fertile su cui crescono sfruttamento incontrollato, abuso e costrizione, orari di lavoro inaccettabili, condizioni di lavoro insalubri, ripartizione ingiusta dei guadagni e irragionevoli restrizioni della libertà di movimento
Parlare di prostituzione e sex work in Italia è una faccenda veramente spinosa, tutti e tutte quelle che ne parlano sembrano “non sapere nulla di ciò di cui si sta parlando”. Come se fossero investiti/e da un senso di legittimità diffusa a dire la propria, per altre/i, sulle loro spalle, senza pensare di interpellarle/i. Presupponendo che questi/e ultimi/e non abbiano una voce.
E allora è stata prodotta una spilletta “anche io sono una puttana”, riprendendola da un collettivo di donne catalane. Piaceva questo slogan perché dava visibilità alla consapevolezza delle lavoratrici del sesso, al loro orgoglio di essere tali e al loro deciso rifiuto della “vergogna” comunemente associata al mestiere. Perché alludeva alla necessità di non nascondersi, di non fare il gioco della doppia morale. Ma, al contempo, quello che ci affascinava, era il fatto di poter portare addosso quell’”epiteto” che ancora oggi – tutte le donne sanno – corrisponde ad un’offesa. “Puttana”, ben lungi da designare una professione, è innanzitutto qualcuna che “la da’ via”. Il sottotesto, ci fosse bisogno di spiegarlo, è che la cosa peggiore che una donna puo’ fare, è avere una vita sessuale di cui disporre liberamente.
E allora il cerchio si chiude, siamo da capo, e ripartiamo da qui: se FARE la puttana è un lavoro, chi lo fa deve poter emergere come tale. Se puttane siamo tutte (perche’ tutte vogliamo disporre liberamente della nostra vita sessuale) bene, allora: eccoci!
SIAMO TUTT* PUTTANE
--- Termina citazione ---
//www.youtube.com/watch?v=Vf_CRbCwKwA
Giuseppe83:
http://jonathanx.altervista.org/index.html
Non so se l'autore sia uno di voi o qualcuno che voi conosciate, ma è un contributo notevole (specie "Il duello: Olanda contro Svezia", in cui si mettono a confronto gli esiti delle due opposte politiche). Fa luce sulle mistificazioni in materia e sulle autrici (ma anche autori) delle stesse.
COSMOS1:
sì, è un bel sito
lo avevamo notato nella discussione permanente "Frequentare Prostitute" nel vecchio forum
Poi lo avevamo perso di vista
hai fatto bene a linkarlo
http://jonathanx.altervista.org/index.html
COSMOS1:
bisogna che ci chiariamo, perchè così non può andare avanti!
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo491567.shtml
--- Citazione ---
Moglie ferma giro prostituzione
Lucca, pedina il marito fino al night
Una donna, insospettita dalle troppe uscite serali e dai conti correnti alleggeriti, ha deciso di pedine suo marito. Lo ha seguito fino ad un night club e da lì lo ha visto andar via con una giovane donna. Le indagini dei carabinieri di Altopascio, in provincia di Lucca, hanno permesso di scoprire un giro di prostituzione. Il night era il punto d' incontro tra clienti ed entreneuses che si accordavano per prestazioni sessuali a pagamento.
Dopo la denuncia della donna, i militari hanno effettuato ulteriori pedinamenti, e controlli nel locale, Piper Club, oltre che numerose riprese filmate.
I primi approcci avvenivano nei privé del locale, mentre i rapporti sessuali venivano consumati fuori. Le ragazze avrebbero poi diviso l'incasso della prestazione con il titolare del locale. La ricostruzione dei militari sarebbe stata confermata dalle testimonianze di alcuni clienti.
I militari hanno arrestato il proprietario del night, un 49enne siciliano, con l'accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
--- Termina citazione ---
se pretendi di scopare a casa: è violenza sessuale
se vai a scopare fuori: mettono tutti in galera
se non scopi: lei va a scopare fuori e la colpa è tua
insomma! :mad:
Carlo Zijno:
--- Citazione da: COSMOS1 - Dicembre 30, 2010, 09:26:21 am ---bisogna che ci chiariamo, perchè così non può andare avanti!
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo491567.shtml
se pretendi di scopare a casa: è violenza sessuale
se vai a scopare fuori: mettono tutti in galera
se non scopi: lei va a scopare fuori e la colpa è tua
insomma! :mad:
--- Termina citazione ---
Io è da un po' che sulla QM sto inseguendo, per così dire, una "logica semplificatoria". Nel senso che dobbiamo evitare a mio avviso di incartarci in discussioni a cascata o ambigue, come in questo caso.
Tipo: "pretendere di scopare in casa". Suvvia, in quanti pretenderebbero una cosa del genere, ammettendo che ne avessimo il potere? Fare certe cose con una donna non partecipativa o addirittura non consenziente e goderne pure, credo che sia impossibile almeno per un uomo sano di testa. Se non c'è un minimo di partecipazione attiva, al limite di stampo mercenario (per chi si accontenta), il sesso è una delle cose più noiose ed imbarazzanti che esistano.
"Non lo faccio a piacere mio ma per dare figli a Dio" è l'orrida frase che ha contristato già abbastanza le notti dei nostri nonni e dei nostri bisnonni, consegnamola alla storia una volta per tutte, così come l'orrida camicia da notte con il buco in mezzo (per permettere al maschio di esercitare la sua sporca funzione), degna compagna della frase di cui sopra. Prendiamo piuttosto il vizio di dire una volta per tutte che se la donna non è tenuta ad alcun "dovere coniugale" da quel punto di vista (e giustamente, abbiamo detto) ebbene non lo deve essere nemmeno l'uomo.
Se scopi fuori mettono tutti in galera: se la situazione è quella descritta nell'articolo, ben venga la galera perché fino a prova del contrario lo sfuttamento della prostituzione è reato. Così come "alleggerire" i conti correnti della famiglia per finanziare i cazzacci propri è una cosa riprovevole, che lo faccia un uomo o che lo faccia una donna. Prendiamo piuttosto il vizio di dire a chiare lettere che la donna italiana media a letto non vale una cicca perché è diventata strutturalmente incapace di complicità con l'uomo (e per giunta dandone pregiudizialmente la colpa a quest'ultimo), perché è questo il punto.
Se non scopi: lei va a scopare fuori e la colpa è tua: QUESTO secondo me è il fronte da considerare, ossia l'asimmetria di giudizio con cui la società e la legge considerano queste cose. E' su questo che dobbiamo battere, questo è il punto che sintetizza tutto.
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