il buon JonathanX, gia' pluricitato nella sezione documenti, fa' un'ottima disanima su chi ci guadagna a tenere la prostituzione nel limbo legislativo in cui si trova in italia, dove e' decriminalizzata di diritto ma
criminalizzata di fatto in quanto sono criminalizzate la maggior parte delle attivita' di contorno alla prostituzione:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/23/sex-workers-e-la-guerra-della-lobby-abolizionista/2061603/#comment-2271161535Ai vertici va bene a quasi tutti mantenere la prostituzione com'è in Italia, ovvero allo stato brado, al 50% in strada, non illegale ma neppure legale in tutti i suoi aspetti, sempre esposta ai voleri dei politici nazionali e locali.
I POLITICI NAZIONALI tirano fuori l'argomento quando serve mostrarsi "MORALISTI" e "INFLESSIBILI" contro il "degrado" e l'illegalità, magari per sviare l'attenzione da altri temi.
Gli AMMINISTRATORI LOCALI ne approfittano per fare facile CASSA con le multe in strada (anche quando vengono stoppate dai TAR, dopo mesi, sono già state pagate e certo clienti e sex workers non stanno a fare ricorso!), oltre che per mostrarsi "sceriffi" che "ripuliscono lo sconcio dalle strade".
Alle ASSOCIAZIONI DI "ASSISTENZA" alle sex workers (spesso sostenute da politici e Chiesa) va benissimo che costoro restino in strada in così alto numero, perchè se si legalizzasse al chiuso e si abbassasse la percentuale delle stradali ai livelli di Germania, Austria, Olanda ecc., ovvero 10-15% invece del consueto 50-60% dei paesi non legalizzatori, gli verrebbe a mancare gran parte del lavoro (per cui prendono FONDI pubblici e privati), dato che nulla gli garantisce che altrettanto lavoro (e fondi) avrebbero negli Eros Center.
Le NAZIFEMMINISTE, i CATTOLICI BIGOTTI e soci, con appoggi politici, farebbero enormemente più fatica a DESCRIVERE il mondo della prostituzione come un inferno, se ci fosse una legalizzazione controllata al chiuso.
Quindi non si fa nulla.