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Frequentare Prostitute
ilmarmocchio:
alle prostitute in strada basta fare il 112. non hanno bisogno di nessun protettore.
e non lo dico io
a parte le africane, le altre vengono in Italia perchè vogliono, per es , farsi una casa.
Sono donne per nulla ignoranti, e piuttosto sveglie.
Tutte le stiorie sul racket sono per l appunto storie.
Spesso interessate
poisonmind:
www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=186721&sez=HOME_SCIENZA
SHANGHAI - La Apple ha approvato una nuova app per gli iPhone che permette di avere informazioni sui centri massaggi, che in Cina molte volte nascondono le case di appuntamenti. Ed è già polemica. Secondo quanto riferisce lo Shanghai Daily, la nuova applicazione è stata messa in vendita on line dalla Apple venerdì scorso e fornisce una vera e propria guida sui centri per massaggi e centri estetici soprattutto a Dongguan, la città conosciuta come una delle capitali mondiali della prostituzione per l'alto numero di case di tolleranza che ci sono, nonostante la prostituzione in Cina sia vietata.
Mappatura. Al costo di soli 30 yuan (poco più di tre euro) nell'Apple store cinese (un pò di più in quello americano) gli utenti possono conoscere i nomi e gli indirizzi di tutti i centri massaggi della città. In molti casi sono indicati persino i nomi delle donne e i numeri di quelle che sono state segnalate dai precedenti clienti e che sono «particolarmente raccomandate». Gli sviluppatori delle applicazioni, in base alle regole di Apple, promettono di rispettare la legge locale quando ne propongono una nuova. Intanto gli utenti cinesi sembrano aver apprezzato molto la novità.
Successo. Sul sito di Apple sono apparsi commenti che definiscono la nuova applicazione come «molto utile». L'applicazione sta diventando una tra le più richieste. Peng Lizhang, lo sviluppatore dell'applicazione, la promuove dicendo che con «il costo di un taxi ora si possono avere tutte le informazioni utili». Dongguan è una città meridionale cinese nella provincia del Guangdong. Con le sue migliaia di prostitute è considerata una delle capitali mondiali della prostituzione. In una sola operazione anti prostituzione, la polizia chiuse, oltre un anno fa, 283 bordelli. Ogni anno milioni di persone da Shenzhen, Guangzhou e Hong, Kong oltre a stranieri da tutto il mondo, arrivano a Dongguan in cerca di sesso.
Massimo:
Adesso il femminismo rivaluta le prostitute. Ad un osservatore normale questa sembra una cosa misteriosa. Ma se ci pensiamo bene è funzionale alla strategia femminista (anzi, fendominista).
I motivi sono essenzialmente tre: due riconoscibili e uno inconfessabile (anche alle donne stesse).
Il primo, evidente: nonostante gli spavaldi proclami degli anni 70, nei quali si diceva che una volta
ottenuto per le donne il libero accesso a tutte le professioni e agli incarichi pubblici, nessunissima
donna si sarebbe MAI PIU' prostituita, la smentita non poteva essere più clamorosa. Visto che il
fenomeno della sopravvivenza della prostituzione femminile, a dispetto dell'emancipazione della
donna, è oramai sotto gli occhi di tutti, tanto vale oramai a questo punto legittimarlo.
Il secondo: la vergogna, derivante dal fare e veder fare da persone del proprio sesso un'attività
del genere, paralizzerebbe la libertà d'azione e lo spregiudicato pragmatismo che invece le donne
vogliono continuare a poter praticare (non si sa mai). Hanno sotto gli occhi la passività bieca e
paralizzante degli uomini di fronte alle rivendicazioni femminili e sanno benissimo che l'origine di
tale passività è appunto la vergogna. Vergogna di contrastare le donne, vergogna di battersi
contro le donne, vergogna di opporsi alle donne, vergogna di sentirsi offesi ed oltraggiati dalle
donne. Quello che Barnart ha scoperto dopo mesi e anni di riflessioni, le donne lo sanno d'istinto.
E altrettanto istintivamente aborrono e detestano un sentimento che impedirebbe le loro brave scelte di comodo, permesse prima (per disprezzo) dalla vecchia cultura patriarcale, adesso dalla
nuova cultura che esalta le donne in quanto tali e a prescindere. E per mantenere questa libertà
di manovra, bisogna appunto bandire dal pianeta donna ogni senso di vergogna che bloccherebbe
le scelte di comodo che le donne vogliono appunto continuare a fare. Compreso anche quello che
deriva dal fare volontariamente il mestiere di prostituta. Con la crisi e le recessione in atto non si
sa mai: potersi prostituire liberamente e senza essere criticate potrebbe anche fare comodo.
Esiste poi il terzo motivo, inconfessabile, a spingere il femminismo verso la rivalutazione piena e
totale della prostituzione femminile ed è talmente inconfessabile che nessuna lo ammetterà mai, ma solido ed operativo: nell'immaginario maschile, la prostituta è la donna disprezzabile e schifosa
per antonomasia, colei che, peggio degli animali, si accoppia con chiunque, basta che paghi. Nel
mondo animale, invece, le femmine di ogni specie non si accoppiano con tutti i maschi che a loro
si presentano. Le prostitute invece sì. Ebbene, se si induce i maschi a rispettare le prostitute, e
persino le prostitute, ogni donna a questo punto SARA' RISPETTATA. E ogni donna a questo punto
verrà rispettata QUALUNQUE COSA FACCIA. Ora che il rincretinimento del genere maschile in Occidente è arrivato a livelli siderali, questo obiettivo è davvero alla portata del femminismo. E a
questo punto le donne potranno davvero dire che per loro si è arrivati alla quadratura del cerchio. Questo è il senso autentico e profondo del grido: "ANCH'IO SONO UNA PUTTANA".
Giuseppe83:
--- Citazione da: Massimo - Marzo 21, 2012, 09:43:57 am --- Ebbene, se si induce i maschi a rispettare le prostitute, e
persino le prostitute, ogni donna a questo punto SARA' RISPETTATA. E ogni donna a questo punto
verrà rispettata QUALUNQUE COSA FACCIA. Ora che il rincretinimento del genere maschile in Occidente è arrivato a livelli siderali, questo obiettivo è davvero alla portata del femminismo. E a
questo punto le donne potranno davvero dire che per loro si è arrivati alla quadratura del cerchio. Questo è il senso autentico e profondo del grido: "ANCH'IO SONO UNA PUTTANA".
--- Termina citazione ---
Guarda Massimo che vanno distinte le oneste prostitute dalle puttane che vanno chiamate con disprezzo in tal modo (ad es. l'ex che riduce il marito in povertà e gli aliena i figli).
giacca:
--- Citazione da: Rita - Dicembre 16, 2011, 11:26:12 am ---http://www.sanremonews.it/2011/06/30/leggi-notizia/argomenti/al-direttore-1/articolo/sanremo-prostituzione-in-strada-lettrice-le-lucciole-non-sono-cosi-indifese-come-sembrano.html
Una nostra lettrice ci ha scritto per intervenire nella discussione sulla prostituzione:
"In fondo sono figlie del socialismo reale del materialismo esasperato, in cui la morale aveva un posto marginale. ".
--- Termina citazione ---
Non credo che il vero socialismo, diverso da quello che per anni la propaganda pseudocomunista voleva far apparire come il paradiso in terra e invece erano solo dei regimi autoritari, sia materialista. Il materialismo è dato proprio dalla società liberista, del consumo di ogni cosa che propongono fino alla negazione dei rapporti umani e alla distruzione dell'ambiente.
Poi purtroppo proprio molti di questi usano la religione ipocritamente per fare i loro comodi.
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