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Frequentare Prostitute

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Frank:

--- Citazione da: Vicus - Giugno 21, 2018, 22:52:56 pm ---Dipende dal contesto, certe culture non conoscono prostituzione.

--- Termina citazione ---

Vicus, quali sono queste culture?
Gli Yanomamö dell'Amazzonia, forse?
A me risulta che oggi, anno 2018, la prostituzione è diffusa ovunque.
E, guarda caso, la prostituzione di cui si parla è in larghissima parte - anzi, quasi esclusivamente - femminile.

Vicus:

--- Citazione da: Frank - Giugno 22, 2018, 00:51:57 am ---Gli Yanomamö dell'Amazzonia, forse?

--- Termina citazione ---
Quasi tutte le culture cd. primitive ma il punto è un altro: la prostituzione non è un dato costitutivo della natura umana, o un elemeneto imprescindibile di una società. Esiste solo in società tecnologiche e specializzate.
Comunque: nella mia famiglia non c'è mai stato ricorso alla prostituzione, né problemi di coppia di sorta. E senza avere uno stile di vita da convento.
Non mi interessano le libere scelte di ciascuno. Voglio solo dire che, anche se per molti funziona così, non ci sono elementi per dimostrare che la prostituzione sia un elemento imprescindibile della società o della vita di coppia.

Kratos:

--- Citazione da: Duca - Giugno 21, 2018, 08:11:05 am ---Sì, d'accordo, però la prostituzione è finalizzata alla sopravvivenza del matrimonio, cioè quando arrivi a cinquant'anni dopo venti e passa di matrimonio come fai a copulare ancora con tua moglie che chissà com'è ridotta? Allora per evitare problemi vari ci vuole uno svuotatio pallorum e poi si torna in famiglia da moglie e figli, cose che si sono sempre fatte prima di quell'abominio della legge Merlin.
Idem per la gioventù, un po' di ginnastica con le puttane ci vuole, o no?
La mia idea è che oggi si criminalizzi la prostituzione perché si vuole colpire il matrimonio e di conseguenza la procreazione.

--- Termina citazione ---

Anch'io credo nel valore formativo della prostituzione. Da Uruk a Roma la prostituta aveva sempre avuto un ruolo sacro di iniziatrice all'età adulta. Niente di più.
Sapere di poter andare con delle prostitute può darci più sicurezza e rendere l'uomo medio meno succube delle donne, ma come rovescio della medaglia c'è chi diventa succube delle prostitute e non riesce a farne a meno.
Il matrimonio funziona quando si basa sulla scelta etica di portare avanti la società e la dinastia e quando all'uomo viene riconosciuto il suo manus e compito di reggente.

Frank:

--- Citazione da: Vicus - Giugno 22, 2018, 02:56:12 am ---Quasi tutte le culture cd. primitive ma il punto è un altro: la prostituzione non è un dato costitutivo della natura umana, o un elemeneto imprescindibile di una società. Esiste solo in società tecnologiche e specializzate.
Comunque: nella mia famiglia non c'è mai stato ricorso alla prostituzione, né problemi di coppia di sorta. E senza avere uno stile di vita da convento.
Non mi interessano le libere scelte di ciascuno. Voglio solo dire che, anche se per molti funziona così, non ci sono elementi per dimostrare che la prostituzione sia un elemento imprescindibile della società o della vita di coppia.

--- Termina citazione ---

Mah... a me non risulta.
Ad esempio: l'antico Egitto non era certamente una società tecnologica, eppure la prostituzione era diffusa.
Tuttavia, non essendo il sottoscritto un antropologo, (come del resto non lo è nessuno, in questo forum) eviterò di impantanarmi in materie che non conosco in maniera approfondita, tipo le arti marziali.  :sleep:
Inoltre, caro Vicus, sai bene che le esperienze personali o dei propri familiari non necessariamente rispecchiano la realtà della maggioranza della popolazione (maschile, nello specifico).
E riguardo alle differenze esistenti tra i due sessi, riporto questo vecchio scritto di Rino Barnart.


--- Citazione ---LA DISPARITA' ORMONALE è ANCHE QUALITATIVA

E' giunta l'ora per gli uomini di ipotizzare che tutto quel che è stato raccontato loro sulla superiorità emotiva, intellettuale, intuitiva, relazionale, biologico/riproduttiva e morale delle donne sia falso.

Sul quel lago di bugie galleggia anche la verità secondo cui le donne sarebbero le creature erotiche, sentimentali e passionali e gli uomini freddi calcolatori, privi di sentimenti, refrattari all'eros e alle passioni, dalla sessualità monotematica concentrata in un solo microscopico punto.

Tra i propagandisti di queste bubbole c'è (ad esempio) F. Alberoni il quale nell'assegnare alla femmina la polarità erotica e celebrare l'erotismo come carattere peculiarmente* femminile (nel suo saggio "L'erotismo") senza volerlo, confessa la verità: per le donne tutto è o può essere erotico, "...anche uno yacht".

Osservato che non sta dicendo nulla di diverso da quel che dicono tutti da sempre è giunta l'ora di trarne le dovute conseguenze: se è vero che per la donna tutto è o può esser erotico ciò significa semplicemente che per essa nulla è erotico. Significa che la relazione con il maschio (e/o con il corpo delle altre femmine) rientra a pieno titolo nella modalità con la quale la donna si rapporta ad ogni altra cosa del mondo. Significa che la relazione erotica si confonde con le altre relazioni e che questo ambito del sentire è indistinguibile dagli altri. Significa che questa ha lo stesso sapore di altre esperienze (sapore che potrebbe forse variare in intensità). Significa che nel sentimento-del-mondo femminile, nel modo di rapportarsi a ciò che esiste, insomma nel modo di sperimentare la vita, l'aspetto erotico non emerge, non si distingue, non ha esistenza propria e separata dagli altri. Se le cose stanno così, usare il termine erotismo significa diluirne il significato fino a farlo evaporare completamente. Infatti, quando una parte che non si può identificare ha lo stesso nome del tutto, ben che vada si tratta di sinonimi: erotismo femminile=modo femminile di rapportarsi al mondo.

Per gli uomini invece l'erotismo esiste, è cosa individuabile e individuata. L'esperienza che porta quel nome (e che qui include la passione, la poesia, il sogno, il sesso, la libidine, la voluttà etc.) è diversa dalle altre, ha un ambito definito e non viene evocata da altro che dal corpo femminile (in via diretta o indiretta, si capisce).
Non esiste erotismo maschile che non stia in relazione con il corpo femminile: un tramonto non sarà mai erotico e tantomeno uno yacht.
La disparità ormonale non è solo quantitativa ma anche qualitativa. Di qui anche il fatto che i poeti cantano la donna mentre il contrario non accade**

A tutto questo vi è una soluzione semplice ed elegante: usare un termine diverso per indicare il generico sentimento-femminile-del-mondo (il cui carattere/colore/sapore non sono in grado di definire, visto che non sono femmina) e riservare "erotismo" per rappresentare solamente quella particolare saporita e ben individuata esperienza degli uomini***.

______________

*("Peculiarmente" non significa esclusivamente. Affermando che la donna è erotica Alberoni cioè non intende cmq sostenere che l'uomo non lo sia per niente. Questo è ovvio, è mille volte ovvio. Persino Alberoni 'sta cosa la capisce, ed è un maschio!).

** (E' mille volte ovvio che questa affermazione va riferita alla maggioranza dei casi, alla generalità, alla regola predominante - come già detto e ripetuto - non alla totalità assoluta degli interessati. E' centomila volte ovvio, ma bisogna ripeterlo altrimenti si citano Gaspara Stampa e magari persino Saffo a significare quanto siano stravaganti ed insostenibili - cioè ridicole - le precedenti considerazioni).

*** (E' mille volte ovvio che stiamo parlando della maggioranza degli uomini e che questo non nega che ci siano uomini che ...bla bla... e viceversa donne che ...bla bla... E' centomila volte ovvio, ma bisogna ripeterlo. Altrimenti...)

--- Termina citazione ---

Vicus:
L'Egitto era una società tecnologica e specializzata: ha costruito le piramidi. Le società tribali (senza scrittura) non hanno quasi mai prostituzione. E neanche quelle islamiche, almeno non con questi numeri.
Che poi in Occidente sia molto diffusa specialmente in questo momento storico, non c'è alcun dubbio. Ma non è una prova che sia indispensabile all'uomo, anzi una la sua diffusione di massa specialmente dopo l'età delle prime esperienze è un fattore di declino della società.

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