Un po' off topic.
Nella ormai famosa riforma costituzionale che andremo a votare a ottobre/novembre, se approvata, viene abolito il potere del Senato sulla formazione delle leggi (potrà solamente proporre delle modifiche non vincolanti).
Le proposte di legge avranno così molte più probabilità di essere approvate. Bene? Male?
Sicuramente si avrà un velocizzazione dell'iter, ma i disegni di legge presentati sono innumerevoli e se si vanno a leggere si scopre che è un bene che moltissimi non vengano approvati.
Ci sta di tutto, come la proposta qui descritta sulla prostituzione e tante altre prodotte da menti femministe, e visto come si legifera bene di pancia nel nostro paese, sull'onda della emotività, sul politicamente corretto e sull'anti uomo, io preferisco mantenere il potere attuale del Senato; quel tempo intercorrente tra l'approvazione di una legge di un ramo del Parlamento e il passaggio all'altro è spesso provvidenziale, vi è il tempo di riflettere, di far diminuire l'emotività del momento e quantomeno rallentare le assurdità femministe.