Non intendo assolutamente statalizzazione dei casini tipo pre '58, ma liberalizzazione della prostituzione di modo che chiunque possa fare la mignotta soggiacendo però a precise e opportune regole, per cui per le aspiranti meglio unirsi in società piuttosto che esercitare autonomamente.
Lo stato dovrebbe solo controllare le puttane e ovviamente permettere l'afflusso di clientela, proprio come fa in Carinzia.
Io invece intendo proprio statalizzazione: la prostituzione è consentita soltanto nei postriboli ufficiali; le prostitute vengono pagate 1000 euro al mese netti e lavorano 40 ore a settimana, come gli operai. Le prestazioni sono gratuite o comunque hanno un prezzo bassissimo, affinché ogni uomo abbia la possibilità di farsi una donna, come natura comanda. Al di fuori dei postriboli ufficiali, la prostituzione è severamente proibita.
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Una prostituta può guadagnare in un mese quello che io guadagno in un anno. Farsi regolarizzare significa anche pagare le tasse (tante, poiché guadagni tanto). Chi glielo fa fare?
Se incentivi convincendole a regolarizzarsi, in pratica ci guadagnano ancora di più (soldi nostri).
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Esatto! E poi, far montare la testa alle donne più di quanto se la sono già montata non vale proprio la pena! Mille euro al mese per aprire gambe, bocca e culo sono anche troppe!