siccome il consumismo in genere e` femminile... gia` il fatto di non consumare
e` una protesta. Non serve boicottare certe marche... basta ridurre il proprio stile
di vita.
Questo e` il reale gesto, a mio giudizio, rivoluzionario.
È impossibile boicottare un'azienda, visto che sono tutte interdipendenti. La giornata mondiale contro il petrolio infatti mi fa un po' ridere, la maggior parte delle persone pensa che consuma petrolio solo quando prende la macchina, non capisce che basta mangiare per consumare petrolio, per ogni kg di cibo una gran quantità di petrolio è stata usata (fertilizzanti, pesticidi, trasporto, trattori, lavorazione cibo etc.), non so dire la quantità esatta, ma per produrre i biocarburanti l'energia è negativa, ossia per ogni litro di petrolio si produce poco meno di un litro di biocarburante, tanto vale bruciare direttamente il petrolio. Ogni prodotto che compri è stato fabbricato usando energia (petrolio) e trasportato usando energia. La maggior parte della gente compra l'acqua (l'acqua!!!) dentro bottiglie fatte di petrolio, trasportate dentro camion che vanno a petrolio, comprano quasi più petrolio che acqua quando bevono.
Tra poco anche per respirare si dovrà consumare petrolio, troveranno un modo.
Quasi tutte le fibre ed i prodotti fatti dalle piante sono stati trasformati in prodotti fatti dal petrolio (varie plastiche e materiali sintetici).
Quindi provate un po' voi a boicottare una società del petrolio.
Poi c'è il problema opposto, magari boicottate la patata selenella, ma ammesso che si riesca davvero a boicottare, magari ci rimette un povero contadino che non ha nulla a che fare con il femminismo, è raro che ci rimettano i potenti, in genere si scarica tutto sui poveracci (in genere maschi).