In rilievo > Violenza Femminile: la violenza DELLE donne
Ancora stupri: tutti falsi!
COSMOS1:
ASSURDO
demenziale, si capisce da mille miglia come sono andate le cose, possibile che gli unici a non capire siano i poliziotti e il PM?
hanno preso appuntamento -> prima o dopo il rapporto lei ha detto quanto voleva -> lui ha detto no -> lei lo ha denunciato
è chiaro che in base alla giurisprudenza recente a questo punto il problema è solo quando lei ha detto il prezzo: se lo ha detto prima e lui ha consumato ma dopo si è rifiutato di pagare, per i giudici bellimbusti è violenza (mah :blink:)
Tuttavia se lei il prezzo lo ha detto dopo il rapporto o addirittura lo ha detto prima e lui a quel punto ha rinunciato, in entrambi i casi non può essere neppure lontanamente stupro (ovvio)
ma gli inquirenti o non hanno capito, o fanno gli gnorri, o la giornalista fa l'ingenua, mah :blink:
http://www.ilcittadinomb.it/stories/Cronaca/141152_escort_di_vimercate_in_sicilia_stuprata_da_studente_universitario/
--- Citazione ---Escort di Vimercate in trasferta
Stuprata da studente universitario
Vimercate - Il suo giro d'affari la portava anche fuori dai confini regionali, per “accompagnare” clienti di tutte le età, solitamente di estrazione sociale medio-alta. Questa settimana la escort vimercatese era per esempio a Palermo, in un appartamento preso in affitto nel centro della città, probabilmente non proprio a pochi spiccioli. Aspettava un cliente, giovane, della buona società, studente universitario. E mai avrebbe immaginato che l'incontro si concludesse con uno stupro.
È invece andata così alla donna, una italo-brasiliana di 38 anni che risiede stabilmente in città. Che fare la vita comporti qualche rischio è comprensibile, ma la donna, dopo la drammatica esperienza, ha scelto di parlare e di denunciare il fatto ai carabinieri di Palermo che in breve tempo hanno rintracciato il colpevole e hanno fatto scattare le manette. L'episodio risale al 22 giugno scorso e la dinamica non ha molto di diverso da altri casi di questo genere. Il cliente ha trovato i riferimenti telefonici della donna su internet. Ha chiamato e ha preso appuntamento. Lei doveva aspettarlo nell'appartamento palermitano.
Qualcosa però deve essere andato storto fin dall'inizio. Lo studente l'ha violentata e subito dopo è scappato. La vimercatese però ha chiamato i carabinieri e ha denunciato lo stupro. I militari si sono messi rapidamente in cerca del ragazzo descritto dalla vittima e decisive sono state le telecamere di videosorveglianza di cui è disseminato il centro del capoluogo siciliano. Gli occhi indiscreti hanno immortalato i movimenti dello sconosciuto e i carabinieri sono riusciti a risalire all'identità e all'indirizzo del violento universitario, fino ad allora incensurato. Arrestato con l'accusa di violenza sessuale è stato trasferito all'Ucciardone, la casa circondariale di Palermo, in attesa di giudizio. C'è da credere che i suoi studi subiranno una battuta d'arresto.
Valeria Pinoia
--- Termina citazione ---
COSMOS1:
quando ho letto di questa vicenda ero un po' perplesso, se non altro per la rilevanza dell'aggressione: lui le avrebbe strappato il bikini con un coltello, ferendola al seno e ai fianchi. La vicenda mi sembrava un po' paradossale per cui attendevo lumi. Adesso viene fuori che è ai domiciliari: nel gergo dei magistrati significa che lo stupro è una invenzione. Mah... :wacko:
http://www.agrigentoflash.it/2010/06/30/licata-tentato-stupro-in-spiaggia-zarba-ai-domiciliari/
certo che ha davvero una faccia da delinquente, il tipo giusto per la nota prassi di sbattere il mostro in prima pagina :shifty:
--- Citazione ---Licata: tentato stupro in spiaggia, Zarba ai domiciliari
Filippo Zarba
ll Gip del Tribunale di Agrigento, Luca D’Addario, ha applicato la misura cautrelare degli arresti domiciliari all’invalido civile Filippo Zarba, 39 anni, celibe, di Pietraperzia. L’uomo era stato arrestato venerdì scorso con l’accusa di tentato stupro e lesioni ai danni di una tuirista altoatesina di 31 anni, nonchè di detenzione e porto abusivo di un coltello del genere vietato. L’epidodio si è verificato in una rinomata zona balneare licatese.
--- Termina citazione ---
COSMOS1:
:zzz:
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/carbonara-po-rovigo-stupro-gruppo-consenziente-450080/
--- Citazione ---
Carbonara Po (Rovigo), denuncia stupro di gruppo ma era consenziente: è accusata di procurato allarme e simulazione di reato
Una ragazza veneta aveva detto di essere stata stuprata da alcuni ragazzi in un ristorante del Polesine, ma le analisi a cui si è sottoposta hanno smentito la sua versione: sia le riprese effettuate con il cellulare che gli esami tossicologici hanno dato esito negativo.
Per questo motivo una ragazza di 20 anni residente in Alto Polesine è stata accusata di procurato allarme e simulazione di reato. In un ristorante di Carbonara Po (Rovigo), un gruppo di ragazzi stava festeggiando un compleanno. Tra gli invitati c’era una coppia: a un certo punto la ragazza si è recata in bagno. Dopo qualche minuto il fidanzato, preoccupato per la sua assenza, è andato a cercarla.
Qui il ragazzo ha avuto l’amara sorpresa e ha visto la sua ragazza che sta avendo un rapporto sessuale con due uomini. Quando il giorno dopo il giovane ha raccontato alla fidanzata la storia, lei ha risposto di non ricordare nulla, di essere stata drogata e stuprata da quei due ragazzi e da altri due poco prima.
A quel punto i due hanno denunciato i quattro presunti violentatori. Ma quando i quattro sono stati chiamati dal magistrato, uno di loro ha fatto vedere al giudice le riprese fatte col cellulare, che avrebbero dimostrato che la ragazza era consenziente. Inoltre le analisi del sangue hanno smentito che fosse drogata.
30 giugno 2010 | 14:05
--- Termina citazione ---
COSMOS1:
non c'è dubbio, un marocchino :( spacciatore :( con precedenti :( non è un buon soggetto (daghe al can che l'è rabbioso)
però la storiella della signorina non convince molto...
http://www.bresciaoggi.it/stories/Cronaca/163920_ventitreenne_stuprata_preso_laggressore/
--- Citazione ---Ventitreenne stuprata, preso l'aggressore
LA VIOLENZA. I carabinieri sono riusciti a individuare l'autore di una violenza sessuale compiuta la sera del 18 giugno nell'abitazione della vittima al Carmine
In manette cittadino marocchino di 37 anni che in passato aveva frequentato la sorella della vittima La giovane picchiata e graffiata
Il cittadino marocchino arrestato per violenza sessuale su una ragazza di 23 anni FOTOLIVE
Brescia. Ha stuprato una ragazza di 23 anni, non è tornato a casa per giorni sperando di far sparire le sue tracce, ma non è riuscito a farla franca: a nove giorni dallo stupro i carabinieri della stazione di piazza Tebaldo Brusato l'hanno rintracciato e gli hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dall'ufficio gip di Brescia.
IN CELLA, con l'accusa di violenza sessuale, è finito un cittadino marocchino di 37 anni, clandestino e già noto alle forze dell'ordine per lesioni, rapina e spaccio. L'uomo, dopo aver tentato di volatilizzarsi, quando è stato messo alle strette ha negato tutto dicendo ai carabinieri che quanto affermato dalla ragazza «sono tutte stupidaggini» e di aver già «avuto con lei altri rapporti in precedenza». Un comportamento abbastanza consueto da parte di chi è accusato di violenza sessuale, il tentativo di screditare quanto riferito dalla vittima. Ma contro il marocchino ci sarebbe una serie di prove tali da inchiodarlo: non a caso, nell'ordinanza il gip fa riferimento a indizi gravi. Oltre al racconto della ragazza, contro l'immigrato ci sono i vestiti della giovane strappati con furia, il racconto dell'amico che l'ha soccorsa, le echimosi e i graffi refertati al pronto soccorso con una prognosi di qualche giorno.
Il drammatico episodio di violenza sessuale risale alla sera del 18 giugno. È un venerdì e la ragazza rientra a casa terminato il lavoro in un esercizio commerciale del centro città. Sta passando nella zona del Carmine, quando incontra il cittadino straniero che la avvicina e le ricorda che si sono conosciuti in passato perchè lui aveva condiviso un appartamento con la sorella. Alla 23enne riaffiora il ricordo, ma la vicenda è talmente a ritroso nel tempo che non riesce a ricordare il nome dell'uomo. Non ha motivo di aver paura e prosegue verso casa, facendosi tranquillamente accompagnare. La ragazza vive da sola, l'uomo sale nell'appartamento, ma trascorsi cinque minuti lei gli fa capire che è il caso di allontanarsi, perchè è stanca e vuole andare a dormire. A quel punto il 37enne si avvia alla porta, ma quando sta per uscire - secondo il racconto della vittima - si gira di colpo e con uno scatto imprevedibile la afferra per le spalle e la spinge sul divano. Poi - ha raccontato la 23enne ai carabinieri di Brescia - le chiede di fare sesso, ma la ragazza non vuole e lo dice chiaramente. Di fronte al rifiuto, il marocchino diventa una furia, la picchia, la strattona, la graffia, le strappa i vestiti e riesce a ottenere con la violenza quello che la ragazza gli aveva negato.
Dopo lo stupro il 37enne se ne va. La vittima terrorizzata e dolorante chiede aiuto a un amico che la accompagna in ospedale. I medici acccertano che c'è stata violenza, e che la ragazza è piena di lividi e di graffi. La giovane non va subito dai carabinieri: è spaventata, non sa bene come comportarsi. Ma l'amico che l'ha soccorsa la convince a non lasciare perdere, perchè il violentatore merita di finire in prigione. Il 22 giugno la giovane si presenta ai carabinieri e racconta la sua notte di orrore.
I CARABINIERI individuano il marocchino, ma a casa con la madre e la sorella non è tornato, proprio dalla sera del 18. Nel frattempo la caccia si concentra sull'intera città, sulle zone più frequentate dai marocchini. E l'altra sera i carabinieri individuano il sospetto nelle vicinanze della stazione e gli notificano l'ordinanza. Lui nega, ma per gli investigatori è solo il tentativo di infangare la ragazza, vittima della violenza sessuale.
Wilma Petenzi
--- Termina citazione ---
COSMOS1:
:zzz:
http://www.gazzettadelsud.it/NotiziaArchivio.aspx?art=89889&Edizione=9&A=20100626
--- Citazione ---
Lo stupro non ci fu, assolti Pungillo e Passalacqua
Il fatto non sussiste: assolti con formula piena Saverio Pungillo, macellaio catanzarese di 35 anni, e Cosimo Passalacqua, 40enne catanzarese di etnia rom, entrambi indagati per un presunto stupro ai danni di una donna polacca. La sentenza del gup Abigail Mellace è giunta ieri al termine dell'udienza preliminare tenuta con rito abbreviato.
Ieri, prima del verdetto finale, è stata sentita in aula la presunta vittima dello stuprio che, alla luce della sentenza del gup, non si è mai verificato. Ascoltati anche i due imputati – Pungillo era accusato della violenza sessuale, Passalacqua di reati minori – che hanno ribadito la loro assoluta estraneità alle accuse mosse nei loro confronti dalla Procura della Repubblica.
Alla fine, dunque, sono state accolte in toto le tesi della difesa dei due imputati, composta dagli avvocati Nicola Cantafora, Ermenegildo Massimo Scuteri, Antonio Servino e Antonio Rania.
Al termine della scorsa udienza, le richieste di condanna del pm erano state di 5 anni di reclusione per Pungillo e 2 anni e 4 mesi per Passalacqua.
Le indagini che portarono Pungillo in carcere sette mesi dopo il presunto fatto sono scattate dopo la denuncia della donna, V. B. P., 30 anni, che da tempo vive a Santa Maria di Catanzaro.
Entro 60 giorni il gup depositerà le motivazioni della sentenza di assoluzione, ma è evidente che la formula piena rende assoluta ragione alle tesi difensive, secondo le quali lo stupro non si è mai verificato.
Secondo l'accusa la giovane donna, sola e in cerca di una sistemazione, avrebbe chiesto aiuto a Pungillo che, a sua volta, le avrebbe trovato un appoggio presso Passalacqua. Da casa di quest'ultimo, tuttavia, lei sarebbe andata via poco dopo. E secondo l'accusa sarebbe tornata da Pungillo per chiedere ulteriore aiuto; per tutta risposta, sarebbe stata violentata dietro il bancone della macelleria dell'uomo, il 13 agosto 2008. Una ricostruzione crollata davanti al giudice che ha optato per l'assoluzione. Fra l'altro Pungillo ha sempre sostenuto che la polacca gli avrebbe detto il giorno in cui si sarebbe consumato l'abuso che "gliel'avrebbe fatta pagare" per via del fatto che egli non poteva darle il lavoro nè la sistemazione che lei chiedeva.(g.l.r.)
--- Termina citazione ---
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa