In rilievo > Violenza Femminile: la violenza DELLE donne

Ancora stupri: tutti falsi!

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Fazer:
http://www.corriere.it/cronache/10_luglio_27/modella-accusa-polanski_d1f5f624-99c0-11df-882f-00144f02aabe.shtml

Una modella accusa Polanski di stupro

Il regista l'avrebbe indotta ad assumere droga prima di ammanettarla e sodomizzarla più volte

NEW YORK - Un'altra modella accusa il regista Roman Polanski di averla stuprata nella casa di Jack Nicholson nel 1974. Edith Vogelhut ha raccontato in un’intervista a RadarOnline che il regista l`avrebbe indotta ad assumere droga prima di ammanettarla e sodomizzarla più volte contro la sua volontà. «SAPEVO PIU' O MENO CHE AVREMMO FATTO SESSO, ma non mi aspettavo nulla fuori dall’ordinario, non mi aspettavo di essere sodomizzata», ha detto la Vogelhut, che all'epoca aveva 21 anni.

ACCUSE - L’accusa di Vogelhut è la seconda che arriva da quando Polanski è stato arrestato l’anno scorso. Prima di lei anche l’attrice Charlotte Lewis in maggio aveva detto di avere subito abusi da Polanski negli anni Ottanta. Vogelhut potrebbe pubblicare un libro di memorie che includerà anche una testimonianza completa dell’incontro. Polanski, fuggito dagli Stati Uniti nel 1977 con l`accusa di avere violentato una ragazza di tredici anni, era stato arrestato a Zurigo dalla polizia svizzera. Dopo mesi passati in prigione e agli arresti domiciliari, il 12 luglio la Confederazione elvetica ha però deciso di rimettere in libertà il regista e di non concedere l'estradizione.

LOL, "Sapevo più o meno che avremmo fatto sesso"...
E poi, nel 1974...un'altra che vive col fuso orario di Alpha Centauri... :mad:
Avendola presa nel culo adesso vorrebbe restituirgli pan per focaccia...

COSMOS1:
 :w00t:  27 ANNI!
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/michael-green-27-anni-in-carcere-stupro-non-commesso-liberato-491775/



--- Citazione ---Usa, Texas. Liberato dopo 27 anni in carcere per uno stupro non commesso

Michael Green

Imprigionato per 27 anni per uno stupro mai commesso, Michael Anrthony Green è stato liberato venerdi ed è stato capace di lasciarsi dietro parte della rabbia che ha sostenuto la sua sopravvivenza dietro le sbarre.

Accompagnato dal suo avvocato, Green, 44 anni, ha lasciato la Harris County Jail in Texas e si è buttato tra le braccia dei circa 20 parenti che lo aspettavano. ”Vivere la mia vita” ha detto Green quando gli è stato chiesto cosa avrebbe fatto ora.

Green è stato scarcerato dopo che il procuratore distrettuale di Harris County ha riaperto il suo caso e nuovi esami del DNA hanno dimostrato che non è stato lui a violentare nel 1983 una donna che era stata rapita. Alla domanda su cosa l’abbia fatto andare avanti negli ultimi 27 anni, Greene ha risposto che in parte è stata la sua rabbia.

”Ho incanalato la mia rabbia nello studio della legge”, ha detto stringendo tra le mani una foto della madre, morta mentre lui era in prigione. ”Ho vissuto così, giorno dopo giorno, studiando la legge per trovare il modo di tornare ad essere libero”.

La sua rabbia è scoppiata ancora quando, nonostante che ormai fosse un uomo libero, le guardie lo hanno ammanettato e messo ferri ai piedi nel tragitto dalla sua cella all’aula del tribunale dove il giudice ha emesso la sentenza liberatoria.

L’avvocato di Greene, Bob Wicoff, ha giustificato le intemperanze del suo cliente sttolineando che metà della sua vita gli è stata portata via. Green è entrato in prigione quando aveva 18 anni. I nipoti che lo hanno festeggiato fuori dal carcere non erano nemmeno nati mentre lui era in carcere.


--- Termina citazione ---

madjakk:
Uh! Che ci sia un alibi a prova di bomba per questo caso?

http://corrieredelveneto.corriere.it/notizie/cronaca/2010/30-luglio-2010/festeggia-diciotto-anni-venezia-cameriere-violenta-bb-1703493083829.shtml
Festeggia i diciotto anni a Venezia e viene violentata nel bed and breakfast
La giovane turista si è trovata l'uomo nel letto, l'iraniano (regolare) è stato subito arrestato

VENEZIA - Aveva appena festeggiato a Venezia il suo diciottesimo compleanno la giovane turista norvegese violentata questa notte da un ospite del titolare del b&b in cui alloggiava. L’uomo, un iraniano, K.S.M., 31 anni, regolare, è stato arrestato dalla polizia della Questura lagunare. La giovane, sotto choc, è stata ricoverata in ospedale: era giunta a Venezia con tre amici il 27 luglio scorso e ieri sera tutti assieme erano andati a festeggiare i suoi 18 anni in un ristorante veneziano. Poi sono rientrati nel bed and breakfast «Absolute Venice», ognuno nella propria camera. La ragazza, ha preso sonno subito. Alle 3,30, si è svegliata di soprassalto, trovandosi un uomo nel letto. Non ha potuto sottrarsi alla violenza. La giovane ha tentato invano di divincolarsi, chiedendo aiuto a squarciagola: l’appello è stato raccolto dai suoi amici che però non sono riusciti ad entrare nella camera della connazionale (andando a vuoto anche i tentativi di sfondamento) perchè l’iraniano, entrato usando un passpartout, aveva chiuso a chiave la porta. La reazione decisa della vittima ha fatto infine fuggire il cameriere che, aperta la porta, ha travolto i soccorritori trovando riparo in una foresteria accanto. Sul posto sono arrivati agenti delle volanti e della squadra mobile di Venezia che hanno bloccato il violentatore nel suo alloggio, in un edificio attiguo al b&b, portandolo in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.


http://www.gay.it/channel/attualita/30297/Iraniano-si-difende-dall-accusa-di-stupro-Sono-gay.html

Iraniano si difende dall'accusa di stupro: "Sono gay!"

Accusato di avere stuprato una cliente del bed&breakfast presso il quale lavora, un giovane iraniano si difende dichiarandosi gay. "Le ragazze non mi sono mai interessate" dice.

E' stato accusato di avere violentato una turista norvegese ma si è difeso dichiarandosi gay. E' successo a Venezia e il protagonista è un trentunenne di nazionalità iraniana. «Sono gay - ha spiegato al giudice, secondo LeggoOnLine - Le ragazze non mi sono mai interessate».Il fatto è successo ta giovedì e venerdì scorsi all'interno di un bed&breakfast all'interno del quale il giovane iraniano lavora. Ma la versione dell'accusato è molto diversa da quella della vittima che ha denunciato lo stupro. Secondol'uomo, infatti, le voci della ragazza e dialcuni suoi amici di ritorno da una serata di bagordi, lo avrebbero svegliato nel cuore della notte.

Pare che il gruppo non riuscisse più a trovare la strada per raggiungere le proprie stanze. A quel punto il giovane racconta di essersi alzato e di averli accompagnati, ma accortosi che una tenda, nella stanza della ragazza era caduta, si è soffermato a sistemarla. «La stanza è piccola e per aprire la finestra sono stato costretto a chiudere la porta - ha spiegato il giovane -. Non l’ho chiusa a chiave: semplicemente fatica ad aprirsi a causa del legno che si è allargato a causa dell’umidità». Insomma, l'equivoco si baserebbe sul fatto che la ragazza, svegliatasi di soprassalto si sarebbe spaventata vedendo l'uomo accanto al suo letto.

La ragazza ha però raccontato di essere stata costretta a subire un rapporto sessuale completo e i suoi amici hanno raccontato di essere entrati nella stanza attirati dalle urla e di avere visto il ragazzo iraniano nell'ateggiamento di chi si è appena rivestito. «Ero vestito - ha ribattuto l’indagato - Stavo semplicemente sistemando la cerniera della felpa»..
Sulla vicenda, naturalmente, indagano le autorità competenti. In Iran, ricordiamo, vige la pena di morte per i colpevoli di "sodomia", particolare che farebbe apparire strana una scusa come "sono gay" pronunciata proprio da un iraniano per difendersi da un'accusa di stupro.

COSMOS1:
ma pensa un po' gli uomini
drogato e spacciatore (ma perchè mai lo invita cena/si fa invitare/ci convive [non si capisce bene] bellezza? per una bella chiacchierata culturale?) ubriaco (e lo fai pure bere?) gli tira e ti "zompa" (sic) addosso: e ti stupisci?

[en passant: in ogni caso effettivamente il teorema è dimostrato, difficile che in un confronto 1 a 1 lo stupro vada in porto]

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Cronaca/172585__in_cella_per_stupro_avevo_bevuto_non_ricordo_nulla/


--- Citazione --- In cella per stupro «Avevo bevuto Non ricordo nulla»
INTERROGATORIO. Il giovane resta in carcere
Il tunisino si difende, sostenendo che la donna era consenziente
05/08/2010

Prima si è difeso, sostenendo che la donna era consenziente. Poi, quando il giudice gli ha chiesto perché mai l'avesse picchiata, ha spiegato che quella sera aveva bevuto troppo, e che non ricorda esattamente quanto è avvenuto. Anzi, che ricorda gran poco.
Il giudice Stefano Furlani ha convalidato l'arresto di Aimen Arfawi, 27 anni, cittadino tunisino clandestino in Italia, ammanettato lunedì dalle volanti della questura con le ipotesi di violenza sessuale e di lesioni. In base alla ricostruzione degli agenti, coordinati dal pubblico ministero Barbara De Munari, Arfawi avrebbe cercato di stuprare una vicentina di 42 anni, senza riuscirvi per la tenace resistenza della donna, che poi avrebbe picchiato prima con le mani e poi utilizzando una roncola. La presunta parte offesa è stata medicata in ospedale ed è stata giudicata guaribile in 20 giorni.
Ieri Arfawi, difeso dall'avv. Massimiliano Gobbato, è stato interrogato in carcere. Si è difeso, spiegando che la donna la conosceva da tempo e che con lei c'era un buon rapporto. Per questo l'aveva invitata a cena a casa di amici, che vivono in via Vico, in città, dove avevano mangiato un kebab. E dove, evidentemente, aveva esagerato con le bibite alcoliche. Così, quando i padroni di casa - lui tunisino, lei vicentina, che convivono da tempo - sono andati a dormire, lui ha cercato di convincere la donna ad avere un rapporto sessuale. Ma lei, in base a quanto ricostruito dalla polizia anche sulla scorta delle dichiarazioni degli amici, ha reagito negandosi e lui le è zompato addosso colpendola con violenza ma senza riuscire a toglierle i vestiti.
Il giudice ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per il tunisino già noto alle forze dell'ordine per vicende legate agli stupefacenti.

--- Termina citazione ---


certo che quando la polizia fa le foto segnaletiche, ti verrebbe da dire: eccicredo, con quella faccia lì  :cool:

COSMOS1:
questa è falsa dalle unghie dei piedi alla punta dei capelli  :mad:
fammi capire: inviti il tuoi amico o i suoi 3 amici? a casa tua? ti apparti per sbaciucchiarti o per scopare? loro se ne vanno e tu ti fiondi in strada nuda? perchè "quei bastardi devono pagarla!"  :wacko:
Scommetto 1 euro che è una professionista  :baby:

http://www.ilgiornale.it/milano/violentata_casa_quattro_sudamericani/05-08-2010/articolo-id=465538-page=0-comments=1


--- Citazione ---«Violentata in casa da quattro sudamericani»
di Paola Fucilieri

Uno stupro in piena regola, un abuso di gruppo. Un reato i cui quattro responsabili - tutti originari dell’Equador, tutti regolari e tra i 20 e i 30 anni - sono già stati fermati e assicurati alla giustizia dai carabinieri del Radiomobile che, con grande tempismo e professionalità, li hanno catturati quasi subito dopo il fattaccio. Vittima della violenza una romena 22enne. Cameriera in un ristorante e con frequentazioni non esattamente da educanda, l’altra notte la ragazza è scesa in strada, in viale Monza (all’altezza di via Pasteur) con indosso solo gli slip. Era piena di lividi. Disperata, non la smetteva più di piangere, biascicava a fatica parole sconnesse, il braccio destro usato per coprirsi il seno. «Credevamo fosse in preda a qualche sostanza stupefacente, che fosse piena di droga, sa, capita da queste parti - raccontano i vicini il giorno dopo -. Poi, quando abbiamo capito che le cose stavano diversamente, abbiamo fatto il possibile per darle una mano, ma era inconsolabile, sembrava uscita da un incubo terribile...».
Così qualcuno l’ha soccorsa e ha avvertito il 112. I carabinieri giunti sul posto hanno chiamato un’ambulanza e hanno fatta portare la poveretta alla clinica Mangiagalli dove lei è stata consegnata nelle mani del personale dell’Svs (Servizio violenze sessuali) che ha accertato l’abuso subito.
«Dopo il lavoro ho invitato a casa un ragazzo sudamericano, originario dell’Ecuador, con cui avevo un flirt da qualche giorno - ha raccontato la ragazza ai carabinieri del Radiomobile non appena si è ripresa dal trauma subito -. Dovevo preparargli una cenetta, ma non eravamo soli, c’erano anche altri tre suoi amici, suoi connazionali che avevamo incontrato in centro. Quando siamo arrivati nel mio appartamento abbiamo tutti bevuto un po’, ma l’atmosfera sembrava tranquilla, rilassata, forse c’erano un paio di ragazzi un po’ più su di giri, ma veramente non pensavo potesse accadermi qualcosa di brutto».
«Poi io e il mio amico ci siamo appartati un attimo per baciarci e abbracciarci - prosegue la testimonianza della ragazza -. Ed è stato allora che gli altri tre suoi amici ci hanno raggiunto. Erano alticci, hanno cominciato a fare gli stupidi, tentavano di abbracciarmi, volevano baciarmi anche loro. All’inizio credevo stessero scherzando, il mio nuovo amico stava al gioco, ma ben presto ho capito che era tutt’altro che un gioco. Ho tentato di divincolarmi, ma hanno cominciato a percuotermi. Quindi mi sono stati addosso tutti e quattro. E, dopo avermi bloccata, mi hanno stuprata, più volte».
«Quando se ne sono andati ero sconvolta e schifata... - ha concluso la giovane romena -. Così mi sono precipitata in strada: quei bastardi dovevano pagarla..».
I militari del Radiomobile hanno rintracciato e fermato il suo amico. E, a metà di ieri mattina, dopo un impegnativo lavoro di ricerche, avevano già bloccato anche gli altri suoi tre connazionali. Ora toccherà al pm Ferdinando Esposito convalidare il fermo.

--- Termina citazione ---

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