Autore Topic: Ancora stupri: tutti falsi!  (Letto 322908 volte)

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #210 il: Ottobre 02, 2010, 18:09:09 pm »
 :cry:

siamo sempre + al ridicolo

se gli inquirenti non cominceranno a distinguere i fischi dai fiaschi saremo sempre + nella cacca
d'altra parte riesco a trovare una sola spiegazione a tanta stupidità: che i reati di cui ha da occuparsi la polizia  siano talmente pochi che debbano pur inventarsi qualcosa
un po' come medici che inventano malattie inesistenti pur di sbarcare il lunario

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2010/1-ottobre-2010/sequestra-tenta-stuprarevenditrice-porta-porta-preso-1703867056135.shtml

Citazione
SANTA MARIA CAPUA VETERE
Sequestra e tenta di stuprare
venditrice porta a porta: preso
E' accaduto nel rione Iacp. Il 31enne individuato
dai carabinieri dopo la denuncia della vittima

CASERTA - Si era recata nel suo appartamento per proporgli in vendita un servizio di telefonia, ma l'uomo, un 31enne, l'ha accolta con vere e proprie avances poi degenerate in un tentativo di stupro. È accaduto a Santa Maria Capua Vetere: Benito Diglio, come riporta il Corriere di Caserta, è stato arrestato con le accuse di sequestro di persona e tentata violenza sessuale. A raggiungerlo nel suo appartamento, nel rione Iacp, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della locale compagnia, allertati dalla denuncia della vittima, promotrice a domicilio di servizi di telefonia ed internet.

Lo stesso mestiere di Romina Del Gaudio, laragazza napoletana assassinata nel giugno 2004 ad Aversa: il delitto è rimasto senza colpevole, e durante le indagini fu anche considerata l'ipoesti che la giovane potesse essere stata adescata durante il lavoro. Ieri, a Santa Maria Capua Vetere, la donna avrebbe rifiutato le avances di chi le aveva aperto la porta: in seguito alla sua reazione queste ultime si sarebbero trasformate in vere e proprie molestie. Nonostante i tentativi dell'uomo di trattenere la donna, la vittima è riuscita a divincolarsi sottraendosi al tentativo di violenza. Uscita dall'appartamento ha lanciato l'allarme. I carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere recatisi sul posto hanno raccolto la denuncia e avviato le indagini. Intorno alle sette di ieri sera l'uomo è stato bloccato nel suo appartamento dai militari dell'Arma e tratto in arresto.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #211 il: Ottobre 02, 2010, 20:49:47 pm »
http://falseaccuse.blogspot.com/2010/10/violenza-sessuale-di-cetara.html questa è una minorenne: si è inventata una violenza sessuale per giustificare le assenze da scuola. Piccole donne crescono...


Citazione
Violenza sessuale di Cetara. Probabilmente un'invenzione della ragazzina per giustificare le assenze da scuola: scarcerati gli accusati
2 ottobre 2010, Cetara (Salerno) -
Ritornano in libertà, dopo otto mesi di reclusione, i tre uomini di Cetara in costiera amalfitana accusati di aver violentato, per sette anni, una bambina ora quattordicenne. Il tribunale del Riesame, infatti, ha accolto il ricorso presentato dai legali del padre, del fratello e del vicino di casa della ragazzina. Dopo che la Cassazione aveva annullato la precedente sentenza con la quale si rigettava la richiesta di remissione in libertà per i tre indagati, il nuovo collegio giudicante, presieduto da Massimo Palumbo, ha ritenuto fondate le argomentazioni addotte dalla difesa e ha scarcerato gli imputati.

La difesa ha puntato, documenti alla mano, a dimostrare l’infondatezza e l’inattendibilità delle accuse dell’adolescente. Decisivo un certificato medico, rilasciato dalla Asl, con il quale è stata attestata l’illibatezza della cugina, tirata in ballo tante volte nelle testimonianze dell’accusatrice che, nelle varie deposizioni verbalizzate, avrebbe evidenziato come anche lei fosse stata spesso vittima dei giochi sessuali. Importante anche l'inclusione tra gli atti del libretto scolastico delle giustificazioni, contenente molte firme falsificate della mamma, per motivare le continue assenze da scuola.

Un cambio di direzione netto e repentino rispetto alla precedente decisione, dunque, con la quale era stata confermata la detenzione preventiva. L'accusa del resto fino ad ora si sarebbe basata essenzialmente solo sulle dichiarazioni rilasciate, e confermate nel corso dell’incidente probatorio, dalla ragazzina, anche perché, a quanto pare, non sarebbero state trovate ulteriori prove, né video e neppure audio, che confermerebbero le violenze subite. Ad esempio, nonostante il cellulare della madre della 14enne fosse stato messo sotto controllo dall’aprile scorso, non sarebbero mai stati riscontrati dialoghi compromettenti.
« Ultima modifica: Ottobre 03, 2010, 10:50:22 am da COSMOS1 »

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #212 il: Ottobre 03, 2010, 13:51:46 pm »
sì, laggiù c'è qualcosa che non funziona

http://www.cdt.ch/mondo/cronaca/31176/scagionati-dopo-30-anni-di-galera.html


Solo qualcosa ?


Sarebbe uno accusato di percosse alla moglie . Appunto accusato, non DIMOSTRATO CON PROVE EFFETTIVE E CONCRETE CHE HA PERCOSSO LA MOGLIE
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #213 il: Ottobre 03, 2010, 13:54:27 pm »
Ricordate la ragazza stuprata da 3 ragazzi conosciuti grazie a FB ?

 :hmm:


http://www.leggo.it/articolo.php?id=81577

È stato scarcerato dal tribunale del riesame di Milano lo studente pavese Diego Cogoni, arrestato agli inizi del mese perché accusato di aver violentato a Varedo, in provincia di Monza, una ragazza conosciuta via chat, con la complicità di due suoi amici. I giudici del riesame - ha spiegato l'avvocato del giovane, Emilio Marco Casali - hanno annullato l'ordinanza cautelare nei suoi confronti in quanto i consulenti della difesa, medici del Policlinico San Matteo di Pavia, hanno presentato una relazione che esclude la violenza sessuale.

Sul computer dello studente, inoltre, sono stati trovati dei filmati che ritraevano la ragazza in atteggiamenti sessuali espliciti. La giovane, 20 anni, aveva invece raccontato ai carabinieri di aver chattato occasionalmente con lo studente, poi incontrato la sera della presunta violenza. Anche uno degli amici dello studente, minorenne, è stato scarcerato dal Gip dei minori su istanza del suo legale. L'altro amico rimane invece in carcere, a Monza, in attesa di un ricorso al Riesame. Secondo il legale di Cogoni, negli atti del procedimento non c'è traccia di alcun filmato che ritrae la scena dello stupro, realizzato - secondo le accuse della ragazza - da uno dei tre amici. Le difese hanno chiesto degli accertamenti sui telefonini in uso ai ragazzi per escludere definitivamente l'esistenza del filmato.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #214 il: Ottobre 03, 2010, 21:17:04 pm »
In Gran Bretagna pare sia una moda quella di mandare in galera giovani per vendetta. Tanto le signorine sanno che non rischiano nulla

http://falseaccuse.blogspot.com/2010/10/la-storia-di-lee-trundle-accusato.html

Citazione
Per le sue magie con i Swansea e i Wrexham, Lee Trundle è diventato un eroe del football tra migliaia di fans gallesi. Ma in questo estratto del suo nuovo libro, Non solo trucchi, il giocatore di Liverpool parla per la prima volta dei momenti più bui della sua carriera, in particolare di quando ha dovuto affrontare il terrificante calvario di una falsa accusa di stupro

    A volte mi capitava al college di farmi fare dei massaggi. Una volta, mentre ero fuori per prendere un appuntamento, incontrai questa ragazza [...] le proposi di incontrarci più tardi e lei accettò. Era una ragazza carina, sembrava abbastanza normale, e il programma era quello di prendersi un paio di drink da me prima di uscire per andare da qualche parte. Ma quando arrivò a casa mia si mise subito a conversare di sesso, parlando apertamente delle sue fantasie, di come le sarebbe piaciuto avere un rapporto a tre – al punto che mi disse di voler invitare una sua compagna per divertirsi un po' con lei. Ci incontrammo il giorno successivo, entrambi avevamo amici con noi, tutti d'accordo che ci saremmo visti da me più tardi. Fu divertente, e quando tornammo la conversazione sul sesso riprese di nuovo, solo che questa volta la ragazza mi suggerì di dormire con la sua amica – e così io feci.

    [...]

    Abbiamo avuto un match poco tempo dopo, ma quando tornai notai che la porta di ingresso della mia abitazione era stata vandalizzata. Pensai subito a quella ragazza, così la chiamai: mi accorsi che era più interessata a sapere perché non l'avessi più chiamata. Iniziò a piangere, e io cominciai a pensare che non fosse stata lei, che non avrebbe voluto tornare a casa mia se effettivamente fosse stata lei quella che aveva danneggiato il portone. Stupidamente, finimmo per metterci d'accordo per un altro incontro. Ma la mattina successiva, decisi che era meglio non farmi coinvolgere ulteriormente da questa ragazza e di non chiamarla quando le dissi che lo avrei fatto.

    Più tardi qualcuno bussò alla porta. Uno dei miei vicini mi disse di aver visto dei ragazzi correr via e che se mi sbrigavo avrei potuto prenderli. C'era vernice bianca sulla mia auto.

    Sospettoso, Lee chiamò il padre della ragazza che negò ogni coinvolgimento della figlia. [...] Subito dopo, ricevette una chiamata dalla ragazza.

    Risposi al telefono e lei mi disse che se dormivo con lei un'altra volta tutto si sarebbe fermato. Io le dissi di non minacciarmi, ma più tardi lei chiamò ancora, questa volta domandando se ci avevo ripensato. Le risposi esattamente quello che pensavo della sua offerta, ma lei replicò dicendo di essere stata al giornale e che essi avrebbero pubblicato la sua storia.

    ‘Grosso affare’ dissi ‘Così tu avresti dormito con un giocatore della Lega’

    ‘No’ rispose ‘Violentata’ e attaccò.

    Quelle parole mi colpirono. Non ci può essere niente di peggio che essere accusati di stupro quando sai di non aver fatto niente.

    [...]

Il furgone della polizia si presentò a casa sua alle 3 di notte, poche ore prima di una partita che Lee voleva disperatamente giocare.

    Mi misero le manette appena arrivai alla stazione [...] impronte digitali foto segnaletica e poi in cella. [...] La notte precedente il più grande match della mia vita e non riuscivo a dormire. Anche se fosse stato un hotel a cinque stelle non sarei riuscito a dormire; onestamente pensavo che sarei impazzito.

    La paura di non sapere cosa stesse accadendo mi divorava. Volevo urlare ma non potevo perché la mia mente correva troppo. Volevo essere arrabbiato ma non ne avevo le forze. Non avevo fatto niente, non c'era alcun motivo di essere spaventato. Ma i pensieri mi assillavano. ‘Non ho fatto niente di sbagliato, ma loro mi crederanno? Ho detto loro cosa è successo ma sono ancora in questa cella’. Mi sentivo male a pensare che qualcuno potesse credere avessi fatto quello di cui lei mi accusava. Il fatto era – non poter parlare con nessuno; avere qualcuno che ti accusa di essere uno stupratore era un inferno.

    Mi lessero le accuse – non sapevo che dire. Avevo perso il conto delle volte che cadevo dalle nuvole, incredulo alle accuse che lei mi muoveva. Molte cose erano solo false, come che noi ci vedevamo da più di un mese, che io ero diventato aggressivo perché lei non mi prendeva sul serio, che sono andato a casa sua minacciando di ucciderla e che, alla fine, l'ho stuprata e segregata nella mia casa.

    [...]

    Avevo perduto il più grande momento della mia carriera per qualcosa che non avevo fatto.

    [...]

    Alla fine, la polizia venne e mi disse che non avrebbero indagato ulteriormente. Lei aveva ritirato le accuse. Come fosse stato possibile non lo sapevo, se le fossero venuti dei sensi di colpa per rimangiarsi tutte quelle bugie – non lo sapevo, non mi importava. Tutto quello che mi importava era che le accuse erano sparite.

    Dopo due settimane, mentre attraversavo Liverpool la vidi al lato della strada. Lei mi vide e mi rise in faccia. Mi fece rivoltare lo stomaco.

    Mi domando se lei si sia mai chiesta di ciò che mi ha fatto, di come abbia ancora la paura che mia figlia Brooke possa venire a conoscenza da qualche suo amico che suo padre è stato sospettato di aver stuprato qualcuno. Mi domando se abbia realizzato che quello che ha fatto non potrà mai essere cancellato, che ogni volta che io incontro qualcuno nella mia vita, qualcuno con cui voglio instaurare un rapporto, devo ripensare a tutta la storia e raccontargliela piuttosto che preoccuparmi che egli possa udirla prima da qualcun altro e pensar male di me. Lo sporco puzza, non importa quanto pulito tu possa essere. Ci sono ancora adesso persone che conoscono solo metà della storia. Ancora adesso la gente pensa che io abbia abbandonato Liverpool per quello che è successo, perché avevo dei problemi e non potevo più stare lì. Potete crederci? Che io non posso più vivere nella zona in cui sono cresciuto, dove sono nato, che sono stato obbligato ad andar via dalla mia stessa casa?

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #215 il: Ottobre 07, 2010, 14:30:22 pm »
dunque, questa è un'altra delle violenza denunciate ogni 10 non denunciate
essendo stato assolto, si pone il problema di condannare il giudice!

[en passant: scommettiamo che è stato condannato per violazione di domicilio in quanto è entyrato nella casa di sua proprietà ma assegnata alla moglie?  :w00t: e magari c'è entrato per recuperare pigiama e spazzolino! ]

http://www.marsicanews.it/index.jsp?inizio=1&id=241&dettaglio=11601

Citazione
05/10/2010 - Assolto uomo accusato di stupro dall'ex moglie     
   (Avezzano)    
     

E’ stato assolto l’uomo accusato di stupro, dalla moglie, ma è stato condannato a tre mesi di reclusione per violazione di domicilio. L’imputato, M.O., giovane imprenditore 35enne di Avezzano, fu oggetto di denuncia da parte della ex moglie, reo di essere entrato forzatamente nell’abitazione della donna dopo la separazione, ed averla violentata. La stessa presentò ai Carabinieri una prova dell’abuso subito: una registrazione telefonica tra i due, nella quale l’uomo avrebbe esposto le sue scuse per l’atto violento.
La difesa degli avvocati Virginia Buonavolontà e Antonio Milo, durante il processo, è riuscita però a dimostrare, anche con la deposizione di un docente in neuropsichiatria, la sudditanza dell’uomo nei confronti della moglie, nel tentativo di trovare una strada di riconciliazione. Il giudice Claudio Politi ha ritenuto così che le prove a disposizione non fossero sufficienti per una sentenza di condanna per violenza carnale.

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #216 il: Ottobre 07, 2010, 14:40:20 pm »
 :D :D :D

questa è BELLISSIMA!!!

1 lui la violenta
2 fa la ripresa con telefonino (1 mano per togliere i pantaloni/gonna/minigonna, ma meno di una mano difficile, 1 mano sulla bocca xkè non gridi, 1 mano per la coscia destra 1 mano sulla coscia sinistra 1 mano al braccio destro 1 mano al braccio sinistro 1 mano sul pube per riuscire a centrare l'orifizio e infine una per fare la ripresa col telefonino ... dunque che è il gigante centimani che liberò la moglie di Zeus?  :w00t:)
3 conserva gelosamente il filmato nell'ipotesi che lei non riuscisse altrimenti a dimostrare di essere stata violentata
4 torna tranquillamente da lei per tre volte in cinque giorni  :blink:

ma DAIIIIII!!!!!!

http://www.estense.com/stuprata-tre-volte-in-cinque-giorni-090363.html/comment-page-1#comment-42741

Citazione
Stuprata tre volte in 5 giorni
I carabinieri di Cento arrestano 40enne dopo la denuncia dell’ex

Cento. L’ha costretta a un rapporto sessuale e ha filmato la scena con la minaccia di pubblicare il movie su Youtube se lei avesse osato parlare. Lo stupro si sarebbe ripetuto tre volte in cinque giorni. È l’agghiacciante storia che una donna di 37 anni residente nell’Alto ferrarese ha raccontato ai carabinieri e che ha portato l’arresto del suo ex, un veneziano di 40 anni residente nel rodigino, già detenuto a Bologna per episodi di violenza.

Tutto avrebbe avuto inizio lo scorso aprile. La donna decide di porre fine alla relazione tra i due che durava da circa 3 anni. Lui però non riesce ad accettarlo e si reca nel negozio dove lavora. Chiude a chiave la porta. Lei è da sola ed è costretta a subire mentre lui la riprende con il telefonino. Secondo la versione della vittima siamo al 14 aprile. Passano pochi giorni è il dramma si ripete identico a s stesso, senza che lei abbia la forza di reagire. Non è finita. Il 18 l’uomo avrebbe abusato nuovamente dell’ex, questa volta a casa sua, in provincia di Rovigo.

Una volta sporta la denuncia, lo scorso 21 aprile, i carabinieri di Cento hanno fatto partire le indagini, recuperando i tre filmati che immortalerebbero le violenze e inchioderebbero anche, se conformi a quanto detto dalla donna, il 40enne alle sue responsabilità.

Le indagini arrivano sul tavolo del gip Silvia Migliori che, su richiesta del pm Angela Scorza, emette un’ordinanza di custodia in carcere, notificata in carcere al presunto stupratore sabato scorso.


PS da indiscrezioni giornalistiche il PM (Silvia Migliori) nell'apprendere la notizia di reato avrebbe sospirato: wow!
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #217 il: Ottobre 08, 2010, 20:21:59 pm »
Caso controverso. Questa denuncia i due fratelli per violenza sessuale dopo anni dai presunti fatti. La cosa più sconcertante però è che ad uno dei due uomini, solo sulla base della denuncia, l'assistenza sociale ha tolto un figlio che ormai non può vedere da tre anni. La procura ha chiesto l'archiviazione del caso.

http://www.lanazione.it/empoli/cronaca/2010/10/08/396494-sorella_accusa.shtml

Citazione
Empoli, 8 ottobre 2010 - Uno strano triangolo e una denuncia per violenza sessuale: tutto, secondo l’accusa, si sarebbe consumato all’interno delle mura familiari di una casa sulle colline di Montespertoli. Protagonisti di questo brutto caso giudiziario sono una sorella e due fratelli: la prima ha accusato i due fratelli di 30 e 25 anni di averla violentata e di aver abusato di lei per otto lunghi anni.

La giovane, che oggi ha 20 anni e vive in una struttura protetta sconosciuta, si è decisa a parlare solo nel giugno 2008. Un giorno di quasi tre anni fa si è rivolta allo sportello della polizia ferroviaria di Firenze e qui ha vomitato tutta la sua sofferenza a quegli agenti sconosciuti: il suo calvario di violenze sessuali, botte e urla si sarebbe protratto dall’età di 12 anni fino ai vent’anni. Mai il coraggio per denunciare, il passo per raccontare quello che le era accaduto fra le mura domestiche lo ha avuto solo dopo otto anni.

Ieri mattina c’è stata un’udienza davanti al gip Michele Barillaro del tribunale di Firenze. Il pm Lastrucci aveva chiesto l’archiviazione del caso, ma il gip ha disposto un’indagine suppletiva e in particolare ha chiesto che il pubblico ministero possa ascoltare ancora una volta la ragazza per apprendere la sua versione dei fatti alla presenza di un esperto psichiatra. Il gip Barillaro ha dato tre mesi di tempo al pm per condurre l’indagine suppletiva.

All’udienza era presente anche il legale difensore dei due fratelli, l’avvocato Mattia Alfano di Firenze che ha presentato una nutrita memoria e una ricca documentazione con la quale intende smontare pezzo per pezzo la versione della ragazza. «Vogliamo reinquadrare la vicenda che secondo noi ha molti lati oscuri da chiarire, con molte contraddizioni», afferma l’avvocato dei due fratelli di Montespertoli. Secondo la difesa dei due accusati, è molto strano anche come è nata la presentazione della denuncia, dopo tanti anni e dopo che ci sono stati episodi abbastanza controversi. Infatti, sembra che il rapporto fra la giovane e il resto della famiglia apparirebbe abbastanza complesso, come quando era fidanzata con un ragazzo e i suoi genitori non erano d’accordo e lei era scappata di casa.

Per la difesa, che conta molto sul fatto che lo stesso pm ha chiesto l’archiviazione del caso, ci sono passaggi nel racconto delle presunte violenze sessuali che non tornano, soprattutto in relazione alla modalità con cui tali abusi avvenivano. Pare che i due fratelli usassero violenza nei confronti della sorella minore nella loro casa, dove vivevano con i genitori. Ma a quanto pare la madre, che è casalinga ed è custode in un agriturismo della zona di Montespertoli, avrebbe riferito di non aver mai sentito urla e botte. Come del resto, l’avvocato Alfano tende a sottolineare che non ci sono prove della violenza che la giovane vittima avrebbe subito e mai rivelato a nessuno, neppure quando si è rivolta al pronto soccorso dell’ospedale per aver ricevuto dei colpi di granata in testa da parte della madre.

Oltre alla vicenda in sè già molto triste e di fronte alla quale la giustizia si deve ancora pronunciare con una sentenza definitva, ci sono anche altri risvolti umani. Per esempio il fratello maggiore, quello di 30 anni, sposato, separato e con un figlio da quando è scattata la denuncia a suo carico non può vedere il figlio piccolo da quasi tre anni su disposizione dell’assistenza sociale. A questo punto si attende l’ulteriore passo della giustizia con l’indagine suppletiva del pubblico ministero che potrà ascoltare la versione dei fatti dalla bocca della protagonista, che da quel giugno 2008 non è stata più sentita.

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #218 il: Ottobre 10, 2010, 19:50:41 pm »
una cosa è certa: che se avesse un altro cognome e un altro avvocato non si sarebbe beccato 6 anni per 20 euro e delle avancès...

http://www.ilpadano.com/padano.php?newsID=2945

Citazione
BOLOGNA, TENTÒ STUPRO E RAPINÒ:
6 ANNI E MEZZO A MAROCCHINO
Condanna un po' più pesante grazie al Pacchetto sicurezza
di Redazione. Bulàgna – Il pm aveva chiesto 9 anni, e ci sarebbero stati tutti, il giudice si è accontentato di 6 anni e mezzo, ed è già qualcosa: si cambia registro con gli stupratori e se ne è accorto un marocchino che lo scorso marzo aveva tentato di violentare una studentessa 20enne che stava rincasando di notte. L'animale saltò addosso alla giovane nell'androne del palazzo, ma il coraggioso intervento di un condomino, Mariano Morello, lo costrinse a fuggire. L'uomo (la parola in questo caso ha un senso a dispetto dei tanti vigliacchi) non esitò a saltare addosso al delinquente: dopo una breve colluttazione, lo straniero trovò scampo nella fuga.

AGGRAVANTE. Nel corso dell'aggressione però, il marocchino aveva anche infilato la mano nella borsetta della 20enne rubando qualcosa. Quel gesto, ripreso dalla telecamera di sicurezza del condominio, ha peggiorato la sua situazione: con il Pacchetto sicurezza voluto dal ministro Roberto Maroni reati del genere, compiuti in un luogo di privata dimora, vengono classificati come rapina aggravata e puniti più severamente. E, dopo averlo identificato e catturato, gli inquirenti hanno potuto contestargli l'aggravante che in tribunale ha avuto il suo peso. Da notare che il marocchino era già stato colpito da un provvedimento di espulsione, ma si era ben guardato dall'obbedire all'ingiuzione.

10 ottobre 2010
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #219 il: Ottobre 12, 2010, 13:56:23 pm »
 :crybaby:

ohhh che dolor che dolor

oggi (12 ottobre 2010) nessuna notizia di stupro sulla stampa!

che dolor

che diranno le paucineuroniche? che i giornalisti sono tutti misogini
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #220 il: Ottobre 12, 2010, 14:18:23 pm »
:crybaby:

ohhh che dolor che dolor

oggi (12 ottobre 2010) nessuna notizia di stupro sulla stampa!

che dolor

che diranno le paucineuroniche? che i giornalisti sono tutti misogini


via dai..oggi potranno stare tutto il giorno dall'estetista  :cool:

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #221 il: Ottobre 12, 2010, 15:26:43 pm »

via dai..oggi potranno stare tutto il giorno dall'estetista  :cool:

ma figurati!
loro dall'estetista ci vanno dopo gli stupri e i femminicidi x prepararsi alle scontate interviste TV   :feminist:
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #222 il: Ottobre 13, 2010, 18:54:23 pm »
anche oggi niente stupri  :crybaby:

il Consiglio Superiore di Sanità lancia l'allarme depressione per le paucineuroniche  :feminist:

rischio aggravato dalla scarcerazione del porco egiziano ad opera del magistrato fascista:

http://www.ilgiornale.it/milano/scarcerato_non_violento_ottantenne/13-10-2010/articolo-id=479786

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Scarcerato: non violentò una ottantenne

Allora, mettetevi nei suoi panni. Si è fatto un anno di carcere che non si doveva fare. Ci è rimasto per un’accusa odiosa, violenza sessuale. E - non bastasse - per aver violentato un’anziana di 80 anni (pure) con problemi psichici. Ecco, un anno dopo si scopre che la storia era un po’ diversa. Perché, quel cittadino egiziano, la signora non l’ha mai violentata. E scava scava, viene fuori che è stata l’arzilla 80enne a lanciare l’amo. E lui, va’ a capire le vie della carne, ha abboccato.
Peccato che dopo quell’appassionato incontro sia scattata un’indagine, un arresto per stupro e un processo. E che in primo grado, l’egiziano sia stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione. Porte aperte a San Vittore. Fino al giudizio di secondo grado.
La prima corte d’Appello, infatti, ha accolto le conclusioni del pubblico ministero, secondo cui è la donna ad aver indotto lo straniero ad avere un rapporto sessuale, e non viceversa. Soprattutto, non ci fu alcuna violenza sull’anziana che, tra l’altro, non si è costituita parte civile e non si è presentata in aula. Ad ogni modo, l’egiziano è stato assolto «perchè il fatto non costituisce reato». È la formula di rito. Dopodiché, l’immediata scarcerazione. Dopo un anno in cella. Per uno stupro insistente. Tutto, per aver ceduto alle lusighe sessuali di un’80enne. E allora, mettetevi nei suoi panni. Ma anche no?
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« Risposta #223 il: Ottobre 14, 2010, 18:58:02 pm »
 :hmm: dunque: fatemi capire: in tre non riescono a mettere da parte 50 euro per una prostituta?  :hmm:

rumeni, porci e taccagni!

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=374546&IDCategoria=1

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PALAZZO SAN GERVASIO - L’hanno aspettata a pochi metri dalla sua abitazione. Un vero e proprio agguato per trascinarla in un appartamento dove l’hanno segregata e violentata.

Stupro di gruppo a Palazzo San Gervasio, con il branco che ha preso di mira una ragazza di vent’anni. Il fatto è accaduto lunedì scorso ma è stato reso noto soltanto ieri dai carabinieri della compagnia di Venosa a cui si è rivolta la madre della vittima. I militari sono riusciti a risalire ai violentatori. Si tratta di tre rumeni, tutti arrestati, di età compresa tra i 19 e i 25 anni: Catalin Tanasa, proprietario della casa dove è stato consumato lo stupro, Florin Tanasa e Adrian Tudose. L’incubo per la povera ragazza è cominciato intorno alle 16.30 quando, uscendo dalla propria abitazione, è stata avvicinata da uno dei tre rumeni, con il quale ha una conoscenza superficiale. Di lì a poco arrivano gli altri due immigrati che costringono la giovane a entrare nell’alloggio di Catalin. Qui viene ripetutamente violentata. Ore di angoscia, di dolore, di rabbia.

Alla fine la «preda» viene liberata intorno all’1.30 di notte. La corsa a casa con pochi vestiti addosso, pianto a dirotto e un evidente stato di choc: così la ragazza si presenta alla madre che la porta all’ospedale di Canosa di Puglia subito dopo aver avvertito i carabinieri telefonando al 112. Il capitano Enrico Galloro, comandante della copmagnia, dispone immediatamente un’attività d’indagine individuando in poco tempo l’abitazione dello stupro. Qui irrompono i militari che trovano solo uno dei tre balordi. Senza mutande. Lui non spiccica una parola, ma i carabinieri riescono ugualmente a rintracciare gli altri due rumeni. Nel frattempo la perquisizione all’interno della casa produce risultati: vengono trovati gli indumenti della ragazza, coperte e lenzuola sporche di sangue, oltre a una quantità considerevole di Dvd pornografici.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #224 il: Ottobre 14, 2010, 19:01:40 pm »
vabbè, che volete da un delinquente? certo che tutto sommato è da ammirare, un rambo: chiude in macchina lui, lo tiene sotto scacco con la pistola caricata a salve, violenta lei, ruba 20 euro!
Insomma, peccato che abbia preso una brutta strada. ma se fosse dalla parte dei buoni, chessò in una volante della polizia, sapete che grandi cose potrebbe fare?

http://www.catanzaroinforma.it/pgn/news.asp?M1=1&news=24791

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Stupro a Giovino, la ricostruzione della vicenda.

Mercoledì, 13 Ottobre 2010 12.03
Il mostro questa volta ha 31 anni e si chiama Ciceu Ion Gheorghe (in foto), di nazionalità rumena, a Catanzaro dal 2009 con visto turistico rilasciato da Bari. Ha agito con efferata violenza in piena notte nella pineta di Giovino. Dopo le 23 una telefonata al 113 ha allertato gli uomini del commissariato di Catanzaro Lido, guidati da Giacomo Cimarrusti e quelli della sezione Squadra Mobile guidati da Rodolfo Ruperti. Una violenza consumata e una rapina. Questo hanno denunciato i due giovani ancora in preda al panico e visibilmente traumattizzati. Il rumeno si sarebbe avvicinato alla loro auto mentre i due, giovanissimi ma maggiorenni, erano appartati. Prima la minaccia, con una pistola solo dopo rivelatasi a salve, poi lo scippo delle chiavi dell'auto e del cellulare del ragazzo e infine il gesto più brutale. La violenza consumata su di lei all'esteno dell'auto, mentre il ragazzo veniva tenuto in qualche modo segregato con atti di terrore. Un quarto d'ora, quindici minuti interminabili e quando l'uomo aveva portato a termine il suo disegno criminale, ha trovato la forza ancora di derubare il giovane portandogli via tre banconote da 20 euro.

Tempestivo l'intervento delle forze dell'ordine dopo la chiamata al 113. Le ricerche si sono concentrate nella zona, fino ad arrivare alla roulotte dove il rumeno risiede, nella stessa area in cui svolge il lavoro di guardiano notturno per un chiosco. I riscontri investigativi hanno dato immediatamente conferma, agli uomini della polizia, di essere davanti alla persona giusta e alla fine anche se a mezze frasi, è arrivata la conferma dell'odioso gesto compiuto dallo stesso autore.

Una notte da incubo per i due ragazzi che hanno avuto comunque la prontezza di denunciare l'accaduto e permettere agli uomini della Polizia di Stato di consegnare alla giustizia un delinquente. Le indagini sono state coordinate dal pm di turno Cianfarini.
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