In rilievo > Violenza Femminile: la violenza DELLE donne

Ancora stupri: tutti falsi!

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COSMOS1:
 :w00t:
siamo proprio alle comiche
epperò, scusassero, ma se a Milano c'è + di 1 stupro al dì, ma che, questi giornalisti dementi, devono andare a scrivere proprio del + inverosimile?  :w00t: mah...

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_novembre_30/immigrato-tenta-stupro-donna-incinta-1804274042261.shtml


--- Citazione ---Tenta di stuprare donna incinta, preso
L'aggressione lunedì alle 19 in piazza Oberdan, vicino a un chiosco che vende bibite e panini

l'arresto di un cittadino keniota da parte di una pattuglia della polizia municipale

Tenta di stuprare donna incinta, preso

L'aggressione lunedì alle 19 in piazza Oberdan, vicino a un chiosco che vende bibite e panini

MILANO - Ha visto che il marito si era allontanato per andare in bagno. Non ci ha pensato un attimo: ha avvicinato la donna incinta, italiana, si è denudato e ha tentato di violentarla nel buio di piazza Oberdan, incurante delle auto che transitavano e dei passanti. Le urla della donna, l'intervento del marito, il casuale passaggio di una pattuglia della polizia municipale, hanno permesso agli agenti di mettere le manette al violentatore. A San Vittore è finito un cittadino keniota di 40 anni, Wandari Paken, clandestino. Dovrà rispondere del reato di violenza sessuale. La donna, in via precauzionale, è stata soccorsa e medicata alla Mangiagalli.

L'aggressione è avvenuta lunedì sera alle 19 in piazza Oberdan. Vicino a un chiosco c'era un gruppo di avventori tra cui una donna di trent'anni e il marito. Entrambi stavano mangiando un panino. Poco distante da loro il keniota. Il tentativo di stupro quando il marito della donna ha deciso di fare pipì: non in una toilette di uno dei locali della piazza, ma dietro un albero, ad alcune decine di metri dal chiosco mobile. Wandari Paken si è avvicinato alla donna, l'ha presa per un braccio, l'ha trascinata per alcuni metri e l'ha sbattuta sul cofano di un'auto ferma in sosta. L'uomo si è denudato e ha strappato le vesti del suo sogno erotico, saltandole addosso e tentando di violentarla. Il caso ha voluto che nelle vicinanze transitasse un equipaggio della polizia municipale. Il keniota è stato arrestato.

Alberto Berticelli
30 novembre 2010

--- Termina citazione ---

facciamo, per puro esercizio teorico, un'altra ipotesi: lei si prostituisce, passa una volante, li beccano, lei per trarsi d'impaccio lo accusa di stupro. Tiene meglio!

COSMOS1:
dejà vu  :mad:

insomma, cosa emerge da questi articoli? che le donne sono incapaci di intendere e volere, non sanno quello che fanno, non sono responsabili se bevono, se non bevono, se scopano e se non scopano!
Ma i genitori sono ancora + patetici: anzichè prendere a frustate la figlia che si è ubriacata, anzichè auto flagellarsi per la pessima educazione impartita, se la prendono con il belga il quale, oltretutto, è presumibile che abbia pagato lui tutte le consumazioni della mangiagatti!

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Cronaca/206263_il_caso_erasmus_stord_con_lalcol_la_studentessa_e_poi_la_violent_in_casa/


--- Citazione ---Il caso Erasmus: «Stordì con l'alcol la studentessa e poi la violentò in casa»
IL CASO. Chiuse le indagini su un grave episodio avvenuto in città. Dopo aver avuto con lei una relazione, un giovane belga pretese un rapporto sessuale dopo averla fatta bere molto

La studentessa universitaria denunciò la violenza sessuale

Vicenza. La stordì facendola bere molto alcol e quindi la violentò, in presenza di un'altra persona che però non partecipò allo stupro.
All'epoca, la vicenda che coinvolgeva tre studenti universitari fece molto scalpore. È di questi giorni la notizia che la procura ha chiuso le indagini e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio a carico di uno studente, accusato di violenza sessuale aggravata. A processo potrebbe finire Charles Julien Chatteroi, 27 anni, cittadino belga, che fra il 2005 e il 2006 visse per alcuni mesi a Vicenza dove si era trasferito con il progetto Erasmus per studenti stranieri in Italia. È invece uscito di scena da qualche tempo, ma la notizia è trapelata di recente, un amico del belga, il vicentino Gialunca S., che era stato inizialmente indagato ma che ha dimostrato la sua estraneità alle accuse.
Vittima delle turpi attenzioni del giovane una ragazza vicentina che oggi ha 26 anni. Chiara (il nome è di fantasia), che abita con la famiglia nell'Alto Vicentino, all'epoca si era trasferita in città per seguire le lezioni universitarie della facoltà di Ingegneria, prima a Vicenza e poi a Padova. Per questo aveva preso in affitto un appartamento in contrà della Fossetta che divideva inizialmente con due amiche. Poi una delle due si laureò e la sua stanza venne affittata a Chetteroi, che cercava una sistemazione.
Da quanto emerse fra Chiara e il belga nacque un amore, che durò qualche mese, fino a quando il giovane non rientrò in Belgio. Lo studente però tornò a Vicenza qualche tempo dopo per sostenere un esame; trovò ospitalità dall'amico Gianluca, ma in quei giorni contattò Chiara per rivederla. La giovane non si negò all'invito, ma fu subito molto secca: «Non ti mettere in testa strane idee, adesso ho un altro fidanzato».
Quella sera però le intenzioni del giovane studente straniero sarebbero state diverse da quelle della vicentina. Prima con altri amici, poi con il solo Gianluca, la accompagnò in giro per vari locali e la fece bere moltissimo, fino a farla ubriacare. Poi, quando la accompagnò a casa, pretese di avere un rapporto sessuale con lei. Chiara non voleva, ma lui l'avrebbe costretta, stuprandola e lasciandola prima dell'alba.
Quando la giovane tornò a casa dai suoi genitori li trovò molto spaventati, poiché la aspettavano ancora la sera precedente. A quel punto lei raccontò tutto quanto era accaduto e con mamma e papà si rivolse alla polizia che diede il via alle indagini, identificando i due studenti che erano entrati in casa sua e raccogliendo le testimonianze degli amici con cui il terzetto aveva passato la serata.
Gianluca, che inizialmente era stato accusato di violenza sessuale per avere preso parte al rapporto, ha dimostrato la sua estraneità ai fatti. «Quando mi sono reso conto di cosa stava accadendo in quell'appartamento - era la sua versione -, e cioè che avrebbero fatto l'amore, me ne sono andato subito da contrà della Fossetta. Non credevo che Charles avrebbe usato violenza su di lei». La stessa Chiara aveva poi precisato di non essere certa che lui avesse avuto un ruolo.
Le indagini della procura hanno portato a ritenere che la ragazza avesse effettivamente subito una violenza, come dimostrerebbero anche alcune lesioni emerse in ospedale. Charles aveva inizialmente negato ogni rapporto sessuale, salvo poi correggersi per spiegare che se qualcosa c'era stato la ragazza era sicuramente consenziente: si sarebbe trattato di una sorta di "ultima volta" prima che lui rientrasse in Belgio. Ora - il giovane è difeso da un legale di Torino - potrebbe essere costretto a tornare a Vicenza, ma per presentarsi davanti a un giudice.

--- Termina citazione ---

COSMOS1:
 :w00t:

http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/interna/1/Parma/primapagina/dettaglio/2/65677/Rimini%3A_muratore_a_processo_per_stupro_ma_la_vittima_%C3%A8_ancora_vergine.html


--- Citazione ---Rimini: muratore a processo per stupro, ma la vittima è ancora vergine

Un muratore riminese di 66 anni è stato assolto in Tribunale a Rimini dall’accusa di aver stuprato una donna di 30 anni, disabile mentale. Una perizia ginecologica ha stabilito che la donna è ancora vergine.

La giovane aveva sostenuto di fronte ai giudici essere stata più volte violentata dall’uomo tra il 2003 e il 2006, quando la madre usciva e lei rimaneva sola in casa. Secondo la donna, il muratore l’avrebbe costretta a rapporti sessuali con violenze e minacce. Ma la difesa dell’accusato ha chiesto una perizia ginecologica sulla donna. E' risultato che la 30enne era ancora vergine. È così caduta l’accusa e l’uomo è stato assolto.

--- Termina citazione ---

COSMOS1:
lei sarà pure stata incapace di intendere e volere e pure pensare, ma il suo avvocato no  :mad:

http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2010/12/03/news/lo-accusa-di-stupro-ma-non-e-vero-2884806
3/12/2010


--- Citazione ---Lo accusa di stupro ma non è vero

Trentottenne condannata a 3 anni e 50mila euro di multa

di Francesca Gori
Lo accusa di stupro ma non è vero
GROSSETO. Nella vita del suo uomo c'era entrata quasi in punta di piedi. Ora invece, a distanza di anni, ne sta uscendo attraverso l'aula di un tribunale. Dopo averlo accusato di stupri continui che lui non ha mai commesso e dopo aver truffato anche l'anziana madre dell'uomo.  Bugie messe a verbale e poi ritirate, appena la relazione sentimentale con il suo compagno rientrava sui binari. Accuse infamanti, quelle mosse da una donna di 38 anni nei confronti del suo compagno e padre di suo figlio.

Accuse che andavano dallo stupro al furto, fino al rapimento del figlioletto, denunciato alla questura quando il bambino aveva 11 mesi. Le ricerche erano scattate immediatamente per finire nel nulla, perché l'ex compagno della donna, il suo bambino, non lo aveva mai /rapito.  Scelto il rito abbreviato, il giudice per l'udienza preliminare Marco Mezzaluna ha condannato la donna a tre anni di reclusione e al pagamento di 50mila euro al suo ex compagno per i danni morali subiti. E sei mesi, la signora, dovrà scontarli in una casa di cura. /Perché per capire quello che accadeva nella mente della donna difesa dall'avvocato Marco Calò, il pm Maria Navarro ha chiesto l'
intervento di uno psichiatra. La trentottenne non è risultata incapace di intendere e volere. Ha dimostrato la tendenza a "trasformarsi" a seconda delle circostanze. Dottor Jekyll, quando il suo rapporto d'amore procedeva sereno, Mr Hyde, quando invece le cose non andavano come lei voleva. Una relazione, quella dello psichiatra, che ha fatto scattare anche la richiesta da parte del gup della trasmissione degli atti al pm che dovrà verificare la posizione dell'ex difensore della donna.

Durante le visite dello psichiatra infatti la signora avrebbe detto che a spingerla a denunciare l'ex compagno, sarebbe stato proprio il suo legale.  Denunce presentate, poi ritirate. Bugie raccontate sulla sua storia d'amore. Bugie che si sono rivelate con le gambe corte quando in udienza sono state prodotte le intercettazioni telefoniche che hanno messo al sicuro, da quelle accuse per stupro, l'ex compagno della donna, difeso dall'avvocato Luca Montemaggi. Bugie dette anche in tribunale, quattro anni fa, per ottenere il gratuito patrocinio. Sul conto corrente della donna che aveva dichiarato di non avere alcun reddito c'erano 34mila euro. Soldi spillati, in tre diverse occasioni, all'anziana madre dell'uomo. Con le scuse più strampalate: la necessità di corrompere il direttore di una banca per far assumere la figlia di lui, oppure il pagamento di alcuni ragazzotti che mettessero in fuga un giovane napoletano, che la trentottenne dipingeva come un camorrista, che divideva appunto l'appartamento con la ragazza e altre studentesse a Firenze. O ancora, soldi da versare all'ex moglie dell'uomo. L'anziana, pur di aiutare la nipote, ha versato quelle cifre. Ma quando la verità è venuta a galla, la trentottenne si è trovata con un'altra denuncia, ritirata dopo la restituzione dei 34mila euro.

--- Termina citazione ---

COSMOS1:
ma che si vergognino le ragazzine mestruate!  :mad: il poveraccio è nelle grane senza bisogno che ci sia neppure uno straccio di prova!

http://www.ilreporter.it/index.php?option=com_content&view=article&id=14254:tentato-stupro-due-ragazze-si-chiudono-in-bagno-e-chiamano-il-113&catid=77:cronaca&Itemid=129


--- Citazione ---Tentato stupro: due ragazze si chiudono in bagno e chiamano il 113

violenzadonneDue ragazze di 17 e 18 anni si sono rifugiate nel bagno di una pizzeria in Piazza Stazione dopo che un uomo marocchino aveva tentato di strusciarsi e strofinarsi al corpo della più piccola. Le due amiche, una volta nel bagno, hanno chiamato le volanti che sono intervenute tempestivamente riuscendo a fermare il potenziale stupratore. Per lui è scattata la denuncia e l'avvio delle procedure di espulsione dal territorio nazionale.

APPROCCIO. All'inizio sembrava volere solamente una sigaretta e l'accendino, poi qualcosa di più. Quando l'uomo ha tentanto un diverso tipo di approccio cingendo la ragazza più piccola con un braccio e strofinandosi a lei con il corpo, le due amiche si sono impaurite e sono scappate nel primo locale che hanno incontrato.

DOVE. Tutto ciò è avvenuto nei pressi di Piazza Stazione all'uscita di un locale dove le due ragazze stavano passando la serata.

IL RIFUGIO. Quando si sono sentite minacciate dal marocchino 31enne, le giovani sono scappate ed hanno trovato rifugio all'interno del bagno di una pizzeria in Piazza Stazione, luogo dal quale hanno chiamato i soccorsi con il cellulare.

SOCCORSI. La Polizia è intervenuta tempestivamente ed è riuscita a fermare il marocchino che stava tentando la fuga dopo essersi accorto che le due ragazze avevano chiamato aiuto con il telefono.

RESISTENZA. L'uomo ha anche tentato di reagire contro gli agenti della Polizia che hanno potuto constatare con mano il tentato scasso della porta del bagno riportante segni di lesione recenti.

DENUNCIA ED ESPULSIONE. Il marocchino 31enne, senza precedenti, è stato portato in Questura dove è stato denunciato per violenza sessuale, per violenza privata e per resistenza a pubblico ufficiale. Nei suoi confronti, inoltre, sono state avviate le pratiche di espulsione dal territorio nazionale.

--- Termina citazione ---

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