In rilievo > Violenza Femminile: la violenza DELLE donne
Ancora stupri: tutti falsi!
COSMOS1:
epidemia misogina nei giornali italiani: non passano + le notizie di stupro, passano le notizie di falsi stupri
l'avanguardia di U3000 ha fatto centro!
http://www.lunico.eu/2011010535051/cronaca/ragazzina-si-inventa-stupro-per-nascondere-il-fidanzato-al-padre.html
--- Citazione ---Ragazzina si inventa stupro per nascondere il fidanzato al padre
Mercoledì 05 Gennaio 2011 22:16
Una 14enne si è inventata uno stupro per nascondere ai genitori la scappatella con il fidanzatino di due anni più grande. La ragazzina, italiana e residente in un Comune dell'hinterland cittadino, si era presentata ieri sera al pronto soccorso dell'ospedale di Mantova, accompagnata dal padre, dicendo di essere stata costretta a salire in auto da un uomo, che poi l'aveva violentata. Subito sono scattate le indagine da parte della Questura, mentre i medici accertavano le condizioni di salute della ragazzina. C'è voluto poco, però, per accertare che la 14enne non stava dicendo la verità. E infatti, dopo alcune ore, posta di fronte alle immagini di una telecamera che la ritraevano con il fidanzatino mentre saliva in casa, ha confessato. «Mi sono inventata tutto per paura di mio padre» ha detto alla Polizia. I genitori l'avevano, infatti, sorpresa a casa dell'amichetto; lei, temendo una punizione, aveva detto che il ragazzo l'aveva soccorsa dopo che lei era scappata dal bruto che, però, aveva fatto in tempo ad abusare di lei. la ragazzina è stata segnalata alla procura dei minori di Brescia.
--- Termina citazione ---
COSMOS1:
:hmm: ??? mah, sarà?
va a letto con uno che non conosce (identificato in base alla descrizione e non con nome e cognome
lui non le dà quello che lei vuole
litigano
lei lo denuncia
così sta in piedi, la versione della stampa no ^_^
http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=b1.01.07.21.49
--- Citazione ---Violenza sessuale: arrestato per lo stupro di una settimana fa
Una settimana fa il personale del Reparto Operativo e della Squadra di Polizia Giudiziaria procedeva al fermo di un indiziato: un uomo di nazionalità marocchina di 34 anni, irregolare sul territorio nazionale, per i reati ai danni di una cittadina italiana. Nello specifico, alle ore 15.00 circa del 2 gennaio, si presentava presso gli uffici del Reparto Operativo di Santa Maria Novella una donna che dichiarava di voler denunciare un cittadino nord africano, poiché responsabile di violenza sessuale nei suoi confronti.
La donna visibilmente scossa dalla violenza subita, forniva una dettagliata descrizione dei gravi fatti subiti; in particolare, riferiva che, dopo essersi data appuntamento con il suo aggressore (da lei conosciuto da tempo), nei pressi della farmacia della Stazione di Firenze S.M.N., si era recata in compagnia di questi in località Scandicci, a casa di alcuni suoi amici, per trascorrere la vigilia di capodanno.
Successivamente, attirata con un pretesto, si era recata a casa dell’uomo, il quale, in palese stato di ubriachezza, l’aveva segregata nell’abitazione e costretta a pratiche sessuali contro il suo volere, colpendola con pugni e schiaffi per farla accondiscendere ai suoi desideri.
Gli Agenti Polfer accompagnavano la malcapitata presso il Policlinico dell’Ospedale di Careggi, dove la stessa veniva sottoposta ad accertamenti di medicina generale presso il P.S.O., nonché a visita specialistica presso il Reparto di Ginecologia.
A seguito di tali visite, venivano diagnosticate alla persona offesa lesioni personali giudicate guaribili in dieci giorni, che fornivano agli operatori chiari riscontri medico legali in merito a quanto riferito dalla medesima circa l’aggressione subita.
Gli Agenti – anche grazie alla descrizione ricevuta dalla vittima – risalivano all’identità del cittadino marocchino responsabile della violenza sessuale (peraltro persona conosciuta all’Ufficio, con precedenti di Polizia specifici, già notata durante il pattugliamento in stazione la sera del 31 dicembre u.s. in compagnia della donna) e, grazie agli accertamenti effettuati nell’immediatezza, lo bloccavano e lo sottoponevano al fermo di indiziato di delitto, associandolo presso la casa circondariale di Sollicciano a disposizione della A.G. competente.
--- Termina citazione ---
COSMOS1:
lei lo denuncia su suggerimento dell'avvocato
il giudice crede a lei e mette lui in galera
va bene: bisognerebbe mettere in galera lei. Ma prima di tutto il giudice!
COME SI FA A DENUNCIARE UN MESE DOPO? :w00t:
--- Citazione ---
08/01/2011, 05:30
Notizie - Latina
Terracina, nega ogni addebito il noto imprenditore agricolo arrestato dopo le accuse della consorte
«Non ho mai violentato mia moglie»
L'interrogatorio è avvenuto nel carcere di Latina ed è durato solo venti minuti
Ercole Bersani TERRACINA Davanti al Gip Iansiti ha negato di aver violentato la moglie il 45enne imprenditore agricolo C.F., arrestato martedì scorso dai carabinieri nell'abitazione paterna di via Badino, a seguito delle indagini portate avanti dalla Procura su querela della coniuge, da cui è in via di separazione.
L'interrogatorio, che si è svolto ieri mattina nel carcere di via Aspromonte dove l'uomo è attualmente recluso, è durato appena una ventina di minuti. Il tempo strettamente necessario per negare ogni addebito. Come si ricorderà, l'imprenditore terracinese, titolare di un'avviata azienda agricola nella zona di Sabaudia, è accusato di stupro, percosse e lesioni nei confronti della moglie, di qualche anno più piccola di lui. I fatti sarebbero avvenuti nella loro abitazione annessa all'azienda esattamente nel febbraio 2009, ma sono stati denunciati il mese successivo. E' questo un particolare che la difesa di C.F., rappresentata dall'avv.ssa Daniela Fiore, tenderà a mettere bene in rilievo. La donna, in quella circostanza, ha dovuto far ricorso alle cure dei medici del Fiorini, i quali hanno accertato delle ecchimosi al braccio. I due vivevano ormai da separati in casa, visto che il menage coniugale si era andato deteriorando con il tempo, nonostante la nascita di due bambini. Nel corso di una lite, secondo la versione della donna, l'uomo l'avrebbe costretta ad un rapporto sessuale. Su tutta la delicata vicenda, C.F. era stato già sentito a novembre scorso nel corso delle indagini avviate dal sp Tortora. L'interrogatorio si è ripetuto ieri davanti al Gip Iansiti. Identica la dichiarazione dell'uomo, che ha respinto ogni accusa. Nei prossimi giorni il legale avanzerà la richiesta dei domiciliari per il suo assistito, che per il momento resta in carcere.
--- Termina citazione ---
COSMOS1:
ma che schifo, ma che orribile stupro, fuori i nordafricani dall'Italia, castrazione chimica e anche meccanica! :wacko:
oibò, io prima di esprimermi gradirei ulteriori notizie. La dinamica non è per nulla chiara...
[ma com'è che i dubbi vengono solo a noi? giornalisti e forze dell'ordine sembrano pappagalli...]
[in ogni caso, quand'anche fosse, l'assassino non aveva le chiavi di casa!]
http://www.larena.it/stories/Home/216783_giovane_prostituta_violentata_da_due_uomini_e_abbandonata/
--- Citazione ---Giovane prostituta violentata da due uomini e abbandonata
OPPEANO. Violenza carnale di gruppo domenica sera su una romena di 28 anni portata da Verona nella Bassa. È stata caricata in via Pasteur da una coppia di nordafricani a cui s'è aggiunto un terzo uomo. Poi lo stupro e anche la rapina
11/01/2011
Oppeano. Una prostituta romena è stata violentata domenica notte da due uomini e poi abbandonata nella campagna di Oppeano. Sotto choc, la ragazza ha camminato nel buio fitto fino a che non è riuscita a raggiunere il ciglio della strada che unisce il capoluogo con la frazione di Vallese. Appena ha visto due fari di auto avvicinarsi, ha segnalato la sua presenza, chiedendo aiuto: si è fermato un giovane che l'ha soccorsa e portata dai carabinieri di Oppeano dove la donna ha raccontato quanto le era accaduto.
I militari l'hanno trasportata all'ospedale di Legnago per gli accertamenti e gli esami. Solo allora la giovane si è un poco calmata e ha potuto rientrare a casa, a Verona.
Sono scattate subito le ricerche degli stupratori, probabilmente due nordafricani, da parte dei carabinieri di Oppeano e di Legnago, in base agli elementi raccolti dalla testimonianza, alcuni confusi per lo stato in cui si trovava la donna dopo la violenza.
La brutta vicenda è iniziata a Verona, in via Pasteur, nelle vicinanze di un distributore di benzina dove la donna si prostituiva. Intorno alle 22.30 le si è accostata un'auto con a bordo due uomini che hanno concordato una prestazione.
Ma quando la donna è salita in macchina i due, anziché portarla nel posto dove di solito si apparta con i clienti, hanno imboccato a tutta velocità la Transpolesana, in direzione della Bassa. Arrivati alle porte di Oppeano, la coppia di nordafricani si è fermata per caricare un terzo uomo. Il terzetto si è diretto in piena campagna, vicino ad un casolare abbandonato. È lì che due di loro - un terzo non avrebbe partecipato allo stupro - le hanno usato violenza carnale, minacciandola verbalmente. I tre uomini, dopo averle rubato il cellulare, molto probabilmente perché non avvesse modo di allertare le forze dell'ordine e quindi guadagnare tempo per scomparire da Oppeano, l'hanno lasciata da sola in mezzo ai campi, di notte. Era mezzanotte. Sperduta e disperata, la donna, 28 anni, non ha potuto far altro che mettersi in cammino nel buio per cercare aiuto.
Fortuna vuole che sia riuscita a trovare la strada principale che unisce Oppeano a Vallese. Si è fermata sul ciglio ed ha atteso che passasse qualcuno. Quando ha visto un'auto in lontananza, si è sbracciata perché l'automobilista si arrestasse. È stato un giovane a prestarle aiuto. Sentito quanto le era accaduto, ha chiamato lui stesso i carabinieri. Quindi l'ha accompagnata in caserma dove i militari dell'Arma hanno raccolto più elementi possibili sulla vicenda. Al pronto soccorso dell'ospedale di Legnago sono stati certificati i segni della violenza sessuale.
Daniela Andreis
CHE SCHIFO! CHE SCHIFO! CHE SCHIFO! Un enorme complimento al ragazzo che si è fermato a soccorere la povera malcapitata, non è un gesto da tutti.
2 patriziatsn 11/01/2011 10:34 208 commenti
pienamente d'accordo con phenomenon!!
3 phenomenon 11/01/2011 10:09 453 commenti
castrazione chimica o anche meccanica con cesoie incandescendi al fine di favorire la cauterizzazione della parte recisa. non vogliamo mica far male a nessuno. o anche un raudo nel deretano.
--- Termina citazione ---
COSMOS1:
non c'è dubbio: questo è quasi un orco di casa e la violenza c'è per definizione in quanto la bimba aveva meno di 14 anni
epperò, io qualche dubbio ce l'ho
1 come ha fatto a fare la ripresa con il telefonino? le ragazzine che conosco io dal punto di vista tecnologico sono il massimo dell'imbranataggine! tra me e mio padre c'è stato un balzo in avanti tecnologico, tra me e i miei figli un balzo indietro! io dubito che la miss abbia potuto fare tutto da sola, secondo me qualcuno l'ha aiutata. E se qualcuno l'ha aiutata io faccio fatica a non sospettare della madre e se la madre l'ha aiutata mi risulta duro non sospettare che si tratti di una vendetta perchè lui voleva troncare la relazione! (cioè, capiamoci: c'è qualche difficoltà tecnica. Bisogna posizionare il telefonino in modo che inquadri la scena, far partire la registrazione quando comincia l'atto, prevedere eventuali fuoriprogramma, etc, il tutto senza che caio si accorga di nulla!)
2 anche ammesso che lei abbia fatto la ripresa, fatemi capire: è possibile che un orco prenda una ragazzina a sua insaputa una volta. Se lei si fa sorprendere due volte ho un sospetto. Soprattutto se i due non vivono nella stessa casa, se lui la sorprende tre volte, io dico che lei è consenziente. Ma se lei si organizza per fare la ripresa col cellulare, almeno in quell'episodio dire che non era consenziente è come contare gli angoli di un cerchio!
3 la bimba si sarebbe confidata con i genitori. Quindi anche con il padre. Ma il padre era a conoscenza della relazione della moglie? se no, l'ha saputo dal giornale? se si, la faccenda mi puzza ancora di più :wacko:
http://www.guadagnorisparmiando.com/telefonia/disabilitare-internet-telefonino/
--- Citazione ---Filma il suo stupro col cellulare e va dal pm
di Redazione
Stuprata per anni con particolare violenza da un amico di famiglia, a 14 anni si è convinta a denunciarlo dopo aver visto una trasmissione delle Iene sulla pedofilia. E per provare gli abusi di cui era vittima li ha filmati di nascosto dal suo aguzzino con il telefonino. Poi si è presentata in Procura che ha fatto partire l’iter processuale concluso ieri con una condanna a otto anni e quattro mesi.
Le violenze erano iniziate nel 2005 quando l’uomo, 61 anni, aveva iniziato una relazione con la mamma della piccola. Sfruttando il rapporto di fiducia, l’imputato portava la vittima nella propria abitazione a Inveruno o in auto fuori città, dove la obbligava a consumare i rapporti sessuali. Poi la minacciava perché non parlasse, mostrandole bastoni e coltelli.
Negli ultimi mesi però la ragazzina aveva iniziato a confidarsi con le amichette, parlando però di molestie subite da una sua vicina. Alla fine però a convincerla a denunciare le violenze, l’appello di un ragazzo vittima di pedofilia intervistato dalle Iene. Temendo di non essere creduta ha filmato l’ultima violenza, quindi si è confidata con i genitori che l’hanno subito portata in Procura.
La denuncia ha portato all’arresto del bruto il 22 giugno. L’imputato ha ottenuto il giudizio abbreviato, concluso ieri con una condanna di quattro mesi più pesante rispetto agli otto anni chiesti dalla pubblica accusa.
--- Termina citazione ---
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