In rilievo > Violenza Femminile: la violenza DELLE donne

Ancora stupri: tutti falsi!

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COSMOS1:
GIÀ...

http://www.bastia.it/index.php/archives/18104

--- Citazione ---Il pm chiede l’archiviazione per la violenza mai avvenuta nel piazzale di una discoteca

BASTIA UMBRA – Arrestato con l’accusa di aver violentato una giovane nel parcheggio di una discoteca. Scarcerato dopo diversi giorni e infine prosciolto a più di sei mesi dai fatti: non ci fu alcuna violenza. Pochi giorni dopo i fatti denunciati, inoltre, la giovane era stata trovata morta nel letto di casa per un malore improvviso.
La ragazza aveva raccontato di un approccio all’interno del locale, di quell’uomo che da gentile era diventato aggressivo e quei due passi fuori dalla discoteca che l’avevano portata a un passo dall’inferno. Lei che urlava nella notte e nessuno che la soccorreva e la violenza subita tra le auto in sosta. Fin quando una pattuglia di carabinieri di Assisi che stava effettuando una serie di controlli di routine nei pressi dei locali notturni, aveva raccolto la ragazza e la sua denuncia. L’uomo veniva arrestato e rinchiuso nel carcere di Capanne. Già nel corso dell’interrogatorio di garanzia venivano meno alcuni elementi che lo accusavano. Dieci giorni dopo era lo stesso giudice per le indagini preliminari che lo rimetteva in libertà senza alcun obbligo. Adesso l’uomo, assistito dall’avvocato Luigi Egidi, è stato prosciolto da ogni accusa con la richiesta di archiviazione da parte del pubblico ministero. Immediata la decisione di avanzare richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione.
U. M.



--- Termina citazione ---

COSMOS1:
 :lol:

sembra una barzelletta
l'orrendo bruto si avventò sull'indifesa donzella, ma la cagnolina lo mise in fuga  :w00t:

eppoi la falsità della stampa! violentatore? semmai, forse, se proprio era questa la sua intenzione, tutta da provare, l'aspirante violentatore  :doh:



--- Citazione ---Scampa allo stupro grazie alla cagnolina: morso alla gamba l'aggressore scappa

Drammatica serata nel Piovese per una barista ventenne. Afferrata e buttata a terra da un uomo che stava per violentarla e che è stato morso a un polpaccio


  PADOVA. La sua cagnolina l'ha salvata dallo stupro. Una barista che lavora nel Piovese l'altra notte stava rincasando a piedi quando uno sconosciuto l'ha afferrata, buttata a terra e ha tentato di violentarla. La donna, tra i venti e trent'anni, ha tentato in tutti i modi di divincolarsi, ma è stato solo il provvidenziale intervento della cagnolina a mettere in fuga l'aggressore.

L'animale, infatti, ha reagito alle urla della sua padrona e ha morsicato a un polpaccio il violentatore, che prima ha imprecato nella sua lingua (probabilmente è dell'Est Europa), poi è fuggito.

La giovane, una volta libera, è corsa a casa e insieme al fidanzato ha chiamato i carabinieri della Compagnia di Piove di Sacco, che hanno mandato sul posto un equipaggio del Radiomobile. La ragazza ha raccontato ai militari ciò che le era successo. E ha mostrato loro la zona dell'aggressione: un'area illuminata e con molte telecamere di circuiti di sicurezza.

Gli investigatori sperano che almeno una telecamera abbia immortalato il violentatore.
15 gennaio 2011
 

--- Termina citazione ---

COSMOS1:
ancora una  :zzz:


mah, ditemi, secondo voi alle Paucineuroniche meridionali ci sta venendo la bile in questi giorni? dalla stampa sono scomparsi gli articoli di stupri, quelli che ci sono fanno ridere (il terribile violentatore messo in fuga dalla cagnolina!), mentre abbondano i falsi stupri!


http://www.ilmondodipavia.it/pagina.php?b=WXw3-x1TZb


--- Citazione ---l Tribunale del Riesame rimette in libertà il 23enne di Gerenzago Diego Cogoni

STUPRO DI VAREDO: ERA TUTTO FALSO?
Dopo ventiquattro giorni scarcerato lo studente di Gerenzago accusato di stupro a Varedo
Dopo ventiquattro giorni scarcerato lo studente di Gerenzago accusato di stupro a Varedo

Diego Cogoni, lo studente 23enne di Gerenzago arrestato agli inizi del mese perchè accusato di aver violentato a Varedo, in provincia di Monza, una ragazza conosciuta via internet, con la complicità di due suoi amici, è stato scarcerato dal tribunale del riesame di Milano. Decisiva per l'annullamento della custodia cautelare da parte dei giudici una relazione dei consulenti della difesa, medici del policlinico San Matteo di Pavia, che esclude la violenza sessuale. Sul computer dello studente, inoltre, sono stati trovati dei filmati che ritraevano la ragazza in atteggiamenti sessuali espliciti. La giovane, 20 anni, aveva invece raccontato ai carabinieri di aver chattato occasionalmente con lo studente, poi incontrato la sera della presunta violenza. Anche uno degli amici dello studente, minorenne, è stato scarcerato dal Gip dei minori su istanza del suo legale. Resta invece in carcera a Monza, in attesa di un ricorso al Riesame, l'altro amico.
Il Tribunale del Riesame ha rimesso in libertà Cogoni dopo ventiquattro giorni di carcere in seguito all'esame dell’istanza dei suoi difensori. Marco Casali, legale del giovane studente pavese, ha presentato una memoria di 120 pagine in cui sono contenute le prove fondamentali che scagionerebbero il ragazzo di Gerenzago. «Vogliamo dimostrare - dice Casali - che la ragazza ha mentito, non è attendibile. Se l'ha fatto su questioni rilevanti, perchè non dovrebbe aver detto bugie sullo stupro? Per noi quello che è accaduto quella sera di agosto non è stata una violenza, ma un rapporto consensuale». Secondo il legale di Cogoni, negli atti del procedimento non c'è traccia di alcun filmato che ritrae la scena dello stupro, realizzato (secondo le accuse della ragazza) da uno dei tre amici. Le difese hanno chiesto degli accertamenti sui telefonini in uso ai ragazzi per escludere definitivamente l'esistenza del filmato.
 
Il via all'indagine difensiva è stato dato dalle rivelazioni di «Pippo Calippo», nick usato dall’amico al quale per primo si è rivolta la giovane la notte stessa della presunta violenza. «Non è mai stato sentito dai carabinieri - dice Casali - ma ha una storia interessante da raccontare che demolisce quanto raccontato dalla ragazza: alla ginecologa della Mangiagalli, alle 3 del mattino, lei dice di essere stata lasciata a luglio dal fidanzato e di aver vissuto in castità le quattro settimane successive. Ma il ragazzo sostiene che tra il 31 luglio e il 1° agosto ha trascorso con lei a Peschiera del Garda due notti di fuoco». Molte anche le inesattezze riscontrate nella deposizione della 20enne brianzola Al Tribunale dei Minori, il 9 settembre, la giovane avrebbe detto «di conoscere appena Diego e di averlo intravisto una sola volta con la webcam ma di aver chiuso subito la finestra». Una bugia, spiegano i legali. I due si frequentavano sulla chat di CamFrog dall’inizio dell’estate e si sono visti virtualmente più volte. E producono le prove. I due pc della giovane, inoltre, sono ancora al vaglio degli inquirenti. I legali hanno inoltre chiesto una perizia psicologica per la ragazza, che «dimostra un atteggiamento esibizionistico, manifestato con interviste, dichiarazioni in chat e una festa il giorno dell’arresto».
--- Termina citazione ---

Utente Cacellato:
http://www.corriere.it/cronache/11_gennaio_21/sedicenni-scomparse-reggio-emilia-abusi-sessuali_f1bc579e-252c-11e0-9e30-00144f02aabc.shtml

A proposito delle due ragazzine scomparse in questi giorni.... guardate che si erano inventate.

Vuol dire tanto sulla morale che impera ai giorni nostri.... alla faccia della società intrisa di maschilismo....


Scomparse in Emilia, trovate a Roma
Nessun abuso sessuale. È solo una messa in scena per giustificare la scappatella
Le hanno trovate in stato confusionale, macchiate di sangue, senza una scarpa. Erano in giro da 4 giorni

Scomparse in Emilia, trovate a Roma

Nessun abuso sessuale. È solo una messa in scena per giustificare la scappatella

Le hanno trovate in stato confusionale, macchiate di sangue, senza una scarpa. Erano in giro da 4 giorni

ROMA - Appena le hanno trovate si è pensato che avessero subito abusi sessuali. E invece le due sedicenni le due sedicenni di Correggio, in provincia di Reggio Emilia, scomparse lunedì e ritrovate giovedì sera a Roma si erano inventate tutto. Macchie di sangue e stato confusionale in cui versavano le due ragazze sarrebbero niente di più che una maldestra messa in scena delle ragazze per giustificare con i genitori il loro allontanamento da casa. Maldestra in quanto crollata con le visite mediche al Policlinico Casilino di Roma, dove sono tuttora ricoverate.

LA FUGA - Erano scomparse lunedì pomeriggio dopo essere state viste per l'ultima volta in un centro commerciale di Reggio Emilia e per la loro erano state avviate le ricerche su vasta scala con l'utilizzo delle unità cinofile dei carabinieri. Giovedì sera S. e A., le due sedicenni di Correggio, sono state trovate a Roma mentre si trovavano per la strada in un quartiere periferico della Capitale. Erano sul marciapiedi, urlavano e piangevano ed erano in stato confusionale. Avevano delle escoriazioni ai polsi e una di loro non aveva più le scarpe. A trovarle, nei pressi del civico 16 di via degli Anemoni (nel quartiere di Centocelle) un passante che ha dato l'allarme al 113. Sono apparse molto stanche, seppure in buone condizione di salute. Immediato il sospetto che potessero essere state vittime di abusi.

LE RICERCHE - I genitori avevano lanciato un appello a «Chi l'ha visto», invitandole a tornare a casa qualora il loro fosse stato un allontanamento volontario e rendendosi disponibili a parlare di eventuali problemi. L'invito era però caduto nel vuoto.

COSMOS1:
sono sempre più stupito
la cosa scandalosa non è che ci siano dei poveracci che vivono in una baracca. Il giornalista non ritiene di sprecare una parola perchè degli esseri umani abbiano una vita dignitosa. No!
L'unica cosa rilevante è che lei, forse, è stata stuprata.  :w00t:
Non ne dubito, forse sarà anche successo, terribile, non c'è dubbio. Ma a prescindere, non forse ma certamente, le condizioni di vita di quei poveracci dovrebbero essere motivo di scandalo. Ma su questo, non una parola!

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo501250.shtml


--- Citazione ---Roma, donna denuncia stupro
Tre romeni accusati da connazionale

Una romena ha denunciato alla polizia di essere stata violentata e picchiata da alcuni connazionali con i quali vive in una baracca nella capitale. La donna è stata trasportata nell'ospedale di Tor Vergata per l'accertamento delle sue condizioni. Gli agenti stanno ora accertando la veridicità del racconto, apparso confuso in alcune parti, e, nel frattempo, hanno identificato tre occupanti la baracca in cui sarebbe avvenuto lo stupro.

Ultimo aggiornamento ore 22:15

--- Termina citazione ---

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