In rilievo > Violenza Femminile: la violenza DELLE donne

Ancora stupri: tutti falsi!

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COSMOS1:
No questo proprio non è uno stupro
ma, chissà ...


http://www.notizieoggi.net/1018811/marito-trova-moglie-nuda-e-intontita-pensa-a-uno-stupro-e-chiama-la-polizia-era-invece-reduce-da-unorgia/

Tarquinia, Viterbo. Il maritino si assenta per un giorno o due, e l’allegra mogliettina teme proprio di finire con l’annoiarsi, lì a casa tutta sola. Decide dunque di andare a cena con un’amica, in un ristorante chic poco distante dal centro cittadino. Così, per stare insieme.
Le due donne mangiano, chiacchierano, ridono. Si avvicinano due ragazzi e loro educatamente li fanno sedere al proprio tavolo. Così, per stare insieme. Poi una cosa tira l’altra, e i maschietti chiedono alle due nuove amiche se possono accompanarle a casa. Così, per stare insieme. Arrivati al portone, le due femminucce chiedono ai due nuovi amici di salire a bere qualcosa. Così, per stare insieme.

Ora, non è chiaro cosa sia accaduto a furia di stare insieme, ma la mattina dopo i quattro erano addormentati sul lettone della padrona di casa, nudi, reduci da un’orgia terrificante (che pare abbia lasciato l’intera abitazione in un disordine pazzesco) e con coca e marijuana un po’ dovunque. Così, per stare insieme.
Il problema è che il marito della distinta matrona, ansioso di tornare nel suo Regno tra le braccia dell’adorata metà, decide di rientrare prima a casa per fare una sopresa…e si trova davanti uno spettacolo poco edificante.
Per la verità lui, poveraccio, nel trovarsi la casa distrutta e la moglie nuda sul letto con tre estranei pensa ad un tentativo di rapina con stupro (evidentemente riteneva che le vittime di stupro amassero intrattenersi per qualche ora a discorrere con i violentatori dopo l’atto), e chiama la Polizia. Spaventato per di più. I gendarmi arrivano, si rendono conto della situazione, fanno qualche domanda e tutto e bene quel che finisce bene: i due “nuovi amici” vengono lasciati andare, l’amica viene denunciata a piede libero e la protagonista della nostra storia finisce ai domiciliari per detenzione e spaccio di droga. ORa sì che potrà passare tanto tra le mura della casetta, in compagnia dell’entusiasta maritino. Così, per stare insieme.


COSMOS1:
Non è ben chiaro se lei sia la stuprata o l'adescatrice
per il momento in carcere ci sono gli sporchi marocchini!

Stuprata dal 'branco' in casa di un amico, tre fermi. Una quarta persona ricercata. Salva in fuga con fidanzato
06 febbraio, 20:29


TORINO - Violentata in casa di un amico, nel Torinese, per tutta la notte, da almeno quattro persone che conosceva bene e salva per essere riuscita a fuggire, insieme con il fidanzato, anche lui in casa durante lo stupro. Lei e' una ragazza marocchina di 25 anni e, in ospedale, dove e' stata portata dalla Polizia, dopo essere riuscita a sottrarsi alla furia del 'branco', hanno confermato la violenza.

Le hanno rilevato i segni delle botte subite e hanno dato agli investigatori i primi elementi di riscontro al suo racconto. La Polizia ha cosi' fermato tre ragazzi, tutti marocchini, mentre un altro e' tuttora ricercato. L'episodio e' avvenuto nella notte fra venerdi' e sabato a a San Benigno Canavese, a pochi chiloemtri da Torino, al termine di una festicciola in un appartamento al numero 9 di via Rivarolo.

La ragazza vi e' andata insieme al fidanzato, sicura di una serata all'insegna della serenita' e dell'amicizia. Forse qualche bicchiere di troppo e, quando ormai si era fatta notte, la situazione e' degenerata e - ha raccontato la ragazza - a turno, i presunti amici l'hanno stuprata. Sempre secondo il suo racconto, hanno anche picchiato il fidanzato che poi l'ha aiutata a fuggire. A quel punto, insieme al fidanzato ha raggiunto Torino in auto e, qui', hanno chiesto l'intervento della Squadra Volanti della Questura raccontando le violenze che avrebbero subito.

La Polizia, che mantiene il riserbo totale su tutta la vicenda, ha avviato immediatamente le indagini e nel giro di poche ore ha individuato i presunti responsabili della violenza. I tre sottoposti a fermo sono Said Drief di 29 anni, Hicham Moukhabbir, di 31, e Said Lazzizzi, di 34. La polizia ha perquisito sia la casa dove e' avvenuto lo stupro, sia altre abitazioni del Canavese alla ricerca di almeno un'altra persona che, secondo il racconto della ragazza, avrebbe partecipato attivamente alla violenza.

Gli investigatori stanno tuttora verificando numerosi aspetti di quanto hanno riferito dalla giovane marocchina e dal suo fidanzato. In particolare, stanno cercando di capire se la donna avesse iniziato spontaneamente ad avere un rapporto sessuale con uno dei ragazzi che poi si e' rivelato uno degli aggressori. Da quanto si e' saputo, infatti, i tre fermati si sono difesi sostenendo che sia stata addirittura lei a iniziare i ''giochi amorosi'' con uno di loro e che avrebbe cambiato idea soltanto dopo l'intervento del fidanzato. Tutti questi aspetti saranno chiariti nelle prossime ore dalla Squadra Mobile della Questura di Torino e dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese.


COSMOS1:
hey fermi là, cos'è questa storia? adesso la polizia si mette a farci concorrenza e a mettere in dubbio lo stupro?


Ragazzina violentata
dagli amici di Facebook
 
http://torino.repubblica.it/cronaca/2011/02/10/news/ragazzina_violentata_dagli_amici_di_facebook-12279692/

Quattordicenne marina la scuola per incontrare due coetanei conosciuti in rete. Poi la denuncia per stupro contro i due connazionali

Ha raccontato di essere stata violentata da due connazionali che aveva conosciuto su Facebook. Quattordici anni appena compiuti, originaria dell'Ecuador, ieri mattina Maria (il nome è naturalmente di fantasia) invece di andare a scuola ha preso un treno ed è finita ad Asti, a casa dei due connazionali incontrati nel social network. Quella che doveva essere una giornata di spensieratezza però ben presto, almeno stando al racconto della piccola fuggiasca, si è trasformato in un incubo. I due "amici di rete" infatti dopo averla minacciata e picchiata avrebbero ripetutamente abusato di lei e di una sua amica che l'aveva accompagnata nella sua avventura astigiana. "Uno è maggiorenne, l'altro è poco più grande di me, è stato terribile, ha avuto tanto paura. Ho persino pensato che mi avrebbero ucciso" ha raccontato Maria. Dopo una giornata in balia dei due connazionali, la giovane è riuscita a raggiungere la stazione di Asti e a salire su un treno che l'ha riportata a Torino. Rientrata a casa, tra le lacrime ha raccontato tutto alla madre. La donna, preoccupatissima, ha telefonato alla polizia e poi accompagnato la figlia all'ospedale, affidandola ai medici del Pronto soccorso.
Sul caso indagano sia la sezione Volanti che la Squadra Mobile. Gli investigatori ostentano la massima prudenza, dato che il racconto della ragazza abbonda di incongruenze, e sottolineano: "Dobbiamo essere certi che la ragazza racconti la verità e non si sia inventata una violenza per giustificare la fuga da casa e l'aver saltato le lezioni. Stiamo cercando riscontri precisi su quello che ha raccontato ".

(10 febbraio 2011)

COSMOS1:
questi so' bulli, forse, fanno un po' pietà perché insomma un padre che li facesse rigare diritti non l'hanno avuto

epperò  :hmm: mi spiegate un po'

'sti soggetti la trascinano in un luogo appartato, la molesta, etc etc, lei urla e riesce a richiamare un passante!
morale: se una donna proprio non ci sta difficile che non riesca ad urlare e a farsi soccorrere  :huh:

Stupro di gruppo, presi 5 ragazzini
Napoli, vittima una bambina di 11 anni

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo502816.shtml

Cinque ragazzini di età compresa tra i 14 e i 16 anni sono stati arrestati dai carabinieri a Casoria, nel Napoletano, con l'accusa di violenza sessuale di gruppo aggravata nei confronti di una undicenne. Il 22 gennaio il branco ha trascinato la bambina in un luogo appartato, immobilizzandola e spogliandola, per poi toccarla nelle parti intime. La violenza è cessata solo grazie all'intervento di alcuni passanti attirati dalle urla della vittima.

L' indagine è partita dopo la denuncia presentata dai genitori della vittima. E' stata prorpio la ragazzina, residente nel comune napoletano di Arzano, assieme alle dichiarazioni di alcuni testimoni, a permettere il riconoscimento e l'identificazione dei cinque minori.

Molestate altre ragazzine
Avevano già molestato diverse ragazzine i cinque minorenni arrestati a Casoria con l'accusa di aver viuolentato una 11enne. E' quanto emerge dall'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip minorile e notificata agli indagati. Nel corso delle indagini varie adolescenti, sentite come testimoni, hanno raccontato al pm che il gruppo aveva l'abitudine di toccare il seno e il sedere alle amiche. "L'attività istruttoria - scrive il gip Piero Avallone - ha fatto emergere come già altre ragazze siano state oggetto delle attenzioni del gruppo composto dagli indagati che, ormai convinto di poter agire impunemente, ha perso qualsivoglia freno inibitore".

COSMOS1:
no comment!



Latina - Dichiara stupro e si prende una denuncia per calunnia

http://www.romaogginotizie.it/cronaca-cronaca-locale/2011/2/11/news-10208/latina-dichiara-stupro-si-prende-una-denuncia-per.html

Latina - Qualche mese fa i genitori di una quattordicenne rom si presentarono presso gli uffici della polizia per denunciare il rapimento della figlia. Quest'ultima, una volta ritrovata, ha dichiarato di essersi allontanata volontariamente per seguire un ragazzo col quale viveva una storia. Ma successivamente la sua versione dei fatti è cambiata e la ragazza ha sostenuto di essere stata rapita, segregata e vittima di violenza sessuale. Insospettiti dalla contraddittorietà delle dichiarazioni, gli investigatori hanno voluto vederci più chiaro.

Approfonditi accertamenti hanno consentito di verificare la non veridicità delle dichiarazioni successive della quattordicenne. Sono state infatti recuperate fotografie che riproducevano i ragazzi a passeggio o al ristorante in assoluta libertà, come pure è stato possibile riscontrare che i due già prima di recarsi a Nettuno si conoscevano e si sentivano telefonicamente.

Per questi motivi la giovane e i suoi genitori sono stati denunciati per calunnia e simulazione di reato e nei loro confronti il Sostituto Procuratore Montemerani ha richiesto il rinvio a giudizio.

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