In rilievo > Violenza Femminile: la violenza DELLE donne

Ancora stupri: tutti falsi!

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COSMOS1:
WOW  :w00t: a conclusione di una estenuante ricerca psicologica e di accurate riflessioni, forse qualcuno potrebbe anche arrivare a ipotizzare che la 50enne abbia accusato adamo_690 perchè lui, insoddisfatto della scopata, non si era più fatto sentire. Se davvero l'avesse violentata, lei gli avrebbe inviato sms???   :wacko:



Venezia. Violentata in un parco di Mestre
da un cinquantenne conosciuto in chat
La donna è una padovana, ha raccontato che cercava amicizia
e non rapporti sessuali. L'accusato di Salzano: accuse false

di Gianluca Amadori

VENEZIA - Violentata da un uomo conosciuto in una chat su Internet. A denunciare l’episodio, avvenuto in un parco di Mestre nell’estate del 2007, è stata una donna di 50 anni, residente in provincia di Padova, che ha riferito agli inquirenti di essere stata costretta a subire un rapporto sessuale completo contro la sua volontà.

Sotto accusa è finito un cinquantaduenne di Salzano (Venezia), Massimo T., separato e padre di tre figli, che il prossimo 23 febbraio dovrà comparire davanti al Tribunale per difendersi dalle pesanti imputazioni di violenza sessuale e atti osceni in luogo pubblico. La procura di Venezia ha chiesto il suo rinvio a conclusione delle indagini preliminari: gli investigatori sono riusciti ad individuarlo attraverso il numero del telefonino cellulare. La donna (di cui si omette ogni particolare per impedire che possa essere riconosciuta) conosceva unicamente il soprannome utilizzato su internet "adamo_690" e il nome di battesimo. Ma non sapeva altro di lui, neppure dove risiedesse.

La loro amicizia in Rete era avvenuta casualmente, attraverso un sito specializzato nel mettere in contatto persone. Dalle conversazioni virtuali, i due erano passati agli sms e ai colloqui telefonici, per poi fissare un primo appuntamento a Mestre, in una pizzeria: lei aveva raccontato all’uomo di essere sposata da lungo tempo e di essere interessata unicamente ad un rapporto di amicizia; lui le aveva spiegato della sua separazione e del suo lavoro.

Successivamente la coppia si incontrò altre volte, nel parco di via Vallon a Mestre e in un parco di Spinea. L’uomo iniziò a fare avances a sfondo sessuale che la cinquantenne sostiene di avere respinto con decisione, anche di fronte ad una sua dichiarazione d’amore. La violenza sarebbe avvenuta nel parco di via Vallon il 26 luglio del 2007: stando alla denuncia presentata in procura, l’imputato l’avrebbe spogliata e, con violenza, avrebbe abusato di lei. La donna ha dichiarato di non avere avuto la forza di reagire, né il coraggio di urlare per chiamare aiuto, per la vergogna di poter essere trovata in quella situazione.

Da quel giorno in poi l’uomo è letteralmente scomparso: non soltanto non vi sono stati più incontri, ma neppure risposte agli sms della padovana. L’imputato, difeso dall’avvocato Jacopo Trevisan, respinge ogni addebito.
Domenica 13 Febbraio 2011 - 09:24    Ultimo aggiornamento: 09:36

COSMOS1:
o noooo, poverina, questo forse eventualmente potrebbe anche darsi che fosse uno stupro?


Turista di 28 anni
aggredita e stuprata

http://www.ilrestodelcarlino.it/fermo/cronaca/2011/02/13/458649-turista_anni.shtml

La ragazza, una giovane torinese, è stata minacciata mentre tornava al residence con un coltello. Indagano i carabinieri

Porto Sant’Elpidio, 13 febbraio 2011 — STAVA rientrando nel residence dove alloggia quando sarebbe stata aggredita brutalmente e violentata. Vittima dello stupro è C.Z., una giovane torinese di 28 anni che si trovava in zona per motivi di lavoro. L’aggressione si sarebbe verificata ieri notte al camping-residence le Mimose, ma è ancora avvolta dal mistero. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Porto Sant’Elpidio, che però preferiscono tenere tutto nel massimo riserbo, perlomeno fino a quando non sarà fatta completa chiarezza sull’accaduto.

La giovane ha raccontato agli investigatori di trovarsi nei pressi dell’appartamento in cui alloggia da qualche giorno insieme al suo fidanzato, quando è sbucato un uomo armato di coltello che l’avrebbe rincorsa, aggredita e costretta ad entrare in un appartamento in cui abitano dei musicisti. Dopo, averla picchiata, l’avrebbe poi sbattuta sul letto e stuprata. Quindi l’aggressore avrebbe lasciato la vittima nell’appartamento e sarebbe fuggito. La 29enne ha chiesto subito aiuto al fidanzato, che ha allertato il 112. Sul posto i carabinieri che, sulla base delle descrizione fatta dalla vittima, hanno avviato le ricerche del violentatore. Nonostante la caccia all’uomo sia durata tutta la notte, dell’aggressore non è stata trovata alcuna traccia.
 

La vittima è stata poi trasportata al pronto soccorso dove i medici le hanno riscontrato ferite e la violenza sessuale. Agli investigatori ha raccontato che l’uomo che l’ha aggredita è probabilmente qualcuno del posto che l’ha seguita ed ha atteso il momento giusto per entrare in azione. Un racconto che però non convince del tutto i carabinieri che, proprio per questo motivo, stanno scavando nella vita privata della vittima.

COSMOS1:
1 anno di carcere!
Pedofilia: nonno e padre accusati di stupro bimba, assolti
Corte Appello ribalta prima sentenza di condanna a 10 anni

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sicilia/2011/02/14/visualizza_new.html_1587779149.html

(ANSA) - PALERMO, 14 FEB - La terza sezione della corte d'appello di Palermo ha assolto due uomini dall'accusa di violenza sessuale su una bambina. In primo grado, nel febbraio 2009, i due, padre e figlio, di professione meccanici, rispettivamente nonno e papa' della vittima, erano stati condannati a 10 anni ciascuno. Entrambi erano stati detenuti - tra carcere e domiciliari - per un anno. La violenza risale al 2002 quando la bimba aveva 6 anni. Ad accusarli la madre della piccola. I legali della difesa hanno sostenuto che la donna si era inventata tutto per vendicarsi dei parenti.(ANSA).

COSMOS1:
1 anno di carcere due!
IL CASO
Un anno in carcere per stupro
"Il suocero s'era inventato tutto"
A Mantova il pm ha chiesto l'assoluzione per un indiano di 27 anni accusato di violenza sessuale
sulla futura sposa sedicenne. "Accusato ingiustamente perché apparteneva a una casta inferiore"

http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/02/14/news/un_anno_in_carcere_per_stupro_il_suocero_s_era_inventato_tutto-12466629/

Ha fatto un anno di carcere con l'accusa di aver violentato la sua futura sposa bambina. Oggi al processo in tribunale a Mantova, il pm ne ha chiesto l'assoluzione: Singh Singhara, 27 anni, indiano, non ha commesso il fatto.Anzi, i sei testimoni che lo hanno accusato, tra cui il futuro suocero, dovranno rispondere di calunnia. E al giovane incarcerato ingiustamente potrebbe essere riconosciuto un congruo risarcimento.

Il 27enne è stato immediatamente scarcerato. Un anno fa era stato arrestato a Goito con l'accusa di aver violentato la sua futura sposa 16enne. In aula è stato stabilito, invece, che era stato il padre della ragazza a inventarsi tutto per impedire il matrimonio, prima accordato, perché aveva scoperto che il futuro genero apparteneva a una casta inferiore, quella dei contadini, mentre lui a quella dei commercianti.

Oltre al rifiuto, l'uomo aveva anche minacciato di morte il giovane e si era fatto aiutare da alcuni amici per fabbricare prove false. Anche la 16enne era stata indotta dal padre a mentire, raccontando ai carabinieri che il futuro sposa l'aveva violentata sul divano di casa davanti a tre testimoni atterriti.

PS da notare l'umorismo dei giornalisti: l'articolo inizia con "IL CASO", come a dire: "LA CURIOSITÀ"

COSMOS1:
LACONICA RETTIFICA!
al momento della denuncia grandi titoli, quando arriva la smentita, poche parole  :wacko:

Sedicenne denuncio' stupro a Bologna,Pm chiede archiviazione
Tre giovani erano indagati. Accertamenti,fu rapporto consensuale
14 febbraio, 16:48

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/emiliaromagna/2011/02/14/visualizza_new.html_1588434431.html

(ANSA) - BOLOGNA, 14 FEB - Non fu una violenza sessuale quella denunciata nel giugno scorso da una sedicenne nei confronti di tre giovani, due maggiorenni da poco e un minorenne, al termine di una serata in un disco-pub del centro di Bologna.

Il Pm Laura Sola, dopo le indagini svolte da Carabinieri, Squadra mobile e Polizia postale, ha chiesto l'archiviazione del provvedimento al Gip. Dal computer della minore e da una macchina fotografica digitale di uno dei tre sarebbe emersa una conoscenza pregressa e che i rapporti furono consenzienti./tr]

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