Una donna che ha pianto per mesi fingendo di essere stata stuprata da un suo ex fidanzato è stata condannata a 20 mesi di carcere. Beverley Brandreth, 20 anni, ha sostenuto che il suo ex l’ha violentata nel febbraio 2010, raccontando che al momento della violenza era incinta e che per questo ha poi perso il bambino che portava in grembo. Tale affermazione è crollata del tutto quando si è scoperto che in realtà Beverly non era affatto incinta al momento dell’inesistente stupro, ma i pubblici ministeri, in quel caso, hanno comunque fatto sapere che nessuna accusa sarebbe stata perpetrata nei suoi confronti, probabilmente in ragione dello stesso stupro del quale ancora non si dubitava.
Lo scorso novembre Beverly ha fatto una seconda denuncia alla polizia raccontando che il suo ex l’aveva trascinata nel bosco dove è stata picchiata e violentata in stato di incoscienza e avrebbe minacciato di ucciderla se avesse raccontato il fatto. La vittima, cioè l’ex fidanzato in questione, successivamente ha dimostrato che era in un negozio di DVD con la sua nuova fidanzata al momento dello stupro raccontato da Beverly.
L’uomo accusato è stato arrestato in entrambe le occasioni e ha trascorso un totale di 30 ore in prigione, secondo quanto si è appreso presso la Manchester Minshull Street Crown Court. Inoltre è rimato libero su cauzione per più di due mesi prima che la stessa Beverly Brandreth, di Altrincham Road, Sharston, fosse arrestata nel mese di gennaio. La convenuta non ha fatto ulteriori commenti e ha solo ammesso di non aver detto la verità quando si è dichiarata colpevole di aver tentato di deviare il corso della giustizia.
Dopo averla condannata, il giudice Bernard Leva ha detto che “per fortuna” l’uomo accusato è stato in grado di provare la sua innocenza, sebbene al momento delle sue bugie la convenuta non fosse in grado di capire quanto le sue affermazioni false fossero state oltraggiose.
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