In rilievo > Violenza Femminile: la violenza DELLE donne
Ancora stupri: tutti falsi!
COSMOS1:
ahò fioi, se qs non è una bufala mi mangio il cappello!!!
la donnina inoocente poverina alle 5.00 a.m. va a riparare un guasto all'impianto elettrico (alle 5.00 a.m.??? ma se le donne non attaccano la spina del frullatore manco a mezzogiorno? e poi come ha fatto ad accorgersi alle 5.00 a.m. che c'era un guasto all'impianto elettrico? forse la radiosveglia non ha suonato? :D)
il vicino disabile (disabile? ma insomma ci dicano di che disabilità si tratta, perchè se era su sedia a rotelle mi viene proprio da ridere)
l'ha attirata a casa sua ed ha iniziato a molestarla
lei ha cominciato a urlare
sono arrivati i carbinieri e l'hanno trovato che la palpeggiva: ma come? non si era accorto del casino da lei fatto? non ha sentito arrivare i carabinieri? non ha sentito che sfondavano il vetro? ha continuato a molestare, palpeggiare, violentare la povera vittima? :blink:
http://www.leggonline.it/articolo.php?id=44591
--- Citazione ---TENTA STUPRO SU VICINA DI CASA
MILANO, ARRESTATO DISABILE 45ENNE
Ha cercato di abusare della vicina di casa ed è stato colto sul fatto dai carabinieri: per questo un uomo di 45 anni è stato arrestato a Gallarate, nel Varesotto, con l'accusa di violenza sessuale e sequestro di persona. L'uomo, che gode della pensione di invalidità per alcuni problemi fisici, è stato fermato dai carabinieri questa mattina verso le 5.30, mentre nel proprio appartamento palpeggiava la donna cercando di strapparle i vestiti. Secondo le ricostruzioni la vittima, una signora di 40 anni, sarebbe uscita dal suo appartamento per cercare di riparare un guasto all'impianto elettrico, forse danneggiato dallo stesso aggressore per attirarla fuori casa. Sul piano rialzato della palazzina, dove si trovano i contatori, la donna ha incontrato il vicino, che, ha poi raccontato, le ha chiesto di seguirlo a casa per aiutarlo con un allagamento. Quando lei ha rifiutato, l'uomo l'ha trascinata con violenza nell'alloggio chiudendo la porta a chiave e immobilizzandola sul suo letto. I condomini, svegliati dalle grida della donna, hanno chiamato i carabinieri, che hanno fatto irruzione nell'appartamento sfondando il vetro della finestra e impedendo che si consumasse un rapporto completo. L'aggressore si trova ora nel carcere di Busto Arsizio.
--- Termina citazione ---
COSMOS1:
CVD
NO COMMENT
--- Citazione ---
il caso
Otto anni: inventa uno stupro e accusa il nonno «Voleva attirare l’attenzione»
I giudici: un modo per dimostrare il suo bisogno d’affetto.
«Costretto dopo la denuncia a vivere in un camper», l’anziano è stato assolto
Per l'anziano il pm aveva chiesto sette anni di carcere
VERONA - Il «suo obiettivo era quello di attirare l’attenzione del papà». Eccola, la ragione-cardine per cui, esattamente tre mesi fa, i giudici del Tribunale collegiale hanno assolto con formula piena un 65enne accusato dalla nipotina di averla stuprata. Una ricostruzione a metà tra il pianeta giudiziario e quello più strettamente psicologico-affettivo, quella tracciata dai magistrati nelle undici pagine di motivazione appena depositata in cancelleria: sarebbe stata proprio «una complicata situazione nei rapporti tra i vari componenti familiari» ad aver «indubbiamente influito sulle condizioni psicologiche » della bimba (otto anni), «la cui vita tragica e disastrata prima dell’adozione può averla resa sicuramente suggestionabile e estremamente bisognosa d’affetto, il che non si può escludere possa averla spinta a reazioni irrazionali di fronte alla sensazione di aver perso l’affetto del padre».
La piccola, che era stata adottata all’età di 5-6 anni, in base alla ricostruzione del Tribunale si sarebbe dunque inventata tutto per concentrare su di sè le attenzioni di quel «nuovo» papà da cui si sentiva trascurata rispetto alla sorella (pure lei adottiva): «Una spiegazione - si legge ancora nelle motivazioni - potrebbe essere che la bimba vedeva che la sorella maggiore aveva successo con gli uomini e in particolare con il padre che prima preferiva lei...La piccola, inoltre, in quel periodo diceva che il padre era solito appartarsi sovente con la sorella più grande, il che può spiegare la sua gelosia ed il desiderio di apparire anche lei desiderata dagli uomini e di farglielo sapere al padre che le aveva preferito la sorella ». Da sottolineare, inoltre, che la bimba «aveva subito gravi traumi durante l’infanzia con due abbandoni da parte dei genitori (che per due volte - riassumono i giudici - l’avevano portata in orfanotrofio separandola da altri due fratellini) e viveva, inoltre, uno situazione di conflittualità con la sorella maggiore». Non c’è solo la delicata cornice familiare, comunque, tra le ragioni che hanno indotto il collegio presieduto dal giudice Dario Bertezzolo a scagionare il nonno: da un punto di vista più strettamente giudiziario, infatti, «le risultanze istruttorie dibattimentali non consentono di affermare con assoluta certezza la responsabilità dell’imputato, residuando un ragionevole dubbio che i fatti siano andati proprio come li ha raccontati la bambina».
Più precisamente, «pur apparendo il racconto della minore parte offesa spontaneo (quindi non indotto da terzi), lineare, preciso, dettagliato e costante nel tempo», a parere dei giudici «esso presenta tuttavia una grave incoerenza intrinseca e un punto critico in raffronto alle indagini tecniche che sono state eseguite». In altre parole, «la mancanza di qualsiasi riscontro oggettivo e soggettivo rispetto al traumatico episodio raccontato dalla piccola, lasciano nel Tribunale un insormontabile dubbio che l’imputato sia realmente responsabile di quanto contestatogli». Non c’è comunque solo l’assoluzione dell’anziano («costretto dopo la denuncia a vivere per mesi in camper») tra gli ultimi sviluppi di una storia che vede, adesso, le due bambine ospiti in una struttura protetta e il papà adottivo (quello da cui la piccola di otto anni si sentiva «trascurata ») sotto inchiesta per presunti abusi nei confronti di quella sorella maggiore di cui la bimba era così tanto «gelosa».
Laura Tedesco
03 febbraio 2010
--- Termina citazione ---
COSMOS1:
va bene, lo so che alle volte si fa la figura di essere + papisti del papa e di difendere l'indifendibile
soprattutto quando il reo è confesso
epperò di fronte ad una cronaca come questa, qualche dubbio mi viene ...
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/trentino/2010/02/06/visualizza_new.html_1681332984.html
--- Citazione ---Stupra una donna e ne aggredisce un'altra, arrestato
Brutale violenza a Merano, muratore napoletano in manette06 febbraio, 18:20
(ANSA) - BOLZANO, 6 FEB - Una meranese di 25 anni è stata brutalmente violentata in un parco a Merano. Dopo lo stupro è riuscita a fuggire e l'uomo ha aggredito un'altra donna. Quest'ultima è però riuscita a trarsi in salvo. Il presunto aggressore, un muratore napoletano di 34 anni, è stato fermato ed avrebbe confessato. La 25enne, operatrice socio-sanitaria, si stava recando al lavoro poco prima delle sette. L'uomo l'ha sorpresa alle spalle, trascinandola tra i cespugli del parco che sorge vicino all'hotel Palace e stuprandola più volte. (ANSA).
--- Termina citazione ---
ma vi rendete conto?
ha stuprato la prima più volte! e che è, un uomo o un martello pneumatico?
dipoichè, ancora non sazio, ne aggreisce un'altra...
si è fatto un camion di viagra? affetto da priapismo perenne?
mah...
COSMOS1:
Questo stupro ci offende in modo particolare in quanto si dà fiducia ad una donna che non ha alcuna credenziale e che racconta una storia inverosimile, infangando indelebilmente l'onorabilità di un onesto lavoratore!
--- Citazione ---STUPRI: DONNA denuncia violenza sul bus a roma
STUPRI: DONNA denuncia violenza sul bus a roma
(AGI) - Roma, 8 feb. - Una donna di quarant'anni avrebbe subito una violenza sessuale da parte di un conducente di un bus a Roma. Il 2 febbraio scorso, il Commissariato di Trastevere ha appreso da un referto medico stilato dall'Ospedale Fatebenefratelli di una violenza sessuale avvenuta a bordo di un autobus di linea in zona Prenestino. La donna e' stata quindi rintracciata e sentita con modalita' protetta dalla Squadra mobile, a cui ha riferito di aver subito la violenza sessuale il 31 gennaio scorso e di essersi recata una prima volta in ospedale il giorno successivo senza denunciare il fatto ed una seconda volta due giorni dopo, questa volta raccontando quanto le era accaduto. E' stata quindi raccolta la denuncia e sono in corso accertamenti su quanto riferito.
L'autorita' giudiziaria ha disposto il sequestro di alcuni capi di abbigliamento al fine di poter acquisire elementi utili al proseguimento delle indagini. "Lo stupro denunciato dalla ragazza straniera a Trastevere ci offende due volte - ha detto il sindaco Gianni Alemanno - aia perche' sarebbe avvenuto nel territorio comunale, sia perche' le responsabilita' ricadrebbero su un autista del Trasporto pubblico locale romano. Chiediamo agli inquirenti di accertare con la massima rapidita' e con grande attenzione la dinamica di questi fatti in modo da consentire anche all'Amministrazione di colpire con la massima severita' gli eventuali responsabili di tali gesto".
L'amministratore delegato di Atac, Adalberto Bertucci, ha aggiunto: "procederemo con la massima severita' possibile qualora un nostro conducente fosse responsabile del caso di stupro di cui abbiamo appreso dalla stampa. Auspichiamo che le forze dell'ordine concludano al piu' presto le loro indagini perche' il comportamento inaccettabile e criminale di una singola persona non finisca col gettare discredito su un'intera categoria di lavoratori". (AGI) .
--- Termina citazione ---
COSMOS1:
Scusate ma qui qualcosa non funziona.
Un estraneo, a 1000 miglia di distanza, legge le cronache giornalistiche ed esclama: è falso
com'è che giornali, sindaco, polizia, medici, magistratura, tutti caproni vanno dietro alle fandonie della calunniatrice?
http://iltempo.ilsole24ore.com/roma/cronaca_locale/roma/2010/02/11/1125617-stupro_satellite.shtml
--- Citazione ---
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11/02/2010, 05:20
Notizie - Roma
indagini in corso
Stupro sul bus, il satellite
non ha rilevato deviazioni
Alla società "Tevere Tpl" la sera della violenza non risultano cambi di percorso. Verifiche in corso ma al momento non ci sono riscontri alla versone fornita dalla vittima.
Mezzi pubblici Lo stupro sull'autobus si colora di giallo. Di fronte al rifiuto della presunta vittima, una quarantunenne etiope di nazionalità italiana, di fornire una descrizione del suo violentatore, alle difficoltà di identificarlo fra le decine di autisti che per conto dell'Atac o della Tevere Tpl svolgono servizio al Prenestino, la possibilità degli inquirenti coordinati dal pm Eleonora Fini di sbrogliare il bandolo della matassa si riducono sensibilmente. Come se non bastasse, i rilevatori satellitari della Tpl non hanno registrato alcuna deviazione dei mezzi della linea «051», quella che parte da via delle Cerquete e fa capolinea alla stazione di Grotte Celoni, la sera di domenica 31 gennaio.
La donna, invece, aveva dichiarato che il suo aggressore aveva effettuato una deviazione sul percorso prestabilito, fermandosi in una zona isolata per abusare di lei con la forza. Alla Tpl, che nel 2005 ha vinto un appalto per gestire il trasporto pubblico urbano periferico con un'ottantina di linee, spiegano che ancora non vi è alcuna certezza sul tipo di bus descritto dalla vittima. E, a differenza da quanto pubblicato da alcuni giornali, gli investigatori non avrebbero ancora fatto richiesta dei tesserini con foto e dei nomi dei conducenti. Anche se la Tpl è un consorzio composto da dieci aziende e, quindi, la richiesta della Mobile di Vittorio Rizzi potrebbe essere giunta esclusivamente a una di queste.
Di certo c'è solo che i mezzi dotati di rilevatore satellitare (circa il 90% del totale) non hanno fatto registrare deviazioni sul tragitto «ufficiale». Inoltre il «051» rientra a fine turno, cioè a mezzanotte e quaranta, nel deposito di via Tor Cervara, mentre la donna avrebbe fatto riferimento a quello Prenestino, dove invece vengono custoditi i bus Atac della linea «055». Anche molti mezzi di quest'ultima azienda usufruiscono del controllo satellitare e, quindi, è presumibile che i controlli riguarderanno pure l'Atac. In procura, intanto, si continua a lavorare sodo per dare un nome e un volto al bruto.
Indagini rese più difficili dall'atteggiamento dell'etiope, che inizialmente non ha voluto presentato denuncia e sembra non avere intenzione di collaborare con gli inquirenti: «Voglio riposare e dimenticare, non chiedetemi nulla perché non ho intenzione di parlare», avrebbe detto la donna, che non ha un dimora fissa e quella sera sembra fosse ubriaca.
Maurizio Gallo
11/02/2010
--- Termina citazione ---
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