Nella pausa di una mattina di ordinario lavoro nella pizzeria in zona Villa Gordiani, al Prenestino, Valerio Cesarini, pizzaiolo romano di 24 anni, si avvicina alla collega ventenne. Questo raccontano le immagini: i due si fanno il solletico sorridendo, poi lui le mette le mani sulle guance per baciarla, ma lei si ritrae. Infine, da dietro, lui la abbraccia e le appoggia le labbra sul collo. Al nuovo rifiuto lascia perdere e la ragazza si allontana senza fretta. L’episodio deve però aver turbato la 20enne, perché quando torna a casa a fine turno il padre intercetta il suo stato d’animo e si fa raccontare tutto. La convince a denunciare Cesarini, che la sera stessa, è il 7 ottobre, viene arrestato in «quasi flagranza».
A me, invece, oltre che parlare con quella cretina ventenne, piacerebbe scambiare quattro parole con il padre* della tizia in questione e chiedergli:
"Ehi, coglione, ma tu sei stato giovane oppure no? E quando eri giovane cosa facevi? Ci provavi o no con le ragazze? E tua moglie come l'hai conosciuta? Forse tramite Postalmarket? Perciò, come cazzo è possibile che tu abbia convinto quella cretina di tua figlia a denunciare quel ragazzo, per una puttanata simile? Fosse successo a te, cosa avresti detto? E come avresti reagito, ad una assurda denuncia come questa, considerando che quel ragazzo ha perso pure il lavoro?"@@
Per inciso: se provare a baciare una ragazza è "tentato stupro", allora dovrei finire retroattivamente in galera anch'io.
Roba da matti...
@@
* Non è da escludere che il tipo in questione (che avrà la mia età o poco più), faccia pure parte di quella folta schiera di uomini perennemente impegnati a bollare i giovani maschi come "tutti froci".
Fino a quando, però, non vanno a "toccare" le loro figlie.
Ergo, "le femmine bisogna scoparle, ma guai a toccare mia figlia".
Ridicoli.