In rilievo > Violenza Femminile: la violenza DELLE donne

Ancora stupri: tutti falsi!

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Zoltan2:
Cosmos, continua così con il tuo lavoro...

Abbiamo bisogno di mettere a nudo certe assurdità prima di poter pretendere di correggerle.

COSMOS1:
vabbè, chiamiamola estorsione!
parteggiamo tutti per la signorina, la quale aveva tutto il diritto di esercitare indisturbata!
andate a lavorare, delinquenti!
però, però, il sesso e la vergogna e l'umiliazione sessuale mi sembra che c'entrino pochino
solo che l'estorsione doveva provarla, lo stupro no  :ohmy:

http://nuovavenezia.gelocal.it/dettaglio/stupro-ed-estorsione-tre-in-manette/1960172


--- Citazione ---Stupro ed estorsione. Tre in manette

Martellago, «Arancia meccanica» contro una prostituta. Violenta spedizione a Monastier, nel Trevigiano. Il ricatto: alla squillo avevano chiesto soldi in cambio dei documenti
MARTELLAGO. Stuprata e rapinata nel suo appartamento. Vittima della violenza è una donna di origini cinesi di 39 anni che si prostituiva in una casa a Monastier. I carabinieri, ai quali terrorizzata si era rivolta denunciando lo stupro, hanno arrestato non solo i due violentatori, ma anche un terzo uomo, loro complice nell’estorsione. Sono tutti italiani e incensurati. Si tratta di due veneziani, entrambi residenti a Martellago, Vitale Maguolo 42 anni vetraio e Marco Molin 38 anni che risulta disoccupato. In manette è finito anche un trevigiano, Matteo Tamai, operatore ecologico di 35 anni residente a Zero Branco. Tutto è cominciato il 17 aprile scorso quando la donna riceve la richiesta di un appuntamento nella sua abitazione. Dall’a ltra parte del filo c’è un uomo italiano e nulla la insospettisce. Pensa si tratti di un cliente, invece non fa in tempo ad aprire la porta, che si trova davanti due uomini. Per lei inizia la violenza. Armati di taglierino, la bloccano e sotto la minaccia del coltello la violentano a turno. Si scoprirà, in seguito, che si tratta di Vitale Maguolo e Matteo Tamai. I due, non soddisfatti di averla violentata, le rubano tutti i documenti, tra cui il permesso di soggiorno e il passaporto. Prima di andarsene e dopo l’ultima minaccia di ucciderla se chiederà aiuto, la legano. Lei impaurita, rimane in silenzio, pensando comunque che i due siano spariti dalal sua vita. Spera di riavere almeno indietro i documenti, ma le cose per lei vanno diversamente. Qualche giorno dopo, la trentanovenne cinese viene contattata al telefono dagli stessi uomini. Minacciandola sempre di ucciderla, si dicono disposti a restituirle i documenti, solo se consegnerà loro 10 mila euro. A quel punto, la donna prende coraggio e la scorsa settimana si presenta alla stazione dei carabinieri di San Biagio di Callalta.


A loro, racconta la violenza sessuale subìta il 17 aprile nel suo appartamento di Monastier e la richiesta di estorsione ricevuta dai due italiani. Presenta denuncia e i carabinieri attivano subito alcuni accertamenti e per gli stupratori scatta una trappola. Nei giorni scorsi, vengono arrestati mentre stanno per entrare nel condominio dove abita la donna. Credevano di riscuotere i 10 mila euro, invece per loro scattano le manette. Accusati di violenza sessuale, rapina ed estorsione Vitale Maguolo, e Matteo Tamai, mentre Marco Molin dovrà rispondere della sola accusa di estorsione. I tre, che verranno interrogati nei prossimi giorni, sono stati rinchiusi nel carcere di Santa Bona. «Il coraggio della donna aggredita ha messo fine alla vicenda - ha spiegato il capitano Nicola Darida, comandante della Compagnia di Treviso - segno che anche la comunità cinese ha capito quanto sia importante collaborare con le forze dell’ordine». Non è la prima volta che una donna cinese viene stuprata e rapinata nel suo appartamento. Qualche tempo fa era già accaduto in un condominio in pieno centro a Treviso. Anche quella volta gli stupratori, connazionali della donna, vennero arrestati.
(25 aprile 2010)

--- Termina citazione ---

COSMOS1:

--- Citazione da: COSMOS1 - Aprile 20, 2010, 14:05:33 pm ---Accettiamo scommesse: quanto ci metteranno ad archiviare il tutto?

1 va in discoteca
2 rientra da sola
3 si fa dare un passaggio
4 ha bevuto
5 dopo denuncia

MA DAI.......  :wacko:

http://www.valdelsa.net/det-cy44-it-EUR-37969-.htm



--- Termina citazione ---


 :D UNA SETTIMANA



--- Citazione da: giovane - Aprile 27, 2010, 11:47:45 am ---http://violenza-donne.blogspot.com/2010/04/firenze-denuncia-falso-stuproincastrata.html

Una settimana fa aveva denunciato di essere stata vittima di una violenza sessuale, consumata in un'area di servizio in provincia di Firenze e compiuta da un giovane conosciuto in discoteca qualche ora prima. La versione della ragazza sarebbe però messa in dubbio dal contenuto di un video dell'impianto di sicurezza, dove i due sono ripresi mentre si scambiano effusioni prima e dopo essersi appartati. Il resoconto delle indagini della polizia è stato consegnato alla procura. La ragazza, un'italiana di 19 anni, aveva detto di aver passato la notte in una discoteca di Montelupo (Firenze) e di essersi fatta accompagnare a casa da due giovani italiani conosciuti quella sera. Durante una sosta in un'area di servizio, uno dei due l'avrebbe violentata.

Nel video delle telecamere di sicurezza, però, si vedrebbero il giovane e la ragazza che si appartano per pochi minuti e che si scambiano effusioni e baci anche prima di risalire in auto. Dopo aver visto quelle immagini, la ragazza avrebbe modificato il proprio racconto, contraddicendosi e sostenendo che i due le avevano fatto bere un cocktail con una sostanza allucinogena. Una versione smentita dagli esami tossicologici. Secondo i due giovani, la denuncia della ragazza potrebbe essere una vendetta per un litigio avvenuto fra i tre a fine serata.

http://www.youtube.com/donnadisonesta#p/u/3/VzrR0SvZWDM
denuncie violenza sessuale, 60% false (fonte Charles P. McDowell, ricerca AMA)

- -

--- Termina citazione ---

COSMOS1:
questa volta ci sono arrivati anche i giornalisti


http://www.estense.com/in-aula-racconta-lo-stupro-di-gruppo-047718.html



--- Citazione ---In aula racconta lo stupro di gruppo
Sentita la presunta vittima: violentata a 16 anni dagli amici del fidanzato

    * venerdì, 30 aprile 2010, 0:06

Ha dovuto raccontare in aula quei due giorni in cui tre amici abusarono di lei. Se il racconto della ragazza, che da pochi giorni ha compiuto i 18 anni, si dimostrerà veritiero, quei due giorni rimarranno sicuramente i più brutti della sua vita. Ma il “se” è d’obbligo, visto che intorno alla vicenda che si consumò in un appartamento dei lidi ferraresi durante il ponte feriale del 25 aprile del 2008 gravitano ancora molti dubbi.

Ieri mattina si è tenuto l’esame della giovane che ha accusato tre ragazzi bresciani di 22 anni di stupro di gruppo, quando lei ne aveva appena 16. I tre finirono in prigione per essere poi rilasciati su provvedimento del tribunale del riesame di Bologna. Un provvedimento contro il quale i pm Proto e Di Beneddetto depositarono ricorso, facendo intervenire la Corte di Cassazione, che dichiarò però inammissibile il reclamo.

Secondo quanto raccontato dalla giovane, che ha denunciato la violenza sessuale nel luglio dello stesso anno, i tre avrebbero approfittato di lei una notte, dopo una serata passata in discoteca terminata in un appartamento affittato ai lidi, mentre il fidanzato dormiva nell’altra stanza, per poi ripetere l’abuso – questa volta solo due di loro – il mattino successivo.

Davanti al gup Piera Tassoni ieri si è risentita questa versione, con la ragazza che ha dovuto rispondere alle domande incrociate di accusa, difesa e parti civili (si sono costituite la presunta vittima e la madre). Dall’esame e dal successivo controesame sarebbero emersa, secondo la difesa, rappresentata dagli avvocati Andrea Frigo e Claudio Maruzzi, “una versione confusa e a tratti contraddittoria: la denuncia è avvenuta solo tre mesi dopo i fatti, tre mesi durante i quali la giovane uscire tranquillamente con i suoi presunti aguzzini, amici nella stessa compagnia che frequentava. Il secondo giorno del presunto stupro, poi, è rimasta nell’appartamento con due dei tre imputati, mentre il fidanzato usciva con il terzo per fare una passeggiata. Il fatto che non fosse consenziente è poco plausibile”.

Il processo continuerà a giugno con la requisitoria dei pm e le arringhe difensive
--- Termina citazione ---

COSMOS1:
su una cosa non ci devono essere dubbi!
anche quando l'accusa è palesemente falsa
anche quando è tanto falsa che il sindaco PD si mette dalla loro parte
anche allora i maschi devono pagare, per il solo fatto di essere stati accusati, perchè se sono stati accusati qualcosa hanno fatto
e le spese giudiziarie sono la loro pena minima!

http://www.carta.org/news/68060



--- Citazione ---Venerdi 30 Aprile 2010 :: ore 13:02
Montalto di Castro. Soldi alle famiglie di otto ragazzi accusati di stupro, sindaco condannato

Il verdetto della Corte dei conti è netto: quello del sindaco di Montalto, Salvatore Carai, «non era un sussidio con finalità sociali», piuttosto un prestito. Un prestito alle famiglie degli otto giovani accusati dello stupro di gruppo ai danni di una quindicenne di Tarquinia, avvenuto nel marzo 2007 in una pineta vicino al mare. La magistratura contabile ha condannato il primo cittadino, Pd, a restituire all’erario 15 mila euro.
Carai, all’epoca ne aveva stanziati 30 mila per aiutare le famiglie dei ragazzi accusati della violenza, famiglie che, a causa delle difficoiltà economiche, non erano in grado di sostenere le spese legali. Quando la notizia trapelò si scatenò il finimondo.
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--- Termina citazione ---

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