mah.
Un uomo di 69 anni è stato arrestato dai carabinieri di Milano con l'accusa di violenza sessuale per aver commesso abusi, nel corso di decenni, su quasi tutte le bambine di famiglia, comprese figlia, nipotine e cugine di queste ultime. L'uomo, ex imprenditore in pensione che vive a Opera (Milano), è stato posto ai domiciliari dopo le indagini nate dalle rivelazioni di una nipotina, che hanno fatto riemergere una catena di abusi famigliari.
Il ricordo risvegliato della figlia - Le indagini sono nate dopo che una delle nipoti dell'uomo, di 12 anni, che aveva trascorso, nell'agosto 2013, un periodo di vacanza con i nonni materni, ha manifestato alla mamma il disagio vissuto. In particolare la piccola aveva riferito che il nonno le aveva dato dell'antipatica. Un aggettivo che ha fatto scattare nella madre dei ricordi rimossi, cioè quelli di quando il padre aveva apostrofato anche lei in tal modo perché non accondiscendeva alle sue "avances".
Nonno pino, l'orco - La donna, di 44 anni, una ricercatrice sposata con un top manager, entrambi molto impegnati e spesso in viaggio, a quel punto ha ricordato le "attenzioni" non gradite e ha cominciato a interpellare le sue cuginette e il fratello. Le prime le hanno rivelato di non frequentare la sua casa, da piccole, per paura del padre ("Nonno Pino") mentre il fratello ha ricordato un episodio di una delle due figlie che aveva attribuito a qualche forma di sessualità scolastica.
La riunione di famiglia - A quel punto hanno fatto una riunione di famiglia e hanno messo alle strette l'uomo, che ha negato adducendo "fantasie" o a comportamenti provocatori delle ragazzine. Le accuse però parlano di anni di molestie sulle ginocchia, con baci, carezze, palpeggiamenti, immagini porno sul pc e quant'altro, che però si interrompevano appena le bambine si ritraevano o capivano che quell'affetto era morboso e violento.