Autore Topic: Ancora stupri: tutti falsi!  (Letto 323681 volte)

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #315 il: Febbraio 28, 2011, 22:22:57 pm »
http://www.crimeblog.it/post/6322/uk-nicola-osborne-finse-di-esser-stata-stuprata-per-coprire-un-tradimento-condannata-a-18-mesi-di-carcere

Citazione
UK: Nicola Osborne finse di esser stata stuprata per coprire un tradimento. Condannata a 18 mesi di carcere
pubblicato: sabato 26 febbraio 2011 da Daniele Particelli


Lo scorso luglio Nicola Osborne, 32enne di Portsmouth, nel Regno Unito, uscì per una serata a base di alcol. Incontrò uno sconosciuto e decise di seguirlo a casa per fare sesso con lui.

Solo mentre stava rientrando a casa di rese conto del guaio che aveva combinato: come avrebbe reagito suo marito se avesse scoperto il tradimento? Avrebbe chiesto il divorzio? L’avrebbe perdonata?

Ormai il danno era stato fatto, non restava che correre ai ripari. Così la 32enne, madre di tre figli, deciso di tentare la carta dello stupro.

Raccontò al marito di esser stata avvicinata da uno sconosciuto, di esser stata trascinata a forza in un bagno pubblico e di esser stata violentata.

I due coniugi decisero di rivolgersi alle autorità e denunciarono lo stupro. Dopo diversi giorni, grazie ad un campione di DNA preso dalla Osborne, il presunto stupratore, che era stato schedato per un precedente reato mimore, fu identificato.

Il 26enne fu arrestato e trascorse 12 ore in una cella di detenzione, poi la Osborne, di fronte alle domande degli inquirenti, ammise la verità: si era concessa una scappatella e, subito dopo, aveva iniziato a temere le conseguenze.

Ieri si è concluso il processo che l’ha vista imputata per diffamazione e per aver deviato il corso della giustizia, tenendo impegnati gli inquirenti per oltre 540 ore a lavorare ad un caso che in realtà non c’era.

E’ stata condannata a 18 mesi di carcere.

spero che sia stata condannata davvero per diffamazione e non solo per aver deviato il corso della giustizia

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #316 il: Marzo 03, 2011, 09:28:11 am »
SENZA PAROLE


Il Gazzettino ed Venezia, 02/03/2011 PAG V


Riconosce l’aggressore, ma è l’assistente dell’avvocato

Mercoledì 2 Marzo 2011,

La presunta vittima della violenza, una giovane prostituta romena, tentenna, non ricorda come sono andati esattamente i fatti. A quel punto, il difensore di uno dei due imputati, l’avvocato Marangoni, le chiede se vede in aula i suoi aggressori. E lei, sicura, indica l’uomo a fianco dell’avvocato. Non è così che funziona nei film, con l’imputato sempre seduto accanto al suo legale? Peccato che quel giovane dall’aria contrita, in realtà, non sia altro che è un praticante dell’avvocato.
      E gli imputati proprio non ci siano. Trabocchetto d’effetto, quello a cui si è assistito ieri in Tribunale di Venezia. Il caso all’esame era quello di un presunta tentata violenza sessuale, con sequestro di persona, ai danni di due prostitute, in via circonvallazione a Mestre, nel novembre del 2009. Sotto accusa due moldavi: Mihai Timbur e Sergey Besliu, difesi rispettivamente dagli avvocati Marangoni e Serpico. Ieri era il giorno in cui si dovevano sentire le vittime. Ma una non si presenta e l’altra vacilla. Fino al riconoscimento sbagliato. L’avvocato chiede l’immediata trasmissione degli atti in Procura per falsa testiomianza e calunnia. Ma il presidente Natto fa proseguire. Prossima udienza il 26 aprile.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #317 il: Marzo 04, 2011, 11:22:58 am »
arrestata per furto in un supermercato, dopo che è stata portata in caserma ha avuto un rapporto sessuale con due o tre carabinieri e forse pure un vigile urbano  :D

i medici hanno confermato che la donna ha avuto rapporti sessuali ma non ci sono segni di lesioni nè violenza

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_marzo_4/ragazza-denuncia-violenza-in-caserma.frignani-190150350796.shtml?fr=box_primopiano

Citazione
«Violentata in cella da tre carabinieri»
La donna arrestata per un furto. I militari trasferiti, nell'indagine anche un vigile. Medici hanno confermato il rapporto sessuale, ma non hanno riscontrato lesioni


Il Policlinico Casilino dove è stata curata la donna (Ansa)

ROMA - Una denuncia-choc, un'indagine delicata nel cuore dell'Arma. Tre carabinieri sono sospettati di aver commesso abusi sessuali su una donna di 32 anni che avevano in custodia per la notte nelle camere di sicurezza della loro caserma al Quadraro, popolare quartiere fra Appio e Tuscolano. A convincere la vittima a raccontare tutto sarebbe stato un suo amico dopo averla accompagnata al Policlinico Casilino. La trentenne si è poi rivolta ai militari dell'Arma della stazione «Tuscolana», che poche ore prima l'avevano arrestata per furto in un supermercato, consegnandola poi ai colleghi dell'ufficio vicino perché nelle loro camere di sicurezza non c'era posto.

La notizia, sulla quale c'è tuttora il massimo riserbo, è stata resa nota ieri pomeriggio con un comunicato congiunto del procuratore della Repubblica Giovanni Ferrara e del comandante provinciale dei carabinieri, Maurizio Mezzavilla. Nel documento si spiega che la donna avrebbe «intrattenuto rapporti sessuali mentre si trovava all'interno della stazione, in stato di arresto, in attesa dell'udienza di convalida».

Un caso con molti punti da chiarire, sul quale indagano i militari del Nucleo investigativo di via In Selci che stanno ricostruendo la vicenda e avrebbero già ascoltato i carabinieri coinvolti. Alcuni locali della caserma del Quadraro, comprese le camere di sicurezza, sarebbero stati sequestrati. I tre finiti al centro delle indagini sono stati intanto trasferiti al Gruppo di Ostia, ma nell'inchiesta sarebbe coinvolto anche un vigile urbano.
Il referto medico dell'ospedale avrebbe confermato che la donna ha avuto rapporti sessuali, ma i medici non avrebbero riscontrato lesioni o altri segni di violenza. E proprio su questo l'inchiesta punta a fare chiarezza: finora infatti i quattro tutori dell'ordine non sarebbero accusati di stupro. Ma uno di loro sarebbe stato riconosciuto ufficialmente dalla vittima, forse anche per alcuni tatuaggi. Ma che cosa è accaduto quella notte in caserma? S.D.T., originaria di una provincia della Lombardia, era arrivata a Roma qualche giorno fa e, secondo una prima ricostruzione, era stata ospitata dall'amico nella sua abitazione sempre al Tuscolano. Il 23 febbraio scorso la donna è stata bloccata da una pattuglia di carabinieri all'uscita di un supermercato della zona dove aveva rubato alcuni articoli sugli scaffali. Accusata di furto, la trentenne è finita dapprima negli uffici della stazione «Tuscolana» e poi trasferita in quelli del «Quadraro».

Ma proprio quella notte, fra mercoledì e giovedì, la giovane avrebbe subìto gli abusi, almeno da due militari, secondo la sua versione, mentre il terzo controllava che nessuno entrasse nell'area delle camere di sicurezza. Giovedì mattina in tribunale, dove la donna è stata rimessa in libertà dopo la convalida dell'arresto, la trentenne non ha raccontato nulla al giudice monocratico, né al pm. Tornata a casa avrebbe però rivelato l'accaduto all'amico.
«Ho appreso con sconcerto di questo gravissimo episodio su cui bisogna fare immediatamente chiarezza - spiega il sindaco di Roma, Gianni Alemanno -. Sono sicuro che l'Arma prenderà immediati provvedimenti per contribuire all'accertamento delle responsabilità e per isolare eventuali "mele marce" che, in ogni caso, non possono incrinare la fiducia che i romani hanno nei confronti dei carabinieri».

Offline madjakk

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #318 il: Marzo 05, 2011, 11:49:14 am »
Era inventato lo stupro di Piazza di Spagna a Roma:
[sottotitolo: Roma, arte, turismo e sesso...]

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_marzo_5/stupro-piazza-spagna-invenzione-190159150371.shtml

ROMA - Era tutto inventato. La 23enne spagnola che il 19 febbraio scorso ha denunciato di aver subito una violenza sessuale nei pressi di piazza di Spagna, in via di San Sebastianello, è stata indagata per simulazione di reato. Secondo fonti della questura, gli inquirenti avevano già da tempo notato numerose incongruenze nel suo racconto. Incongruenze che venerdì hanno spinto la giovane a confessare.

ASCOLTATA DAL PM - Nel pomeriggio del 4 marzo la ragazza è stata nuovamente ascoltata dal pubblico ministero e, di fronte alle contestazioni che le venivano mosse, dopo esser stata messa sotto pressione, è crollata: ha dichiarato di non avere subito alcuna violenza sessuale e di aver presentato la falsa denuncia solo per potersi sottoporre a un'adeguata profilassi sanitaria a seguito di un occasionale rapporto sanitario non protetto, che non voleva rivelare al fidanzato.

ALEMANNO CONTRO LA SINISTRA - Il sindaco Alemanno, commentando lo stupro inventato nel corso di «Fattore D», prima Conferenza nazionale delle donne del Pdl, ha attaccato l'opposizione: «Dopo giorni e giorni di massacro, con il centrosinistra che ha strumentalizzato le donne per attaccare l'amministrazione di centrodestra, emerge la verità: noi siamo stanchi di una sinistra e di una politica che gioca sulla pelle delle donne».
Il primo cittadino ha letto un messaggio inviatogli dal questore che confermava l'infondatezza del reato denunciato dalla ragazza spagnola. Ma poi si è detto consapevole del fatto che «sono in corso altre tre indagini», ricordando i casi di violenza sessuale di Villa Borghese, dell'ambasciata somala e, da ultimo, della caserma dei carabinieri. «Il tema della violenza sessuale c'è - ha aggiunto - e l'affronteremo con una grande manifestazione lunedì 7 marzo al Colosseo. Ma il modo peggiore per affrontarla - ha concluso Alemanno - è la strumentalizzazione politica».
Giochi erotici spacciati per stupro

Trinità dei Monti, la studentessa spagnola ammette: mi sono improvvisata prostituta. Denunciata per simulazione. POLEMICA Ora la politica chieda scusa alla città


Una bugia per nascondere un gioco a luci rosse. È stata un'invenzione lo stupro denunciato da una studentessa spagnola di 23 anni a Trinità dei Monti la notte del 18 febbraio. Una bufala che le è costata una denuncia per simulazione di reato. L'aspirante ingegnere voleva vivere qualche ora fingendosi prostituta, come donna Marta nel Rugantino. «Solo che durante il rapporto con lo sconosciuto, il profilattico si è rotto, ho temuto l'infezione, a medici e poliziotti ho raccontato la storia della violenza sessuale convinta così di avere un trattamento sanitario più accurato»: magari la pillola del giorno dopo.
« Ultima modifica: Marzo 13, 2011, 20:40:38 pm da COSMOS1 »

Offline Warlordmaniac

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #319 il: Marzo 06, 2011, 11:52:47 am »
http://www.terrelibere.it/terrediconfine/4022-joy-esce-dal-cie-aveva-denunciato-la-tratta-e-un-poliziotto-per-tentato-stupro

Joy esce dal Cie. Aveva denunciato la tratta e un poliziotto per tentato stupro

Dopo un anno passato tra Cie e carcere e aver rischiato il rimpatrio, è stata trasferita in una località protetta la nigeriana che durante un’udienza accusò un ispettore capo di polizia di avere tentato di violentarla nel Centro di identificazione e di espulsione di via Corelli a Milano

Joy, l`ex prostituta nigeriana che ha denunciato un tentativo di stupro nel Cie di Milano da parte di un ispettore di polizia, ha ottenuto il permesso di soggiorno secondo quanto previsto dall`art.18 perché ha denunciato anche la rete dei suoi sfruttatori. Joy è dunque uscita dal Cie di Modena dove era detenuta ed è stata trasferita in una località segreta perché è entrata in un percorso di “protezione sociale`. Come previsto nei casi delle vittime di tratta, la ragazza vivrà in una casa protetta per due anni e accederà a un percorso di borse lavoro per il reinserimento sociale. Anche la sua amica e compagna di cella nel Cie, Hellen, che aveva confermato le accuse di Joy nei confronti dell`ispettore capo di polizia Vittorio Addesso, ha ottenuto il permesso di soggiorno.

Nel caso di Hellen la commissione territoriale ha concesso l`asilo politico. Lo status di rifugiata di solito non viene accordato alle donne nigeriane, in questo caso si è tenuto conto della particolare complessità della situazione e della storia personale di Hellen rispetto alle minacce dei trafficanti. E` quanto ha reso noto la cooperativa sociale “Be Free`, contro tratta, violenze e discriminazioni, che gestisce uno sportello per le donne vittime di tratta nel Cie di Ponte Galeria a Roma. Il caso è stato seguito in squadra con gli avvocati dell`Asgi (Associazione per gli studi giuridici sull`immigrazione).

A mobilitarsi per Joy ed Hellen anche le reti antirazziste e il gruppo “noinonsiamocomplici`. Un movimento di sole donne che dichiara: “Hanno allungato la detenzione nei Cie a sei mesi con il pacchetto sicurezza sull`onda mediatica degli stupri commessi dagli stranieri, ora in nome della nostra sicurezza, si agisce così nei confronti delle donne straniere molestate nei centri di identificazione e di espulsione. Una storia paradigmatica, ma per proteggere Joy lei non deve diventare un simbolo`.

L`incubo giudiziario di Joy inizia un anno fa in una città della Lombardia, a giugno del 2009, quando viene fermata al supermercato per un controllo dei documenti e trasferita al Cie di via Corelli a Milano. Qui, ad agosto del 2009 scoppia una rivolta contro la proroga della detenzione a sei mesi appena entrata in vigore con il pacchetto sicurezza. Per quella rivolta, Joy ed Hellen vengono processate per direttissima assieme ad altre due donne nigeriane, Debby e Priscilla, e a cinque uomini di varie nazionalità.

Durante l`udienza, Joy accusa pubblicamente l`ispettore capo di polizia Vittorio Addesso di molestie sessuali, cioè di aver tentato di usarle violenza all`interno del Centro di identificazione e di espulsione. Hellen conferma le accuse della sua compagna di stanza ed entrambe vengono denunciate per calunnia. Nel frattempo arriva la condanna a sei mesi di carcere per la rivolta di agosto e finiscono tutte in carcere, da cui escono a febbraio, scontata la pena. A quel punto Joy rientra nel Cie, questa volta a Modena e a marzo viene trasferita a Ponte Galeria, in attesa di un imminente rimpatrio su un volo Frontex, nonostante fossero già state avviate le procedure per l`art.18.

Grazie alle mobilitazioni anche internazionali attorno al caso, il rimpatrio è stato bloccato e ora Joy è uscita dal circuito Cie – carcere – Cie. Ma la vicenda giudiziaria non si è conclusa, perché restano in piedi sia il procedimento per la tentata violenza sessuala subita sia le indagini per identificare gli sfruttatori della prostituzione che Joy ha denunciato secondo le modalità previste dall`art.18.

“Se la vicenda di Joy non fosse diventata “pubblica`, dando vita a mobilitazioni di piazza in tante città italiane, molto probabilmente sarebbe già stata rimpatriata` scrive il gruppo “noinonsiamocomplici` sul blog del movimento. Intanto sono state trasferite dal Cie di Corso Brunelleschi a Torino, dove erano state traferite dopo i 6 mesi in carcere, le altre due donne nigeriane coinvolte nella rivolta di agosto a Milano, Debby e Priscilla.

Sono dirette a Ponte Galeria per il rimpatrio in Nigeria. In loro sostegno, gli attivisti hanno indetto una manifestazione di protesta a Torino, davanti all`ingresso del Cie in via Mazzarello. Una seconda protesta per chiedere la chiusura dei Cie con un corteo si è svolta sabato 19 giugno a Modena.

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #320 il: Marzo 08, 2011, 20:28:45 pm »
vabbè, ormai ci siamo abituati: prima ti adescano, poi ti denunciano
soluzione: una bella cintura di castità ...



http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_marzo_7/stupro-indagini-non-emerge-costrizione-190174770076.shtml

DENUNCIATI 3 CARABINIERI
Stupro, gli inquirenti: no costrizioni

Primi risultati dell'inchiesta del procuratore aggiunto Maria Monteleone e del sostituto Eleonora Fini. Intanto il vigile urbano coinvolto è stato sospeso

ROMA - Iniziano ad emergere le prime discrepanze nei racconti della donna di 32 anni che ha denunciato di essere stata violentata mentre era detenuta in una cella di sicurezza della stazione dei carabinieri del Quadraro a Roma. Da quanto si apprende, dai primi risultati degli inquirenti e degli accertamenti in corso nell'inchiesta del procuratore aggiunto Maria Monteleone e del sostituto Eleonora Fini non ci sarebbe stata nessuna minaccia né costrizione.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #321 il: Marzo 09, 2011, 22:47:03 pm »
non sono gli stessi 3 CC del post precedente, ma la morale mi sembra identica  :hmm:


http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2011/03_marzo/08/firenze_test_dna_smentisce_accuse_di_stupro_contro_carabinieri,28652154.html

Firenze/ Test Dna smentisce accuse di stupro contro carabinieri
I fatti contestati risalgono allo scorso settembre


Sarebbero risultati negativi al test del Dna i tre carabinieri indagati dalla Procura di Firenze a seguito di una denuncia per stupro presentata da una donna per fatti risalenti allo scorso settembre, quando venne perquisita l'abitazione del suo fidanzato, indagato per droga. Cinque in realtà erano i militari finiti sotto accusa, ma già per due di loro è già stata accertata l'estraneità ai fatti. Dagli indumenti portati come prova della donna, a quanto si apprende da fonti investigative, sarebbe emerso un Dna diverso da quello dei tre carabinieri iscritti, come atto dovuto, nel registro degli indagati. La donna ha raccontato di aver subito ripetute violenze, anche durante il trasporto in caserma.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #322 il: Marzo 13, 2011, 20:29:57 pm »
sarà, spero che i giudici abbiano qualche elemento in + del giornalista, perchè a me questa vicenda fa pensare solo che non avesse un avvocato adeguato...




http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/2011/03/11/472512-violenza_sessuale.shtml

Violenza sessuale
su nigeriana
Condanna confermata
per un 37enne

Processo da rifare per i due complici che parteciparono allo stupro di gruppo. La vittima era stata adescata in un night della Val Cavallina dove lavorava come cameriera

Bergamo, 11 marzo 2011 - Conferma della condanna di secondo grado a 5 anni e 10 mesi di reclusione per il principale imputato, un 37enne della Valle Cavallina; annullamento della sentenza della Corte d’Appello di Brescia, con la restituzione degli atti ai giudici bresciani che dovranno così istituire un nuovo processo nei confronti dei presunti complici, la convivente del 37enne, una ragazza di 24 anni, e un loro amico di 46, condannati in secondo grado a 3 anni ciascuno.

Si è concluso in questo modo, davanti alla Corte di Cassazione, il procedimento nei confronti delle tre persone accusate di aver violentato, nella notte tra il 17 e il 18 aprile del 2009, una 21enne nigeriana. In quell’occasione, secondo l’accusa, il 37enne aveva conosciuto la vittima all’interno di un night club della Valle Cavallina dove lei lavorava. Secondo la denuncia della ragazza, l’uomo l’aveva convinta a seguirlo fino a casa sua, dove aveva abusato di lei.
 

Ad un certo punto, inoltre, aveva fatto partecipare alla violenza anche la sua convivente e un amico. La mattina dopo la nigeriana era stata riaccompagnata verso il night dallo stesso 37enne, che l’aveva violentata di nuovo in auto. Ripreso il tragitto, la 21enne era riuscita a fuggire, approfittando di un rallentamento dell’auto e della vicinanza, proprio in quell’occasione, di altre due persone in strada (uno dei due era un agente della polizia locale).

I tre hanno sempre frespinto le accuse, sostenendo che la giovane era consenziente e che era anche stata pagata per la prestazione. In primo grado il 37enne era stato condannato a 7 anni, gli altri due a 4 anni e 4 mesi.

di Michele Andreucci
« Ultima modifica: Marzo 15, 2011, 20:02:10 pm da COSMOS1 »
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #323 il: Marzo 15, 2011, 20:00:43 pm »
In questi giorni nessuna nuova notizia di stupro, ma solidarietà per un PRESUNTO stupro!  :w00t:

peggio di così non so neppure immaginare...


http://www.lunico.eu/2011031441401/municipio-x/stupro-caserma-carabinieri-pdl-presenta-mozione-solidarieta-ad-arma-il-consiglio-boccia.html

Pdl in X Municipio: “Non si criminalizzi tutta l’Arma per mele marce. Aspettiamo esito inchiesta”


di MARIANNA MAZZOCCOLI (L’UNICO) Il Consiglio consiliare del XX municipio si è riunito per discutere e votare la mozione, presentata dal consigliere Pino Antipasqua (Pdl), riguardante la vicenda avvenuta la notte tra il 23 e il 24 febbraio, in cui una donna ha denunciato lo stupro tra le mura della Caserma dei Carabinieri in via Cincinnato, al Quadraro.
I Consiglieri Antipasqua, Folgori, e Di Giacomo, hanno chiarito al quotidiano online “L’Unico” i punti principali della mozione esternando “solidarietà incondizionata per la donna vittima della presunta violenza, avvenuta in un luogo in cui ogni cittadino dovrebbe sentirsi tutelato e non minacciato”.
Solidarietà però viene espressa nella mozione “anche all’Arma dei Carabinieri – hanno aggiunto i rappresentanti locali - affinché non si generalizzi e la malafede di pochi sconsiderati non metta in discussione l’operato di una Istituzione stimata e rispettata da tutti i cittadini.”
In ultimo i consiglieri hanno preso le distanze dal presidio di sabato 5 marzo avvenuto sotto la caserma stessa, dove alcune donne avevano manifestato con insulti e lancio di uova nei confronti della Caserma dei Carabinieri al Quadraro.
“Con la presente mozione abbiamo voluto sottolineare l’imprudenza di una manifestazione violenta  che non può essere accettata in una società che si definisce civile. Sottolineando in fine che le indagini svolte dal procuratore aggiunto Maria Monteleone sono ancora in atto.
“La mozione è stata respinta ed è stata approvata quella presentata dal consigliere Erica Battaglia ( PD ) che differisce da quella di Antipasqua nel terzo e ultimo punto.” (L’UNICO)
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #324 il: Marzo 16, 2011, 13:43:08 pm »
NON CHIEDERE INFORMAZIONI A SCONOSCIUTI!
c'è GOOGLE MAP!  :lol:

http://www.ilgiornaledipozzallo.net/65597/violenza-sessuale-a-donna-su-spiaggia-di-trapani-fermato-un-immigrato/
Violenza sessuale a donna su spiaggia di Trapani, fermato un immigrato

Trapani – Un cittadino tunisino è stato fermato dai carabinieri a Trapani con l'accusa di violenza sessuale. Lo stupro, a quando si apprende dai militari, sarebbe avvenuto ieri, sulla spiaggia alle 19,30 circa, ai danni di una donna di 30 anni, originaria di Agrigento, che si trovava a Trapani per motivi professionali. La vittima avrebbe domandato informazioni per andare in albergo a un gruppo di nordafricani. Uno degli immigrati, un trentenne di nazionalità tunisina sbarcato in Sicilia recentemente, si è offerto di farle strada. Ma giunto con la donna sul lungomare, sotto la minaccia di un oggetto appuntito, l'avrebbe portata in spiaggia per abusare di lei. L'uomo si è poi dato alla fuga. La donna dopo la violenza ha chiesto aiuto a una pattuglia di carabinieri che si trovava in zona.
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« Risposta #325 il: Marzo 16, 2011, 13:55:32 pm »
a questi uomini verrebbe da dire:
ma smettetela di farvi scrupoli, smettetela di mendicare sesso!
anzichè portare i soldi a casa a queste streghe, andate sulla tangenziale, con 30 euro scopate di più!


http://www.tusciaweb.it/notizie/2011/marzo/16_3violenza.htm

Tribunale - Marito processato per maltrattamenti sulla moglie
Cerca di violentarla mentre dorme con le figlie
Viterbo - 16 marzo 2011 - ore 3,15

E' quanto sarebbe stata costretta a subire una donna polacca, vittima della ferocia del marito.

Una storia di presunti maltrattamenti e violenze iniziata nel 2003 e culminata, cinque anni dopo, nella denuncia sporta dalla donna, a febbraio 2008.

La lunga sequela di abusi è stata ripercorsa dalla vittima stessa, ascoltata, in aula, ieri mattina, dal pm Fabrizio Tucci, nell'udienza del processo a carico del marito.

La donna ha raccontato di essere stata presa a calci e tirata per i capelli quando, un giorno, manifestò al marito la sua volontà di lasciarlo. Non solo.

Una volta, mentre lei e le sue bambine dormivano insieme nel letto matrimoniale, il marito si sarebbe infilato sotto le coperte, calato i pantaloni e avrebbe cercato di costringere la moglie a fare sesso con lui.

Un proposito dal quale avrebbe desistito soltanto quando ha visto che le bimbe stavano per svegliarsi.

Ascoltati in aula anche un vicino di casa e un'amica della vittima che, una sera, fermatasi a dormire a casa della coppia, avrebbe assistito a uno degli episodi di violenza sulla donna. "Non ho visto tutta la scena - si è subito affrettata a precisare la signora, con l'aiuto di un'interprete che traduceva dal polacco -. Dormivo in una stanza lontana dalla loro. Però ho notato che lei, uscita dalla camera, era tutta rossa e aveva il pigiama strappato".

A quel punto, le due donne, in cerca di aiuto, hanno telefonato al vicino di casa, sentito anche lui ieri mattina dal collegio dei giudici presieduto da Ernesto Italo Centaro (a latere Salvatore Fanti e Franca Marinelli).

La prossima udienza è fissata al 31 maggio, per l'ascolto di altri testi.
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« Risposta #326 il: Marzo 27, 2011, 16:38:40 pm »
evvai, sono riusciti a distinguere tra violenza sessuale e maltrattamenti
non era scontato  :cry:



Citazione
Niente stupro: maltrattata
PROCESSO. Una donna è stata angariata dal marito violento, ieri condannato a 15 mesi
26/03/2011

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Cronaca/238333__niente_stupro_maltrattata/

Non la stuprò, ma la maltrattò. Ieri, dopo mezz'ora di camera di consiglio, il collegio presieduto da Gerace (giudici Bertotti e Morsiani) ha inflitto un anno e tre mesi di reclusione al cittadino marocchino Jalal Bribry, 41 anni, oggi residente regolarmente a Monte di Malo, in via S. Rocco 49. Il pubblico ministero Dal Martello aveva sollecitato un anno in più, ma aveva chiesto pure l'assoluzione dall'accusa di violenza nei confronti della moglie vicentina del magrebino. Quest'ultima era parte civile con l'avv. Alberto Pellizzari e sarà risarcita con una provvisionale di 10 mila euro. Bribry - avv. Mario Allegra - era infatti accusato anche di non aver corrisposto l'assegno mensile di mantenimento per il figlio minorenne, che dopo la separazione era stato affidato alla madre. Il marocchino doveva versare 100 euro ogni mese, viste le sue difficoltà economiche.
In aula, tutte le parti hanno parlato di una vicenda famigliare molto triste, aggravata anche dalle difficoltà economiche in cui versava. La difesa si era concentrata sul fatto che la vicentina era stata sempre vaga e generica («labile») nelle sue accuse, ricostruendo gli episodi in maniera imprecisa, come aveva fatto ai carabinieri di Malo nella prima denuncia, del gennaio 2006. La difesa di Bribry - presente in aula con il fratello, che è stato ascoltato ieri - ammetteva soltanto un episodio di lesioni: «Lei tornò a casa tardi e il marito si arrabbiò».
Per la procura e per la parte civile, invece, i maltrattamenti erano provati anche per il fatto che il marocchino rientrava spesso ubriaco, non lavorava, non contribuiva al sostentamento della famiglia e creava uno stato di terrore in casa. Il tribunale è stato della stessa idea.
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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #327 il: Marzo 27, 2011, 16:45:04 pm »


come può essere violenza se non ci sono segni di violenza?  :w00t: mah, sarà stupro psicologico  :D


Citazione
http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2011/24-marzo-2011/ricoverata-14-anni-mi-ha-stuprata-190296875711.shtml

Ricoverata a 14 anni:
«Mi ha stuprata»
La giovane, portata dai nonni al Sant'Orsola e affidata
ai servizi sociali, accusa un 17enne straniero

Una ragazzina di quattordici anni ha raccontato di essere stata violentata lunedì in pieno giorno da un ragazzo straniero di tre anni più grande che aveva conosciuto poco prima mentre passeggiava in un parco pubblico di un paese della provincia. Ieri mattina la minorenne, che ha alle spalle una situazione familiare difficile ed è in affido ai servizi sociali, è stata accompagnata dai nonni al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Orsola e ha detto ai sanitari di essere stata abusata più volte dopo essere uscita con un’amica.

Secondo il suo racconto, il 17enne le avrebbe chiesto di appartarsi per chiacchierare ma una volta soli l’avrebbe violentata dietro a un cespuglio riparato. Al Sant’Orsola è scattato il protocollo previsto in casi di stupro ma la visita avrebbe escluso lesioni o tracce di violenza sul corpo della giovane. Manca però l’esito del tampone, decisivo per stabilire se c’è stato o meno un rapporto sessuale. Finiti gli esami, per precauzione la ragazzina è stata ricoverata in ospedale. I medici nel frattempo hanno informato il posto di polizia dell’ospedale e poco dopo la questura ha mandato una volante in via Massarenti.

Dopo aver ascoltato il racconto della minorenne sono partite le indagini per cercare riscontri al suo racconto ed è stata informata la procura dei minori. Già oggi gli investigatori potrebbero sentire la ragazza in un’audizione protetta. Solo a quel punto gli agenti decideranno se rintracciare e interrogare il 17enne che vive con la famiglia ed è inserito nella comunità del paese dove vive.

La versione riferita dalla minorenne presenta diversi aspetti poco chiari e gli agenti restano cauti sulla veridicità di quanto sostenuto. Dopo la presunta violenza non ha fatto parola con nessuno ma ieri mattina a scuola si è confidata con un professore che ha subito contattato la nonna. Poco dopo è stata accompagnata al Sant’Orsola, da qui è stata mandata al Maggiore per poi essere nuovamente spedita al Policlinico. La giovane ha detto agli agenti di essere uscita lunedì pomeriggio con un’amica e di essersi recata in un giardino pubblico. Qui le due ragazzine avrebbero incontrato il 17enne e un amico di lui. Dopo aver chiacchierato tutti insieme, il giovane le avrebbe proposto di appartarsi. Una volta arrivati in un punto riparato del parco però, sempre secondo la sua versione, sarebbe stata ripetutamente violentata. Nessuno si sarebbe accorto di niente e lei avrebbe deciso di non confidarsi con l’amica. La ragazzina ha dato agli agenti una descrizione del presunto stupratore, fornendo anche il suo soprannome. Non è ancora chiaro se abbia ancora diciassette anni o se ne abbia già compiuti diciotto, un particolare non irrilevante. Sotto i quattordici anni e con più di tre anni di differenza non esiste consenso della vittima, come ha recentemente stabilito la Cassazione.

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #328 il: Marzo 29, 2011, 23:18:13 pm »
Non c'è dubbio, anche questo finisce nelle statistiche degli stupri.
(ma dai ridicola! ci vuole tanto a tenere a distanza un barbone? e poi la scena madre: in lacrime al posto di polizia!)


Milano, studentessa sfugge a stupro nei pressi della Cattolica
Intorno alle 10 di sabato scorso. Polizia arresta clochard romeno

http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2011/03_marzo/28/milano_studentessa_sfugge_a_stupro_nei_pressi_della_cattolica,28934667.html

Una studentessa universitaria di 29 anni intorno alle 10 di sabato scorso è sfuggita ad un tentativo di stupro dopo essere stata aggredita da un clochard in piazza Sant'Ambrogio, nel pieno centro di Milano. La donna si stava incamminando verso la vicina Università Cattolica dove è iscritta alla facoltà di Sociologia, quando è stata avvicinata da Nicolae C., 48enne romeno senza fissa dimora, che le ha chiesto l'elemosina. Al rifiuto della giovane, l'uomo l'ha afferrata con forza e l'ha spinta contro il cancello del monumento ai caduti, che sorge dietro la basilica di Sant'Ambrogio, e ha iniziato a palpeggiarle il seno e facendogli delle richieste sessuali. La studentessa non si è lasciata intimidire, si è messa a gridare ed è riuscita a liberarsi dalle grinfie dell'uomo proprio mentre lui si stava abbassando i pantaloni. La donna si è rifugiata in lacrime nel corpo di guardia della vicina caserma della polizia, dove è stato fatta intervenire una Volante del Commissariato Centro che ha bloccato l'uomo che si trovava ancora nel luogo dell'aggressione. Prima di portarlo nel carcere di San Vittore con l'accusa di violenza sessuale, i poliziotti hanno scoperto che il 48enne doveva scontare tre anni di reclusione in Romania per violazione di domicilio e lesioni personali.

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Re:Ancora stupri: tutti falsi!
« Risposta #329 il: Marzo 29, 2011, 23:23:14 pm »

come può essere violenza se non ci sono segni di violenza?  :w00t: mah, sarà stupro psicologico  :D



forse... stupro percepito :ohmy: :ohmy: :ohmy: