c'è un blog della nostra area che ritiene questo un
vero stupro
ovvio che non abbiamo tutti gli elementi, ci basiamo su quel che dice la stampa
, come anche quel blog si basa, però io qualche perplessità ce l'avrei, tante cose che non quadrano:
1 lui cercava una prostituta e i soldi li aveva
2 se ha sbagliato persona (lei non era una prostituta?) perchè non ha girato i tacchi e si è rivolto altrove? C'era solo lei?
3 se i soldi li aveva, perchè le ha rubato la borsetta?
4 se le ha rubato la borsetta, perchè le ha lasciato il cellulare?
5 se le ha rubato la borsetta e lasciato il cellulare, perchè era sicuro di averla fatta franca?
5 perchè le lesioni riscontrate al pronto soccorso sono solo alle braccia e al volto?
6 lei ha una sistemazione
molto provvisoria a casa di un vecchio amico. Ed è gelosa perchè questi riceve una citofonata?
7 esce di casa all'una di notte: e i figli piccoli dove sono?
8 lei ha appena perso il lavoro: siamo proprio sicuri che non facesse davvero la prostituta?
9 sulla base di altri racconti di altri immigrati e altre prostitute, siamo sicuri che lei non si sia fatta pagare e dopo non abbia voluto effettuare la prestazione?
vabbè, sono solo ipotesi: ma perchè condannare a priori e non approfondire?
http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/stupro_torpignattara_madre_vittima/notizie/215195.shtml forse ha bisogno di un avvocato e forse quello che gli ha assegnato l'ambasciata marocchina non è il massimo
Tre figli avuti da due uomini -il più grande ha già 30 anni-, un divorzio, il lavoro da donna delle pulizie appena perduto, perché la grande crisi porta anche questo. E quella sistemazione molto provvisoria, a casa di un vecchio amico, proprio di fronte al parco. Ma dopo cena ha citofonato una donna, un’altra donna, e Franca è esplosa.
E’ andata a rifugiarsi sulla panchina dove l’aspettava Khaled uno che in quel parco non ci viene mai, che abita a Cinecittà, che lavora come muratore in una piccola azienda, che nella sua breve permanenza in Italia può già vantare precedenti per guida in stato di ebbrezza, resistenza a pubblico ufficiale e ricettazione. Niente male, insomma, come tipo. Khaled la mette subito giù dura. Tira fuori dalla tasca un mucchietto di banconote fruscianti e le mostra alla donna: l’ha presa per una prostituta, vuole sesso a pagamento. Lei rifiuta con tutto il fiato che ha in gola, ma lui non si dà per vinto. La prende per la braccia e comincia a picchiarla.
Franca resiste ancora, viene trascinata senza pietà sotto gli archi dell’acquedotto ... scappa con il suo zainetto. Ma commette l’errore di lasciarle il telefonino e con quello lei chiama subito la polizia. Khaled non è andato lontano, forse convinto di averla fatta franca: i poliziotti lo sorprendono a quattrocento metri dal luogo della violenza, mentre sta ancora rovistando nello zainetto alla ricerca di qualcosa di prezioso.