Autore Topic: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.  (Letto 110503 volte)

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #135 il: Luglio 07, 2012, 10:11:44 am »
secondo me, non è una domanda da porre per stabilire la gravità di una violenza e la pena commisurata.


è una domanda per stabilire se la dignità è una cosuccia inventata col lavaggio di cervello ovvero è un istinto.

Per questo sarei curiosa cosa mi rispondono alla mia domanda quelli che considerano stupidaggine il mio parere.


Offline vnd

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #136 il: Luglio 07, 2012, 10:12:25 am »
Io ho detto che lo sento cosi per me stessa non per gli altri e non ho di cosa vergognarmi.

Perché voi preferireste essere stuprati o uccissi?


Stuprato.
Senza un minimo d'esitazione.

Prefeirsco un incidente in macchina mortale o uno dove non mi faccio nulla ma resto traumatizzato a vita tanto da non peter più guidare?
Il secondo.

Preferisco lavorare in miniera o prendere due pensioni e gli alimenti di un'eventuale ex moglie?
La seconda...


Rita ha citato un esempio molto chiaro, in cima alla discussione in merito al valore culturale che diamo ad alcune parti del nostro corpo cui avevo accennato.
Un romanzo nel quale una ragazza subisce uno stupro e lo affronta in modo singolare, tanto da divenire, per assurdo, lei stessa stupratrice del suo aggressore.
[Non lo trovo più....]

Da noi, si dice... l'importante è non dimenarsi per non dare soddisfazione.
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Offline vnd

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #137 il: Luglio 07, 2012, 10:27:12 am »
La domanda è... che cos'è uno stupro?

Racconto un'altra storia...

Me l'hanno raccontata.

C'era uno che lavorava nella mia stessa azienda.
Finiti gli studi, si era trasferito in una importante città del nord per lavorare.
S'era creato un gruppo di amici e usciva con una ragazza di questo gruppo della quale s'era innamorato.
Sinceramente innamorato.

Poi la storia finì e lei lo lasciò.

Attenzione... poi dice che uno s'incazza... come lo lasciò?

Una sera, di fronte a tutto il gruppo di amici, lei si mise a spiegare a tutti quanto lui fosse imbecille, quanto scopasse male, quanto guadagnasse poco, ecc... ecc...
Persino gli amici del gruppo, che all'inizio ridevano perché pensavano scherzasse si sentirono in imbarazzo...

Allora voi dovete immaginare un ragazzo che emigra, conosce un posto nuovo, gente nuova, si fida, si innamora e poi, dopo qualche anno viene trattato in quel modo.

Quel ragazzo soffrì molto... già era timido e si chiuse ancor di più in se stesso.

Rincoglionì del tutto e credo che fu addirittura licenziato o si licenziò, perché non ne ho più saputo nulla.

Quindi... rifaccio la domanda. Che cos'è la violenza sessuale?

Ora... la storia che ho raccontato riguarda una forma di violenza.
Una violenza che non potrà mai essere punita.
Perché, che io sappia, quel reato non è previsto.
Eppure quel poveraccio si starà ancora leccando le ferite.

Se ci fosse qualche imbecille, specifico che non ho raccontato questa storia per dire quanto sono cattive le donne perché la stronza della quale ho parlato non rappresenta tutte le donne.

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Offline COSMOS1

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #138 il: Luglio 07, 2012, 10:52:30 am »
mi sembra paragonabile nel senso che distrugge la capacità di avere una vita sessuale normale sia una che altra, non credi?

ritorniamo on topic, cercando di tralasciare gli attacchi e gli insulti personale che il regolamento del forum vieterebbe

a parte le femministe sembra che siamo tutti d'accordo, e di fatto il titolo stesso del topic indicava questa risposta: lo stupro va punito come qualunque altra lesione personale
le femministe sono femministe e si distinguono dalle persone ragionanti proprio perchè non vogliono rispondere: se dicessero si (tutte le lesioni personali compreso lo stupro vanno punite allo stesso modo) negherebbero il motivo stesso del loro esistere, la supremazia femminile. Se dicessero no (lo stupro va punito come un reato di lesa maestà) scoprirebbero il gioco, e tout le monde si metterebbe a ridere.
Noi riteniamo che vada punito uguale

Si pone, ovvio, un problema di misurare il danno, la lesione

non è un calcolo facile, come non è facile in generale nessun calcolo sul valore della persona nel suo insieme
le tabelle INAIL sull'invalidità permanente sono difficili da digerire. Il dito medio vale X, il pollice vale di +, il pollice dx + del sx, etc
una persona che perde il dito medio sx non si consola del fatto che il pollice dx vale di +. Se poi lo perde non x incidente, ma per un atto di cattiveria, di violenza o libidine, credo che riesca ad accettarlo molto meno
ma per quanto antipatiche qs tabelle sono necessarie: sarebbe difficile spiegare ad una persona che ha perso il pollice dx che viene risarcita come una che ha perso il medio sx
per quel che riguarda lo stupro il danno è legato sostanzialmente alla percezione di sè della donna: lo stesso atto fatto con il consenso o senza il consenso assume un valore diametralmente opposto, e il consenso è evidentemente una valutazione della donna.
da un punto di vista antropologico, la super-valutazione dello stupro è una chiara espressione di maschilismo: la donna posseduta da altri vale di meno agli occhi di un uomo, quindi la donna stuprata soffre dell'immagine di sè che ella attribuisce agli altri uomini, ritiene di essere stata svalutata, svalorizzata. Come avere una macchina nuova e venire incidentati appena fuori dal concessionario.
Il valore del dito pollice destro si misura dalle abilità residue della mano, il valore dello stupro dalla percezione di sè della donna. La misurazione delle variazioni elettroencefalografice, ormonali e metaboliche confermerà che uno stupro ha conseguenze psicologiche diverse su una donna islamica di un villaggio rurale, su una cattolica osservante, su una femminista americana, su una pornostar, etc.
Lucia sicuramente ha letto le riflessioni di S.Agostino sulle monache stuprate dai barbari che si suicidavano (Civitas Dei): S.Agostino condannava questo comportamento sostenendo che nell'essere stuprate non c'è alcuna vergogna nè colpa, perchè la colpa presuppone la volontà. Dante diceva che "violenza è quando colui che pate nulla conferisce a colui che sforza" e nessun addebito deve essere fatto nè deve fare a sè stesso colui che subisce violenza.
Un atteggiamento razionale porterebbe le donne a sopravvivere con molta più leggerezza allo stupro.
Quindi se le donne soffrono poco di una eventuale violenza, si potrebbe pensare che vada punita poco.
Questo è inaccettabile, perchè il substrato maschilista della nostra società si ribella all'idea che il bene "femmina" non sia un bene protetto e garantito al suo legittimo proprietario.
Di fatto la punizione del colpevole non serve per ridare la verginità alla donna stuprata, ma per stabilire chiare regole di gerarchia tra i maschi. I maschi beta devono stare al loro posto e aspettare che gli alfa abbiano pranzato prima di avvicinarsi alla tavola.
Una chiara riflessione razionale, che aiuterebbe le donne a superare il trauma della violenza, è in contrasto con la pretesa di possesso maschile. Lo stupro deve restare un crimine orrendo non per difendere le donne, ma per difendere il diritto al possesso dei maschi alfa.
La punizione dello stupratore non ha altri scopi oltre ad evitare la ripetizione del reato di insubordinazione dei beta verso gli alfa. Ad esempio non serve alla rieducazione del beta, perchè tale rieducazione dovrebbe suonare grosso modo così: lavora, guadagna, diventa ricco, e poi vedrai che verranno a dartela di corsa senza che tu debba fare alcuno sforzo (in senso dantesco). E questa rieducazione è esattamente ciò che gli alfa vogliono impedire.
Le femministe sono funzionali al potere dei maschi alfa.
Come abbiamo sempre sostenuto.
Ed è evidente anche nella loro campagna contro gli stupri.
Dio cè
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Offline Giulia

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #139 il: Luglio 07, 2012, 10:53:13 am »
Ora... la storia che ho raccontato riguarda una forma di violenza.
Una violenza che non potrà mai essere punita.
Perché, che io sappia, quel reato non è previsto.
Se lo fosse tutti probabilmente si ritroverebbero ad essere vittime e colpevoli dello stesso reato.
La storia che hai raccontato è comune, non è un fatto così eccezionale che chi ti lascia sparli di te. anzi è difficile che possa accadere il contrario.
Mi chiedo come si può credere di punire chi non vuole stare più con te ... per me è incomprensibile.
L'inventore di facebook ha sputtanato, umiliato la sua ex raccontando particolari intimi, dandole della puttana, sfottendola per la misura del reggiseno, il tutto in un blog, è stato punito?
No. Perché è una carognata, ma non è un reato, se lo fosse i carceri sarebbero pieni.


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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #140 il: Luglio 07, 2012, 11:13:09 am »
20 anni????? Si sta parlando di un dolore che dura tutta la vita con conseguenze sia sulla salute psichica che sulla qualità della vita !!!!!
E poi  quale altro reato di pari gravità esiste? Vi è fores qualcosa di peggio delle' essere usata, con forza, minaccia, paura e violenza , e poi gettata come un oggetto di piacere che non serve più , da una bestia che per sfogare  pochi minuti del suo orrendo istinto, DISTRUGGE la vita PER SEMPRE di una persona?
la tortura e l'omicidio.
E boh, anche su questo io credo che  COMUNQUE chi è stato tolto da questo mondo, qualsiasi tipo di punizione non lo farà resuscitare e chi resta soffrirà.
La giustizia e il suo metodo non serve per pareggiare i conti, nemmeno per fare giustizia, perché qualsiasi torto subito non lo cancelli punendo chi lo ha commesso, alla vittima rimarrà sempre l'esperienza del torto ingiusto che ha dovuto vivere.
La giustizia è un compromesso, un patto tra le persone; vi sono regole per garantire a tutti la pace, nessuno deve temere così la prepotenza altrui, chi li infrange verrà punito per mantenere la pace sociale, non per far sentire meglio la vittima!


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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #141 il: Luglio 07, 2012, 11:27:22 am »
Si, è più grave. La morte non lede la dignità quanto lo stupro.


La morte distrugge la vita a chi resta,
il lutto lo devono elaborare i vivi,
il funerale è un rito che si fa per  i vivi!
i processi per omicidio lo si fa per dare "giustizia" ai vivi legati alla vittima.

Ma pensa a chi ha perso qualcuno perché si è suicidato o per un incidente come possono essere frustrati perché non possono dare la colpa a nessuno!

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #142 il: Luglio 07, 2012, 12:07:09 pm »
paragonare qualsiasi cosa alla morte, stupro compreso, mi sembra una offesa per chi muore.
quoto Ethans : trattasi di lavaggio del cervello.
la dignità di chi muore, muore con il corpo, altro che stupro .
peggio di così.
se non si capisce un fatto così autoevidente, mi pare difficile continuare la discussione
Io credo che la cosa peggiore che puoi fare a qualcuno vivo sia la tortura, poi l'omicidio.
E' vero  si può pensare di farla finita, che la morte possa essere un atto di pietà in certi contesti.
Ma cosa c'è di peggio della tortura e delle sevizie?
C'è almeno un qualche appiglio per poter giustificare un atto simile?
Se ne parla meno dello stupro perché fa schifo anche parlarne e affrontarlo come atto umano, è un po' come la paura di perdere un figlio.

La cultura dello stupro è terribile, perché tutti dicono che è la cosa peggiore che una donna possa vivere, ma per costruire questa cultura non hanno pensato che il cervello umano non fa differenza tra ricordi vissuti o immaginati, costruendo tale cultura hanno costretto moltissimi a  pensarci di continuino, a parlarne, ad immaginare quell'atto.
E' questo secondo me il crimine più grave!
Non è il lavaggio del cervello, ma è lo stupro del cervello fatto a tutti  uomini e donne.


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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #143 il: Luglio 07, 2012, 12:17:47 pm »
Guarda, dovresti vergognarti per questa tua affermazione, dovresti andare andare a chiedere perdono inginocchiandoti davanti ai cadaveri degli innocenti ammazzati e ai loro cari straziati da dolore. Tu non non sei mai stata ammazzata, non hai mai avuto un caro stretto ammazzato
Che ne sai magari lo ha avuto.
Però jason non esagerare pure tu, io ho avuto un infezione all'occhio da piccola e h cazzo se avrei voluto morire...
Dipende insomma. Poi Lucia parla di uno sparo secco, grazie ; ci sono altre morti più lunghe e dolorose che magari con il ca..volo le preferisci, ma nemmeno passi le giornate a pensarci.

PS: E comunqu se Lucia è bona, non vedo perché uno la dovrebbe subito ammazzare e basta, non avrebbe senso
Oh scherzo eh!:D

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #144 il: Luglio 07, 2012, 12:43:41 pm »
Se lo fosse tutti probabilmente si ritroverebbero ad essere vittime e colpevoli dello stesso reato.
La storia che hai raccontato è comune, non è un fatto così eccezionale che chi ti lascia sparli di te. anzi è difficile che possa accadere il contrario.


A dir la verità non c'è proprio motivo per cui questo accada. Io non l'ho mai fatto.
Quindi è possibile non farlo.

Il guaio è che questa ha dato spettacolo.
L'ha mollato in diretta... davanti a tutti.

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #145 il: Luglio 07, 2012, 12:46:21 pm »

Mi chiedo come si può credere di punire chi non vuole stare più con te ... per me è incomprensibile.
L'inventore di facebook ha sputtanato, umiliato la sua ex raccontando particolari intimi, dandole della puttana, sfottendola per la misura del reggiseno, il tutto in un blog, è stato punito?
No. Perché è una carognata, ma non è un reato, se lo fosse i carceri sarebbero pieni.



Non si punisce chi non vuol più stare con te.... Beh... se è una donna...
Perché se è un uomo, sappiamo bene....

Io credo che il comportamento dell'inventore di facebook, se le cose stanno come dici tu, non si è dimostrato molto intelligente.

In ogni caso, la diffamazione è punibile.
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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #146 il: Luglio 07, 2012, 12:53:11 pm »
Ma cosa c'è di peggio della tortura e delle sevizie?

non lo so ma penso che il simbolo della cristianità è Gesù, crocifisso, con la testa insanguinata e con il sesso coperto, e penso ce non potrebbe essere in sessun caso una donna o un uomo nella posizione dello stuprato.
Quindi una differenza c'é tra una tortua e altra.

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #147 il: Luglio 07, 2012, 13:00:22 pm »
Dipende insomma. Poi Lucia parla di uno sparo secco, grazie ; ci sono altre morti più lunghe e dolorose che magari con il ca..volo le preferisci, ma nemmeno passi le giornate a pensarci.


infatti l'ho scelto aposta  :D
Sul suicidio io ho esperienze in famiglia, ma ho conosciuto solo il mio nonno, a 85 anni con medicine dopo che è risolto tutti i debiti, ha preparato il suo vestito mortuario poi si è suicidato. 9 anni fa, in agosto. L'ho pianto ma lo ammiro anhce per questa cosa. Non è la morte la peggiore cosa che ci può capitare.

Offline Lucia

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #148 il: Luglio 07, 2012, 13:30:13 pm »
Citazione
il danno è legato sostanzialmente alla percezione di sè della donna: lo stesso atto fatto con il consenso o senza il consenso assume un valore diametralmente opposto, e il consenso è evidentemente una valutazione della donna.

ma no penso che ci sia differenza tra i sessi in questo caso, certo che un omosessuale piacerà se il suo partner lo penetra, a uno che non lo è non gli piacerà, il consenso è la sua valutazione sogettiva ma non cambia nulla. In fondo è il proprio corpo. Per me vale come regola per tutti che non si entra in nessuno contro il suo consenso.

Citazione
da un punto di vista antropologico, la super-valutazione dello stupro è una chiara espressione di maschilismo: la donna posseduta da altri vale di meno agli occhi di un uomo

non sempre, o almeno non nei nostri giorni,  Un uomo può anche trovare eccitante che una donna è stata stuprata o mollestata da un gruppo di uomini(di questa seconda ti assiccuro 100% che è cosi) ance se poi c'è anche una forma di compassione, ma in nessun caso io non vedo rigetto, se è successo contro la sua volontà.

Ma malgrado questo atteggiamento maschile più tollerante,  sulla donna ha effetti molto inibitori , tutt’altro ce femminilizzanti, perché diventerà sospettosa e poco socievole.
Cosi, col permesso tutta la tua costruzione crolla. Aggiungo anche che io non credo nelle teorie di uomini alfa e beta, non mi convince, sono più giocchetti tra i maschi queste gerarchie.

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #149 il: Luglio 07, 2012, 14:14:07 pm »
Il guaio è che questa ha dato spettacolo.
L'ha mollato in diretta... davanti a tutti.
Magari a te non è capitato nemmeno di sfanculare qualcuno pubblicamente, buon per te, sei la persona più educata del mondo, ma ce ne vuole per farci un crimine.
Aggredire una persona fisicamente è altra cosa.