Autore Topic: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.  (Letto 110677 volte)

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Offline Cassiodoro

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #165 il: Luglio 07, 2012, 22:48:58 pm »
Citazione da: Lucia
comunque come m'immagino io lo stupro non è mai detto ce non finiscono anche con ucciderti e allora tutto il tuo sacrificio è stato inutile.
O.T.
Mi hai fatto ricordare una barzelletta che è tutto l'opposto ai tuoi ragionamenti:
Due esploratori vengono catturati da cannibali e legati ad un palo, il capo tribù propone loro: "potete scegliere tra tra il bunga-bunga e la morte". Il primo subito risponde "Anche se non so cosa è, scelgo il "bunga bunga".. al che tutti i maschi del villaggio se lo inchiappettarono... Allora il secondo esploratore subito grida "Scelgo la morte, scelgo la morte!!!!" ... ed il capo villaggio: "si..si... ma prima facciamo un po di bunga-bunga"....
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Offline Lucia

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #166 il: Luglio 07, 2012, 22:55:57 pm »
  :D si, qualsiasi cosa scegli sbagli :)

Chi si è suicidato, lo ha fatto volontariamente e c'è da dubitare fortemente della sua sanità mentale.
ma chi è morto contro la sua volontà , ha perso per sempre tutto .
NON esiste più.
altro che la dignità

mah io della sanità mentale del mio nonno sono convinta più di qunto lo sono della sanità mentale di tutto il mondo insieme.
La morte dipende delle paure e delle esperienze di ognuno.  :)
Io la morte me lo immagino un po anche cosi. (il cimitero allegro per chi non lo sa), in nessun caso una cosa spaventosa.


Offline ilmarmocchio

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #167 il: Luglio 07, 2012, 23:48:41 pm »
è un pensiero schiavistico quello che si svende per la paura della morte, non pensi?




il problema non è quello che pensiamo io o te o altri,  adesso.
Ciò che conta è quello che si pensa di fronte alla concreta possibilità della morte.
In ogni caso, il danno della morte è irreversibile e nega ogni possibilità di riscatto.
Per sempre.
ecco perchè nulla può esserle paragonato

Offline ilmarmocchio

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #168 il: Luglio 07, 2012, 23:50:00 pm »
 :D si, qualsiasi cosa scegli sbagli :)

mah io della sanità mentale del mio nonno sono convinta più di qunto lo sono della sanità mentale di tutto il mondo insieme.
La morte dipende delle paure e delle esperienze di ognuno.  :)
Io la morte me lo immagino un po anche cosi. (il cimitero allegro per chi non lo sa), in nessun caso una cosa spaventosa.



certo, perchè è la morte degli altri
è la propria che bisognerebbe immaginare, anche se è difficile

Offline ilmarmocchio

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #169 il: Luglio 07, 2012, 23:54:14 pm »
va bene, forse sei tu più coraggioso di me

comunque come m'immagino io lo stupro non è mai detto ce non finiscono anche con ucciderti e allora tutto il tuo sacrificio è stato inutile.


non confondiamo le cose : lo stupro non porta alla morte della donna, altrimenti è omicidio.
anzi, se continueranno con questa storia dello stupro come crimine supremo, sai che avverrà ?
che sarà più conveniente, da un punto di vista penale, l'omicidio anzichè lo stupro.
Ti sembra un vantaggio ?

Offline vnd

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #170 il: Luglio 08, 2012, 07:20:00 am »
  (il cimitero allegro per chi non lo sa),
Carino.
Non so ma mi piacerebbe sapere.
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Offline Giulia

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #171 il: Luglio 08, 2012, 08:48:41 am »
Cerchiamo di capirci.

Non è reato lasciare una donna.
Ma non mi sembra il caso di dirglielo in piazza davanti a tutti al solo scopo di ferirla.
Specie se lei ti vuole bene.
Che poi è la cosa che la stronza ha fatto a lui.

Certo che non è il caso, ma tu hai fatto un discorso completamente diverso all'inizio; hai tentato di paragonare questa cosa ad una violenza fisica. Il tuo amico per quanto può averne sofferto,sta sicuramente meglio di chi è stato aggredito.

Citazione
La riconosci la violenza del gesto, o no?

Il fatto che non sia reato è secondario.
Non è secondario è che sono due azioni completamente diverse e imparagonabili.

Offline Giulia

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #172 il: Luglio 08, 2012, 08:55:11 am »
la questione della dignità , scusatemi , mi fa ridere.
Una donna stuprata perde la dignità.
Ok.
E una persona morta ammazzata ?
c'è dignità in un cadavere divorato dai vermi ?
Solo che la donna stuprata continua a essere viva e può vivere la sua vita.
L'ucciso non vivrà mai più.
Finito per sempre.
Irreversbilmente
Anche i sopravissuti dei lager  si sono rifatti una vita.
I morti MAI.
Eccola la differenza.
la morte NON è mai rimediabile.
Infatti la morte è irrimediabile, per questo motivo non credo che più il crimine è grave e più la pena deve essere severa, perché in  questo caso se ti ammazzano chi ti uccide deve essere punito con la pena capitale, ma a che serve a parte soddisfare un po' la propria sete di vendetta?  il tipo di pena per reati gravi, non dovrebbero avere come unico scopo quello di soddisfare un senso di frustrazione delle vittime.
Perché tanto qualsiasi torto o violenza che ti fanno, il far "penare" chi ti ha fatto del male, non potrà mai pareggiare i conti, perché tu l'hai subito ingiustamente, chi ti ha fatto del male ne paga solo il prezzo, è solo un modo per far sentire che vi è una sorta di giustizia, ma non ci può essere veramente.

Offline vnd

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #173 il: Luglio 08, 2012, 09:46:02 am »
Certo che non è il caso, ma tu hai fatto un discorso completamente diverso all'inizio; hai tentato di paragonare questa cosa ad una violenza fisica. Il tuo amico per quanto può averne sofferto,sta sicuramente meglio di chi è stato aggredito.
Non è secondario è che sono due azioni completamente diverse e imparagonabili.


Le violenze non sono solo fisiche.
Ho tentato di farti un esempio di violenza non fisica e, con buona probabilità, non prevista dal Codice Penale.

Quel "conoscente", poverino, si chiuse in se stesso, perse il lavoro, cadde in depressione e non credo abbia mai più avuto una donna.
Un effetto che non è per nulla diverso da quello che è stato descritto per uno stupro.

Ma almeno lo stupro è reato.
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Offline COSMOS1

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #174 il: Luglio 08, 2012, 11:47:58 am »
nell'insieme la retorica dello stupro fa pensare ad una regressione alla preistoria
il bambino reagisce in modo spropositato alla sofferenza, prende a botte il fratellino per una piccola spinta, sente solo il proprio male, non misura il dolore altrui
così agli inizi l'uomo primitivo vendicava senza limiti il proprio male: Caino sarà vendicato 7 volte, lamelech 70 volte 7 etc
poi la razionalità ha iniziato a farsi strada: ha posto un limite alla vendetta -> occhi per occhio, dente per dente

da lì è iniziata una riflessione che ha messo in discussione il diritto alla vendetta, che in genere a livello di discussione civile viene esclusa: la pena dovrebbe servire per prevenzione, rieducazione, risarcimento

con lo stupro siamo tornati indietro: la pena non è più commisurata al danno, è sproporzionata, inifinita

consentitemi una regressione: torniamo indietro di 3.000 anni, dimentichiamo i passi avanti della civiltà, dimentichiamo Silvio Pellico e il recupero sociale del delinquente, accettiamo di essere (im)maturi tanto quanto gli ebrei di 3.000 anni fa.
Bene, occhio x occhio. Chi ha stuprato venga a sua volta stuprato. Punto a capo.
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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #175 il: Luglio 08, 2012, 14:07:43 pm »
la questione della dignità , scusatemi , mi fa ridere.
Una donna stuprata perde la dignità.
Ok.
E una persona morta ammazzata ?
c'è dignità in un cadavere divorato dai vermi ?
Solo che la donna stuprata continua a essere viva e può vivere la sua vita.
L'ucciso non vivrà mai più.
Finito per sempre.
Irreversbilmente
Anche i sopravissuti dei lager  si sono rifatti una vita.
I morti MAI.
Eccola la differenza.
la morte NON è mai rimediabile.
Allora, cerchiasmo di essere un minimo oggettivi e ci accorgeremo che , in confronto alla morte, tutto, stupro compreso, è una cazzata.
Non ho mai incontrato una persona, pur malata inesorabilmente, che volesse morire davvero.
Davvero, non come nell'inno nazionale " siam pronti alla morte, l'Italia chiamò ".
Con la concreta e rapida possibilità di non fare una certa terapia e quindi morire.
Chi si è suicidato, lo ha fatto volontariamente e c'è da dubitare fortemente della sua sanità mentale.
ma chi è morto contro la sua volontà , ha perso per sempre tutto .
NON esiste più.
altro che la dignità


Ottimo pararrelismo on sopravvisuti del lager.Io ho comprato il libro si shloma Venezia un ebreo addetto al crematorio 2 di brikenau.Lui ha visto morire decine di migliaia di persone eppure nonostate le crisi che ha ancora, vive ancora si è sposato.certo primo  Levi si è sucidato ma chissà se è stato per il lager.Ma nonostante ciò mi pare che le donne che sono uscite dal lager pur avendo visto molte  che sono morte non si sono suicidate.

Io penso che le donne che parlano di stupro per la maggior parte non siano veritiere e fanno molta leva sul vittimismo.cercano di ingannarci e  drammatizzare ancor piu l'evento e l'obbiettivo alla fine  quello di farci sentire dei colpevoli .Colpevoli di violenza sul corpo femminile in qualsiasi caso .Come si fa a crederle oggi come oggi?
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Offline Giulia

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #176 il: Luglio 08, 2012, 16:10:52 pm »
Le violenze non sono solo fisiche.
Sì, sono anche psicologiche, ma sinceramente non so come tu possa eliminare quella psicologica se un tizio usa la tua testa come un tamburo.
Citazione
Ho tentato di farti un esempio di violenza non fisica e, con buona probabilità, non prevista dal Codice Penale.
la violenza non fisica è la minaccia ad esempio.


Citazione
Quel "conoscente", poverino, si chiuse in se stesso, perse il lavoro, cadde in depressione e non credo abbia mai più avuto una donna.
Un effetto che non è per nulla diverso da quello che è stato descritto per uno stupro.
Ma almeno lo stupro è reato.
Lo so che fanno male, ma nessuno, compreso il tuo conoscente, avrebbe preferito subire uno stupro.

Offline Giulia

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #177 il: Luglio 08, 2012, 17:20:50 pm »
O.T.
Mi hai fatto ricordare una barzelletta che è tutto l'opposto ai tuoi ragionamenti:
Due esploratori vengono catturati da cannibali e legati ad un palo, il capo tribù propone loro: "potete scegliere tra tra il bunga-bunga e la morte". Il primo subito risponde "Anche se non so cosa è, scelgo il "bunga bunga".. al che tutti i maschi del villaggio se lo inchiappettarono... Allora il secondo esploratore subito grida "Scelgo la morte, scelgo la morte!!!!" ... ed il capo villaggio: "si..si... ma prima facciamo un po di bunga-bunga"....
E.O.T.
Ora che l'hai raccontata non potrai mai governare un paese. :D

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #178 il: Luglio 08, 2012, 19:42:02 pm »
Sì, sono anche psicologiche, ma sinceramente non so come tu possa eliminare quella psicologica se un tizio usa la tua testa come un tamburo.la violenza non fisica è la minaccia ad esempio.

Lo so che fanno male, ma nessuno, compreso il tuo conoscente, avrebbe preferito subire uno stupro.

Ok.
Non fa niente.
Lasciamo stare.
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Offline Lucia

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #179 il: Luglio 08, 2012, 20:11:24 pm »
certo, perchè è la morte degli altri
è la propria che bisognerebbe immaginare, anche se è difficile

io non la trovo difficile, non ho mai pensato di essere immortale e non vorrei nemmeno esserlo.  La vita è bella perché è facile perderla.