Autore Topic: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.  (Letto 110379 volte)

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #375 il: Luglio 13, 2012, 19:13:20 pm »
Anche noi avevamo la "Bella Ciao!" come canzone di pionieri (piccoli communisti  :D) probabilmente con altro testo.  :)
@Rita : sembra bello quel libro, ho letto solo il capitolo on-line sui giardini arabi. Io siccuramente lo cercherò

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #376 il: Luglio 13, 2012, 20:02:42 pm »
Anche noi avevamo la "Bella Ciao!" come canzone di pionieri (piccoli communisti  :D) probabilmente con altro testo.  :)
@Rita : sembra bello quel libro, ho letto solo il capitolo on-line sui giardini arabi. Io siccuramente lo cercherò

Non ricordo
Anche noi avevamo la "Bella Ciao!" come canzone di pionieri (piccoli communisti  :D) probabilmente con altro testo.  :)
@Rita : sembra bello quel libro, ho letto solo il capitolo on-line sui giardini arabi. Io siccuramente lo cercherò



Per noi italiani Bella Ciao è il simbolo di un movimento storico che assomiglia un po' alla ribellione dei romeni a Ceaușescu.
Quello che è curioso è che qui quella ribellione è stata attuata da gente che, a quei tempi, il regime simile a quello di Ceaușescu pensava sinceramente di volerlo attuare anche in Italia.
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Offline Lucia

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #377 il: Luglio 13, 2012, 20:20:17 pm »
mi fa paura vedere come ogni ideale bello, ammirevole si trasforma nel proprio opposto se viene messo in prattica. :(
lo so che il communismo (e non solo il communismo) nasce coem un bel ideale dell'umanità.

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #378 il: Luglio 13, 2012, 20:25:03 pm »
mi fa paura vedere come ogni ideale bello, ammirevole si trasforma nel proprio opposto se viene messo in prattica. :(
lo so che il communismo (e non solo il communismo) nasce coem un bel ideale dell'umanità.

Già...
Pensavo la stessa cosa.
Evidentemente le ideologie sono fallaci.
Mi domando soltanto che cosa sarebbe successo se il Comunismo avesse avuto il suo massimo sviluppo in un paese diverso dalla Russia...
Se fosse cresciuto in Francia, dopo la Comune... le cose sarebbero andate meglio?
Non lo sapremo mai. Non lo sapremo noi.
Il fatto è che tanti ragazzi, mio nonno compreso, avrebbero dato volentieri la loro vita per il comunismo.

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Offline Giulia

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #379 il: Luglio 13, 2012, 21:14:46 pm »
mi fa paura vedere come ogni ideale bello, ammirevole si trasforma nel proprio opposto se viene messo in prattica. :(
lo so che il communismo (e non solo il communismo) nasce coem un bel ideale dell'umanità.
Te invece che ne pensi?

Offline Giulia

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #380 il: Luglio 13, 2012, 21:17:56 pm »
Già...
Pensavo la stessa cosa.
Evidentemente le ideologie sono fallaci.
Mi domando soltanto che cosa sarebbe successo se il Comunismo avesse avuto il suo massimo sviluppo in un paese diverso dalla Russia...
Se fosse cresciuto in Francia, dopo la Comune... le cose sarebbero andate meglio?
Non lo sapremo mai. Non lo sapremo noi.
Il fatto è che tanti ragazzi, mio nonno compreso, avrebbero dato volentieri la loro vita per il comunismo.


Sarebbe stata una schifezza visto che dove si è diffuso è stato un disastro e nella meno peggio ha fallito.

Offline Lucia

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #381 il: Luglio 13, 2012, 22:02:42 pm »
Già...
Pensavo la stessa cosa.
Evidentemente le ideologie sono fallaci.
Mi domando soltanto che cosa sarebbe successo se il Comunismo avesse avuto il suo massimo sviluppo in un paese diverso dalla Russia...
Se fosse cresciuto in Francia, dopo la Comune... le cose sarebbero andate meglio?
Non lo sapremo mai. Non lo sapremo noi.
Il fatto è che tanti ragazzi, mio nonno compreso, avrebbero dato volentieri la loro vita per il comunismo.



Ha avuto gli stessi efetti nella Cina di Mao. Ho letto I cigni selvatici-Chang Jung, un romanzo autobiografico di tre generazioni in Cina. Proprio i primi communisti i più entusiasti erano messi in prigione dalla seconda generazione di communisti.
Anche nella Cambogia d Pol Pot ha fatto solo distruzioni. Anche in Yugoslavia che era fuori dal potere sovietico.
Il comunismo in pratica non sopporta la differenza tra le persone perché tutti devono essere uguali. Ugualmente poveri e obbedienti davanti al Partito. Il Partito ti deve dare il permesso per sposarti, per iscriverti all'Università, non ti permette di avere una cucina perché tutti devono mangiare la stessa cosa (in Cina era cosi), non puoi avere più di un tot di animali nel cortile il resto lo devi dare alla cooperativa del partito. Tutte partono dalla idee comuniste poi sono interpretate in modo strano.

Non so come sarebbe stato in Francia dopo il Commune ma temo che prima o poi avesse degenerato dovunque.

@Giulia. Io certo odiavo il communismo ma qui ho capito che si legge diversamente e che non è l'unica ideologia che ha prodotto valori opposti di ciò che voleva creare. L'ha fatto anche il cristianesimo: partendo dall'amore verso i simili ha prodotto l?inquisizione. Anche il nazionalismo tedesco cercava solo le sue proprie radici germaniche poi è sfoggiato nella superiorità tedesca davanti altri

Offline renato.dg

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #382 il: Luglio 13, 2012, 22:54:39 pm »
Io lo so che non è cattiveria  o malvagità,
è solo incoscienza  ciò ce dici tu, dicevo più sopra che anche i miei alunni pensavano come te.

Ma tu capisci che il piacere sentito dello stupratore è ancor più offensivo ?

O non VUOI capire ma vuoi solo brontolare?

Ma è cosi.


 quando uno stupra lo fa anche per quel piacere ma non penso che sia un gesto sadico, è una cosa fisiologica.Certo ci può essere sadismo e cattiveria ma non è la prassi.
No non è incoscienza , lo si fa anche coscientemente ma è un impulso molto forte che si asseconda.Esempio: su cento persone assetate ,non che stanno morendo di sete ma sono  assetate,  se si mettono difronte ad una bottiglia di acqua ,e hanno il divieto di toccarla, 99 stanno fermi o osano entro un certo limite , 1 non si limita al massimo  toccare la bottiglia ma se la prende e se la beve con la forza.
No io non brontolo, dico le cose come stanno da un punto di vista maschile.Quelle che si devono un pò, dico un pò aprire e non vedere cattiveria e malvagità in TUTTE  le azioni e intenzioni maschili siete voi,  perchè vi sentite offese anche da un complimento .Vi sentite offese (per non dire violentate)anche da un innocuo complimento che uno vi fa quando non date il semaforo verde  ad essere lodate.Se uno esce di un millimetro dallo strettissimo sentiero che concedete è un molestatore.Non è accettabile che bisogna  vivere nella paura di essere condannati  per una cultura dominante figlia del pregiudizio e della permalosità assurda  di un certo sentire femminile.


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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #383 il: Luglio 13, 2012, 22:58:00 pm »

@Giulia. Io certo odiavo il communismo ma qui ho capito che si legge diversamente
Beh non tutti: alcuni di noi definivano i simpatizzanti del sistema sovietico dei "utili idioti", cioè poveri italiani scemi che credevano di essere alleati  con i sovietici o di altri comunisti, ma invece erano da questi ultimi tenuti in scarsa considerazione e sfruttati.
E cmq se credi che la democrazia sia il compromesso migliore tra tutti , non si può amare il comunismo.

Offline Giulia

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #384 il: Luglio 13, 2012, 23:00:27 pm »
quando uno stupra lo fa anche per quel piacere
Ma tu lo credi, mica lo sai.
In teoria non dovrebbe essere nemmeno tanto piacevole...

Offline renato.dg

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #385 il: Luglio 13, 2012, 23:07:33 pm »
Ma tu lo credi, mica lo sai.
In teoria non dovrebbe essere nemmeno tanto piacevole...



parlo del piacere puramente fisico , l'orgasmo.
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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #386 il: Luglio 13, 2012, 23:23:54 pm »
Quelle che si devono un pò, dico un pò aprire e non vedere cattiveria e malvagità in TUTTE  le azioni e intenzioni maschili siete voi,  perchè vi sentite offese anche da un complimento .[/b]Vi sentite offese (per non dire violentate)anche da un innocuo complimento che uno vi fa quando non date il semaforo verde  ad essere lodate.Se uno esce di un millimetro dallo strettissimo sentiero che concedete è un molestatore.Non è accettabile che bisogna  vivere nella paura di essere condannati  per una cultura dominante figlia del pregiudizio e della permalosità assurda  di un certo sentire femminile.
Ma non lo so se lo stupro rientra davvero nelle azioni maschili, secondo me l'omicidio non rientra nelle azioni tipiche umane, nonostante l'essere umano è l'unico animale che è consapevole di quel che fa quando commette un omicidio, se non è ritardato o schizofrenico etc
Non credo nemmeno, o almeno io mi dissocio che l'infanticidio rientri nelle azioni/intenzioni femminili, cioè accade ma non è normale, e sinceramente il fatto che un bambino possa scassare i marroni o essere una responsabilità non mi fa capire, giustificare un infanticidio comunque.
Io capisco cosa vuoi dire Renato con l'esempio della sete e la bottiglia presa con forza, ma non credo che queste argomentazioni possano aprire un dialogo.
Prendiamo appunto ad esempio il bisogno di bere, l'uomo ha bisogno di bere di più della donna, come lo risolviamo questo conflitto? Con la comprensione dell'altro che ogni tanto deve bere con la forza e va capito?
E perché deve essere chi ha più bisogno ad imporsi  sull'altro per soddisfarlo?
A te va bene in una società dove i diversi bisogni si possano imporre, si possa mettere l'altro/a sul fatto compiuto per tener conto del proprio bisogno perché ci preme, perché è il nostro e quindi lo soddisfiamo?

Come si fa casomai a trovare un accordo, un limite da non scavalcare, affinché non ci si trovi in quella zona grigia dove nemmeno è chiaro se vi è stato uno stupro?

Perché credo che molti accadano per questo, non perché vi sia davvero l'intenzione innata nell'uomo di usar violenza, ma credo che siano il risultato di una provocazione - anche non volontaria - causata dall'incomprensione reciproca su il linguaggio del copro maldecifrato, e che a volte non è coerente con le parole.

Poi non credo nemmeno che sia giusto rivolgersi a Lucia con quel "voi", lei è donna ok, ma non rappresenta tutte le donne, né credo voglia rappresentare il femminismo in senso politico, e non è detto che abbia le caratteristiche che accenni, quindi non diamole per scontato.

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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #387 il: Luglio 14, 2012, 00:07:31 am »

mistero:


anche lo stupratore per scagionarsi recita e non si sa come crederglila rabbia la vedo nei misogini nel tentativo inutile di crearsi un loro diritto di usare la donna come gli pare e piace,e di pretendere che questa non si lamenti!
Direi che il nostro è indignarsi non essere rabbiosi ti ricordo che noi donne siamo esseri umani NESSUNO può permettersi PER NESSUN MOTIVO di sfogare i suoi bisogni sugli altri. La malvagità c'è SEMPRE!  dimenticandosi che esiste il rispetto per gli altri. Se io ho voglia di darti una pedata nel c...o posso farlo?  si come no :ohmy: "scusa sai ti ho distrutto la vita perchè avevo bisogno di sfogare pochi minuti di istinto incontrollato, stammi bene! Ma rileggiti le cazzate che scrivi! MA GUARDA CHE CATTIVONE non accettano le scuse! :wacko: OVVIAMENTE!...cosa si aspetta l'essere schifoso? " Ma si dai, tanto che saranno mai anni di sofferenze, una vita distrutta relazioni compromesse, ferite e botte,non uscire più di casa per vergogna e paura, ansia, incubi, depressione, tendenza al suicidio,  forse malattie veneree, in fondo era solo una semplice costrizione"se ragionasti col cervello anzichè col pisello potresti anche capire perchè chi subisce il male ha un pozzo di rabbia senza fondo!!!!altro che permalose!femministe? direi DONNE? Contrarie alla violenza ! Fatti tu l'esame di coscienza rileggendoti ciò che scrivi!  eh, già il maschio vuole giocare con l'oggetto! e la donna che fa? si ribella? certo l'umiltà per te cosa sarebbe? Fai la zoccola, fai l'oggetto, che il misogino vuole divertirsi perchè di fare l'uomo con le palle non ne ha voglia!
Io sono umile ma con chi voglio io , non con tutti i perdenti frustrati della terra che non ci sanno fare con le donne e le vorrebbero disponibili a comando!!!! contento te!
L'uomo normale capisce il dramma dello stupro, il vero uomo lo percepisce come violenza, sono quelli come te che lo sminuiscono. Se tu potresti perdonare chi ti sodomizza è perchè in fondo ti va bene così.
Ma penso che gay o no anche tu vorresti essere padrone del tuo corpo e decidere tu a chi concederti! La rabbia verrebbe anche a te! se fossi un vero uomo capiresti anche che l'abbigliamento non è sempre finalizzato ad attrarre allupati che non sanno stare al loro posto,  ma è nella natura della donna essere gradevoli! perchè è solita scusa che l'aggressore  prende  per dare la colpa alla vittima ,è un classico! Ma le persone normali sanno che la donna non si veste sexy perchè vuole essere aggredita! Solo i frustrati lo pensano!
Il rispetto agli altri è un DOVERE ricordalo! che ispirazione !!! :lol: chissà quando non sei ispirato che cazzate spari! :D


Risposta di MISTERO ad una mia risposta, pillole di femminismo. :doh:




 
Citazione
se fossi un vero uomo capiresti anche che l'abbigliamento non è sempre finalizzato ad attrarre allupati che non sanno stare al loro posto,  ma è nella natura della donna essere gradevoli! perchè è solita scusa che l'aggressore  prende  per dare la colpa alla vittima ,è un classico! Ma le persone normali sanno che la donna non si veste sexy perchè vuole essere aggredita! Solo i frustrati lo pensano!

aH SI VERO UOMO...forse ti riferisci a Lorenzo gasparrini o alla donna ad Honorem Umberto Veronesi.Che uomini!
 indossare minigonne, pantaloni o gonne super attillati(skinny)  pantaloni o gonne trasparenti( ancor di piu in questo periodo che è estate) lo si fa per attirare gli sguardi maschili  ma di fatto è un provocazione sessuale,  se si punta a mettere in mostra la parte del corpo  dal bacino in giù(per il seno il discorso è diverso per me) si provoca sessualmente e lo si fa intenzionalmente,perchè tutte le donne sanno che la parte del corpo femminile che eccita sessualmente un uomo è quella che va dal bacino alle ginocchia:glutei fianchi zona genitale e cosce.Se una mette in mostra questa parte del corpo in modo esasperato sa che può creare una certa eccitazione maschile. poi se fate finta di non saper non importa .
Io ho provato ad indossare per curiosità dei pantaloni skinny super elasticizzati per uomini quasi come quelli delle donne e devo dire che sono SCOMODISSIMI, in questo periodo sono addirittura nocivi per la pelle.Se una porta quei pantaloni lo fa solo ed esclusivamente per essere guardata e punta intenzionalmente econsapevolmente su una parte del corpo che crea  eccitazione sessuale.Non si può provocare  con certi abiti e poi dire che  se avviene uno stupro non c'entra nulla quello che si indossava e che la colpa è solo dello stupratore.E' una menzogna femminista bella e buona che inganna i fessi.


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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #388 il: Luglio 14, 2012, 00:48:12 am »
Ma non lo so se lo stupro rientra davvero nelle azioni maschili, secondo me l'omicidio non rientra nelle azioni tipiche umane, nonostante l'essere umano è l'unico animale che è consapevole di quel che fa quando commette un omicidio, se non è ritardato o schizofrenico etc
Non credo nemmeno, o almeno io mi dissocio che l'infanticidio rientri nelle azioni/intenzioni femminili, cioè accade ma non è normale, e sinceramente il fatto che un bambino possa scassare i marroni o essere una responsabilità non mi fa capire, giustificare un infanticidio comunque.
Io capisco cosa vuoi dire Renato con l'esempio della sete e la bottiglia presa con forza, ma non credo che queste argomentazioni possano aprire un dialogo.
Prendiamo appunto ad esempio il bisogno di bere, l'uomo ha bisogno di bere di più della donna, come lo risolviamo questo conflitto? Con la comprensione dell'altro che ogni tanto deve bere con la forza e va capito?
E perché deve essere chi ha più bisogno ad imporsi  sull'altro per soddisfarlo?
A te va bene in una società dove i diversi bisogni si possano imporre, si possa mettere l'altro/a sul fatto compiuto per tener conto del proprio bisogno perché ci preme, perché è il nostro e quindi lo soddisfiamo?

Come si fa casomai a trovare un accordo, un limite da non scavalcare, affinché non ci si trovi in quella zona grigia dove nemmeno è chiaro se vi è stato uno stupro?

Perché credo che molti accadano per questo, non perché vi sia davvero l'intenzione innata nell'uomo di usar violenza, ma credo che siano il risultato di una provocazione - anche non volontaria - causata dall'incomprensione reciproca su il linguaggio del copro maldecifrato, e che a volte non è coerente con le parole.

Poi non credo nemmeno che sia giusto rivolgersi a Lucia con quel "voi", lei è donna ok, ma non rappresenta tutte le donne, né credo voglia rappresentare il femminismo in senso politico, e non è detto che abbia le caratteristiche che accenni, quindi non diamole per scontato.


Si giulia parlo del voi riferendomi a qualla parte di donne che è femminista n modo piu o meno militante  ma che è accomunata dalla stessa percezione della maschilità.Purtroppo sono tante.


Con l'esempio della bottiglia ho voluto solamente dire che nell'uomo non c'è la malvagità assoluta che vede il femminismo e un certo sentire femminile in tutte le intenzioni e azioni maschili verso la donna.Io non assolvo lo stupro, imporsi con la soppraffazione non è una cosa giusta in generale e in tutte le azioni tra persone  tranne eccezioni.però la natura maschile purtroppo come ho già detto nell'altra sezione sulla natura maschile e femminile, vive in una condizione per me oggettivamente ingiusta(infatti me la prendo con la natura e con Dio) in cui dall'altra parte non c'è lo stesso bisogno complementare di sesso.la complementarietà è limitata all'anatomia (parlando da un punto di vista strettamente fisiologico poi c'è la femminilità che è una cosa veramente complementare alla maschilità ma è tutto un altro discorso), per cui come uomini eterosessuali  ci troviamo chi piu chi meno in una condizione oggettivamente frustrante e deludente e che crea una certa tensione per cui talvolta si usa la forza per ottenere il rapporto.
La soluzione a questa situazione che ci sarà fino alla fine dei tempi non ci sarà  in modo definitivo e pienamente soddisfacente, perchè in questi ultimissimi anni mi son veramente reso conto che alla donna il sesso fine a se stesso non interessa perchè la donna è fatta così femminista o non femminista che sia.Il sesso ludico per la donna è un esercizio ginnico che non la soddisfa, non le interessa perchè non da nessun tipo di piacere realmente fisico di una certa rilevanza.Inutile negarlo siete fatte così.
per cui l'unico modo sarebbe quello di venirsi incontro e accorciare le distanze , per la donna cercare di comprendere il bisogno maschile con serenità( ma questo è un  atto oserei definire caritatevole , ma nel femminismo la regola numero uno è che all'uomo non si concede assolutamente nulla c'è solo l'egoismo femminile), da parte maschile si deve cercare di guardare la donna piu per la parte che va dal bacino in su dove non viene stimolata l'eccitazione sessuale ma dove predomina un altro tipo di comunicazione e che in un certo numero di donne (non certo tutte) è l'unico punto di una reale complementarietà. Sicuramente ora come ora l'egoismo assoluto che propina il femminismo non è assolutamente accettabile.
Riguardo al linguaggio del corpo ...ti rispondo prossimamente data l'ora. :sleep:
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Re: "Stupro"? Una costrizione come tante, trattata diversamente dalle altre.
« Risposta #389 il: Luglio 14, 2012, 02:00:45 am »

Si giulia parlo del voi riferendomi a qualla parte di donne che è femminista n modo piu o meno militante  ma che è accomunata dalla stessa percezione della maschilità.Purtroppo sono tante.


Con l'esempio della bottiglia ho voluto solamente dire che nell'uomo non c'è la malvagità assoluta che vede il femminismo e un certo sentire femminile in tutte le intenzioni e azioni maschili verso la donna.Io non assolvo lo stupro, imporsi con la soppraffazione non è una cosa giusta in generale e in tutte le azioni tra persone  tranne eccezioni.però la natura maschile purtroppo come ho già detto nell'altra sezione sulla natura maschile e femminile, vive in una condizione per me oggettivamente ingiusta(infatti me la prendo con la natura e con Dio) in cui dall'altra parte non c'è lo stesso bisogno complementare di sesso.la complementarietà è limitata all'anatomia (parlando da un punto di vista strettamente fisiologico poi c'è la femminilità che è una cosa veramente complementare alla maschilità ma è tutto un altro discorso), per cui come uomini eterosessuali  ci troviamo chi piu chi meno in una condizione oggettivamente frustrante e deludente e che crea una certa tensione per cui talvolta si usa la forza per ottenere il rapporto.
La soluzione a questa situazione che ci sarà fino alla fine dei tempi non ci sarà  in modo definitivo e pienamente soddisfacente, perchè in questi ultimissimi anni mi son veramente reso conto che alla donna il sesso fine a se stesso non interessa perchè la donna è fatta così femminista o non femminista che sia.Il sesso ludico per la donna è un esercizio ginnico che non la soddisfa, non le interessa perchè non da nessun tipo di piacere realmente fisico di una certa rilevanza.Inutile negarlo siete fatte così.
per cui l'unico modo sarebbe quello di venirsi incontro e accorciare le distanze , per la donna cercare di comprendere il bisogno maschile con serenità( ma questo è un  atto oserei definire caritatevole , ma nel femminismo la regola numero uno è che all'uomo non si concede assolutamente nulla c'è solo l'egoismo femminile), da parte maschile si deve cercare di guardare la donna piu per la parte che va dal bacino in su dove non viene stimolata l'eccitazione sessuale ma dove predomina un altro tipo di comunicazione e che in un certo numero di donne (non certo tutte) è l'unico punto di una reale complementarietà. Sicuramente ora come ora l'egoismo assoluto che propina il femminismo non è assolutamente accettabile.
Riguardo al linguaggio del corpo ...ti rispondo prossimamente data l'ora. :sleep:
Mi sfugge comunque la motivazione: perché un uomo che non commettere reati e non fa male a nessuno, nemmeno indirettamente, dovrebbe adentrarsi in un campo minato come quella di tentare di giustificare uno stupratore?
Ci sono crimini peggiori, certo!
In alcuni esseri c'è anche la malvagità e la volontà di far del male, sicuro!
Ma se lo stupro è solo un esempio tra i tanti reati,  che crano un danno ad un altro individuo, (anche se lo scopo finale non è quello), perché faticare tanto  per giustificare proprio quello?

Guarda che anche i pedofili rispondono ad un bisogno, ad una pulsione istintiva che non vogliono o non possono reprimere. Ma in genere gli adulti sani condannano quell'atto, e anche quelli sono esseri umani, anche quelli in carcere ci vivono male. E io personalmente non mi sento chiamata in causa se un adulto come me è pedofilo, non mi sento di essere contro al bambino indifeso perché li ritengo una minoranza tra gli adulti che in genere sono persone perbene.
E non credo che ci sia ragione per sentirsi chiamati in causa come genere anche per quanto riguarda la violenza sessuale uomo -donna, secondo me  non è la regola che stabilisce il rapporto tra i sessi, quella  non è la norma, ergo non è determinate  prenderne le difese, ma casomai le distanze, certamente nel modo meno emotivo possibile, ma andrebbero prese decisamente.
Citazione
infatti me la prendo con la natura e con Dio
Io me la prendo anche con la società, perché se si potesse godere dei vantaggi accettando gli svantaggi dell'essere uomini o donne, senza però abusare né invadere l'altro/a si potrebbe trovare un equilibrio e colmare quello che la natura non ha dato.
Non dico che sia facile, però si potrebbe iniziare a fare un percorso collaborativo su questa strada.