Mi sfugge comunque la motivazione: perché un uomo che non commettere reati e non fa male a nessuno, nemmeno indirettamente, dovrebbe adentrarsi in un campo minato come quella di tentare di giustificare uno stupratore?
Ci sono crimini peggiori, certo!
In alcuni esseri c'è anche la malvagità e la volontà di far del male, sicuro!
Ma se lo stupro è solo un esempio tra i tanti reati, che crano un danno ad un altro individuo, (anche se lo scopo finale non è quello), perché faticare tanto per giustificare proprio quello?
Guarda che anche i pedofili rispondono ad un bisogno, ad una pulsione istintiva che non vogliono o non possono reprimere. Ma in genere gli adulti sani condannano quell'atto, e anche quelli sono esseri umani, anche quelli in carcere ci vivono male. E io personalmente non mi sento chiamata in causa se un adulto come me è pedofilo, non mi sento di essere contro al bambino indifeso perché li ritengo una minoranza tra gli adulti che in genere sono persone perbene.
E non credo che ci sia ragione per sentirsi chiamati in causa come genere anche per quanto riguarda la violenza sessuale uomo -donna, secondo me non è la regola che stabilisce il rapporto tra i sessi, quella non è la norma, ergo non è determinate prenderne le difese, ma casomai le distanze, certamente nel modo meno emotivo possibile, ma andrebbero prese decisamente.Io me la prendo anche con la società, perché se si potesse godere dei vantaggi accettando gli svantaggi dell'essere uomini o donne, senza però abusare né invadere l'altro/a si potrebbe trovare un equilibrio e colmare quello che la natura non ha dato.
Non dico che sia facile, però si potrebbe iniziare a fare un percorso collaborativo su questa strada.
perchè c'è la tirano quotidianamente con la propaganda di stupro e di violenze sessuali, se dicono che 8 milioni di donne subiscono violenze all'anno e la maggior parte avviene nelle mura di casa, non bisogna essere eistein per capire dove vogliono arrivare a parare, ossia che
la natura maschile è intresicamente malvagia.Questo è il problema.Come percepisce l'uomo la donna? Lo stupro è la cima dell'iceberg.
Lo stupro rimane una violenza di una certa gravità,l'atto di per sè è negativo ma la reazione di molte donne a questo reato, è fuori di ogni limite è rabbia senza fine.Questo è il problema, non il fatto di dire che lo stupro sia una bella cosa ed è tutto ok.Questo vale anche per la "molestia" anzi soprattutto per la molestia che è un evento molto piu diffuso.Un certo sentire femminile interpreta lo stupro come una manifestazione di pura cattiveria, così anche per la molestia.In realtà non è così anche se la cattiveria ci può essere, è giusto spiegare un atto per quello che è.Allora ho detto che se le donne capissero che dietro allo stupro non c'è solo voglia di offendere ma è altro, magari sarebbe un passo pernon chiudersi totalmente nel loro rancore.la maggior parte delle donne di fronte alle scuse maschili per una "molestia"
non perdonano.
Il percorso collaborativo sarebbe una bella cosa ma ora come ora
non esiste(a parte una minoranza ) e non per colpa maschile, non sono gli uomini che si sono chiusi nei loro pregiudizi e egoismi.Se il percorso collaborativo è il quieto vivere femminista dove vige il reato di lesa maestà allora non ci siamo.Io auspico un percorso di comprensione, ma non ci spero molto ci tengo sicuramente al fatto che gli uomini non condividano le dottrine e la rabbia femminista perchè condividere e sostenere le dottrine di chi ti considera un nemico è da bamba!.Almeno questo no!
Sui pedofili, anche li c'è una spiegazione ed è sempre un impulso sessuale perverso che hanno alcuni enon riescono a reprimere, ma gravità della violenza è veramente alta.poi i bambini a differenza delgli adulti non hanno pregiudizi e rabbia preconcetta, loro subiscono una violenza in modo innocente , la loro sofferenza e offesa per l'atto subito è verace.