sì, la sentenza è emblematica
1 autodeterminazione femminile: le ff possono fare quello che vogliono, infischiandosene degli ormoni maschili!
2 le ff però sono solo falsamente innocenti. In realtà sanno benissimo cosa i mm pensano di loro, non si vestono come capita, si vestono o si svestono con un unico obiettivo: stimolare i maschi, mettere in mostra la loro merce, alzare il prezzo
3 infatti quando una dd cambia punto di vista, quando non vede più solo la prospettiva offerta dalla parte della vetrina dove sta la merce, ma passa dove c'è il cliente, ecco che si arrabbia. La mamma è dalla parte dei figli, sa benissimo cosa provano i figli, non avendo gli ormoni dei figli però si accorge anche del gioco sporco (annusa, annusa, poi decido io a chi vendere) e cerca di contrastarlo. Ma le va male, perchè lei stessa è fisicamente dalla parte della vetrina dove c'è la merce, in ogni caso lei non è un cliente (se non eventualmente per procura)
4 chi davvero dovrebbe arrabbiarsi sono gli uu: la merce si espone se si vende. Ditemi il prezzo, poi ne discutiamo. Lo smutandamento femminile non fa parte di una relazione di libero mercato, ma di arbitrio. Prima vi faccio arrapare tutti, poi decido io a chi vendermi!
5 cosa dovrebbero fare gli uu arrabbiati?
soluzione A: la sharìa. Ma l'Islam non ci è simpatico.
soluzione B: l'indifferenza. Così si torna punto a capo: vuoi mostrare le tette, mostrale!