noooo, che delusione!!!
un'altra analfabeta!
sentite un po' qua:
sempre all'indirizzo della Flavia del ristorante
http://flaviasrestaurant.wordpress.com/2010/11/20/giornata-internazionale-contro-la-violenza-alle-donne/#
FC
Jan 08, 2011 @ 14:47:35
http://flaviasrestaurant.wordpress.com/2011/01/08/326/
Qui la netiquette in risposta a Tex
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cosimo tomaselli
Jan 09, 2011 @ 20:49:13
bah, cara signora Flavia, lei sul suo blog fa quel che le pare
Tex si esprime come Tex, oltre la forma però c’è un contenuto
io mi esprimo diversamente, forse il contenuto è lo stesso, ma lei non è in grado di rispondere nè a me nè a lui
a lui lo censura
a me mi offende
ma siamo nel suo blog, faccia quel che le pare e stia tranquilla: ha ragione lei
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FC
Jan 09, 2011 @ 21:45:43
Cosimo, smettiamola di giocare con le parole.
l'ho già sentita da qualche parte!
quando le femminucce sono in difficoltà perhè non vogliono ammettere che hanno torto, vi accusano di giocare con le parole!
Sa benissimo che non l’ho offesa perchè ritenere che certe posizioni siano sessiste NON è un’offesa, casomai è un fatto (di cui lei magari potrebbe anche vantarsi); posizioni razziste e fasciste idem:
accidenti, questa qui non ha la minima idea di cosa sia la diffamazione nell'ordinamento giuridico italiano!
trovo che combattere l’idea stessa che le donne siano vittime degli abusi maschili NON sia una posizione di apertura mentale ma di arretratezza
chi combatte cosa? cara femminuccia a corto di neuroni: noi non combattiamo, noi verifichiamo solo. Se ci fosse effettivamente un numero significativo di donne vittime di abusi maschili, saremmo i primi a riconoscerlo. Ma tra i suoi neuroni non c'è spazio per la differenza tra combattere e verificare
(dichiarare poi, come lei ha fatto, che le zoccole sono le uniche donne che le stanno simpatiche è di un becero paternalismo che non ci si crede).
si, si va bene. Adesso devo chiedere a lei per chi devo avere simpatia e per chi antipatia! ma c'è o ci fa questa qua?
Però vede, becero paternalismo non è un’offesa. Non tutto quello che la infastidisce è un’offesa. Tutte queste parole (fascismo, paternalismo ecc) hanno un significato ben preciso, ed è questa la mia critica a lei e alle sue “posizioni”. Cos’altro vuole? Invece se uno usa termini come ridicola, mentecatta, deficiente, sapientona, penosa, ecco queste sono offese. Le parole stupratore, pedofilo, sfruttatore NON sono offese, sono purtroppo dati di fatto, visto che si parla di violenza alle donne; invece parole come troia, stronza e zoccola sono offese perchè non descrivono un dato di fatto ma sono termini usati solo per offendere.
accidenti!
per quale ragione mai zoccola, ridicola, sapientona etc non dovrebbe essere un dato di fatto? chi dice che sono termini usati solo per offendere? e chi dice invece che paternalista, maschilista, fascista (che c'entra? boh
) sono dati di fatto? lei, ovvio! Abbiamo già preso atto che lei nella scala gerarchica è appena sotto la trinità.
Le devo però dare una cattiva notizia: molti giudici italiani sono atei, non credono pertanto che lei abbia tale scienza, prescienza e postscienza da poter determinare ciò che è dato di fatto e ciò che è diffamazione. Quindi la consiglierei di preparare un'altra linea di difesa
Eppoi forse le è sfuggito che la differenza fondamentale tra le offese di alcuni amici miei e le sue è nel destinatario. Una cosa è offendere un nick anonimo di cui la polizia postale ci ha promesso l'identità, ben altra cosa è offendere una persona in carne ed ossa con nome, cognome, faccia e indirizzo.
Le dico questo perchè avrà notato (forse, ma forse anche no) quanto divario c’è fra il mio argomentare e quello dei deliziosi maschietti in questo blog http://ladyradiolina.blogs.teknusi.org/2010/10/27/maschilismo-ecco-cose/#comments
si, ho notato una certa differenza. I suoi neuroni sono congelati, deliziosa feminuccia. I
maschi intervenuti in quel forum forse non sono riusciti a spiegarsi bene, ma spiegarsi bene in poche righe ad un uditorio prevenuto, preconcetto, in mala fede e oltretutto femminile
non è difficile, è impossibile.
Ecco pechè sono costretta a salutarla e a lasciar cadere l’argomento, non posso passare metà della mia vita a spiegare le regole base della comunicazione.
Vede, un assioma della comunicazione è che se qualcuno non capisce è sempre colpa di chi comunica. Ma è un assioma comportamentista. Dal punto di vista della psicologia analitica la verità è un'altra: la maggior bariera alla comunicazione è la limitatezza del recipiente.
Purtroppo tentare di comunicare con lei è inutile: non ha abbastanza materia grigia per ospitare una sola nozione diversa da quelle ritrite nella sua banda criminale di fanfare stonate!
Perciò anch'io sono costretto a lasciar cadere l'argomento. Lei ha già dimostrato le sue capacità di compensione, e mi rendo conto che le abbiamo ampiamente superate.