Belgio: moglie uccise 5 figli, ma le spese le paga il marito

[Brutale]

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Belgio: moglie uccise 5 figli, ma le spese le paga il marito

L’ex moglie gli ha ucciso i 5 figli, ma a lui -seppur riconosciuto come vittima- il Belgio chiede di risarcire le spese della giustizia.

Questo è quanto riportato dal noto quotidiano belga ‘Le soir’.

La richiesta è rivolta sia a Bouchaib Moqadem sia alla ex consorte Genevieve Lhermitte; ma, considerando che la donna è in carcerem in quanto riconosciuta colpevole di aver sgozzato i loro cinque figli nel sonno uno dopo l’altro in un momento di raptus folle e insensato. La donna è insolvente e quindi dovrà essere il marito a pagare i costi del processoper un ammontare di oltre 72mila euro.

La sentenza del giudice è dovuta allo stato finanziario della donna. . Una nullatenente per la legge belga è dunque incapace di assolvere ai pagamenti del processo. L’uomo invece ha un reddito che permette tale costo e per questo motivo il giudice ha deciso di accollargli l’intera spesa processuale. Una doccia fredda che ha gettato nello sgomento gli avvocati di Bouchaib che parlano di “decisione assurda e incomprensibile”.

L’uomo, intervistato dalle televisioni locali ha dichiarato: ‘Non so cosa dire, non ho parole, sono disgustato e sgomento’, ha dichiarato Bouchaib Moqadem.

Il suo legale ha comunque presentato ricorso per ottenere il ribaltamento di questa ingiusta imposizione soprattutto vista la somma ingente che è stata comminata e ratificata dallo stesso tribunale. Una vicenda destinata a generare molto scalpore. Prima per la ferocia dell’evento che ha determinato l’arresto e la condanna della donna e poi per questi fatti contingenti che gettano ombre di discredito nell’operato della giustizia belga.

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Quintuplo infanticidio: donna sgozza i suoi figli, l’ex marito deve pagare le spese processuali

La terribile vicenda di Genevieve Lhermitte è iniziata il 28 febbraio del 2007: la 44enne belga, in un momento di lucida follia, sgozzò i suoi cinque figli nella loro abitazione di Nivelles, in Belgio.

Nel pomeriggio si recò al supermercato, acquistò dei coltelli nuovi e, una volta rientrata a casa, preparò la cena come era solita fare ogni giorno.

Poco dopo scattò la sua follia omicida: chiamo i figli, tutti di età compresa tra i 3 e i 14 anni, nella sua stanza da letto e li uccise uno dopo l’altro, sgozzandoli con le lame appena comprate.

Poi, dopo essersi resa conto di quando accaduto, allertò le autorità e cercò di uccidersi con una coltellata all’addome.

I soccorsi arrivarono giusto in tempo e Genevieve riuscì a salvarsi. La sua storia sconvolse la città di Nivelles e il Belgio intero.

Nel processo che seguì, la Lhermitte fu condannata all’ergastolo e si trova tutt’ora in carcere.

Ora, a distanza di pochi mesi dalla sentenza, lo Stato ha chiesto il risarcimento delle spese processuali all’ex marito della donna, Bouchaib Moqadem, padre dei cinque bimbi uccisi.

Non stiamo parlando di qualche decina di euro, ma di ben 72.743 euro che l’uomo dovrebbe versare allo Stato nonostante, nel corso del processo, sia stato riconosciuto come vittima.

Il problema è che lei si trova in carcere ed è insolvente e lo Stato deve pur prendere da qualche parte i soldi spesi per il processo: l’unico a cui potere chiedere, però, è l’ex marito.

L’amara notizia è stata diffusa oggi dal quotidiano belga “Le Soir“, che ha anche raccolto lo sfogo del signor Moqadem:

Sono disgustato e sgomento, non so cosa dire. Ecco che spetta a me, già privato ingiustamente dei miei figli, di pagare il processo intentato alla mia ex moglie, riconosciuta come l’assassina dei miei cinque bambini.

Grazie alla stampa internazionale questa storia sta facendo il giro dell’Europa e quasi certamente il signor Moqadem riuscirà a vincere la sua battaglia.

Il suo legale, nel frattempo, ha mandato una lettera al ministro dell’interno Didier Reynders, chiedendo e sperando che:

la morale superi le ragioni amministrative e che lo Stato dia prova di moderazione giustificata dal carattere tragico di questo quintuplo infanticidio.

[Massimo]

Che dire? Quando serve la donna è incapace di intendere e di volere e va capita.
Anche se scanna i propri figli. Anche se deve pagare le spese processuale e non
ha il becco di un quattrino. E' una vittima del sistema. Tanto paga pantalone!
Quando serve la donna è pienamente consapevole di ciò che fa anche se caccia
il marito da casa (sua) per un capriccio e poi lo accusa di violenza di genere!

P.S.: a giudicare dal nome l'ex marito sembrerebbe essere un magrebino o un
        islamico: ha fatto proprio un bell'affare a venire in Occidente a sposare
        una donna occidentale (e pure squattrinata). Proprio un bell'affare!

[Brutale]

fosse solo squattrinata... è pure cessa.

[Massimo]

Appunto........squattrinata, cessa .....e pure occidentale. Il peggio del peggio!

P.S.: Ho saputo che in Arabia Saudita una donna ricca, bella e disposta ad amare
        un uomo senza riserve cerca uomini non necessariamente ricchi ma sinceri.
        Che dici, Brutale, ci facciamo un pensierino?

[Brutale]

quasi quasi, un pensierino ce lo farei, ma siamo sicuri che non ci sia il trabocchetto?  

[Massimo]

Potrebbe anche essere, ma varrebbe la pena verificare, no?
Quanto ai rischi e ai trabocchetti...sai quanti ne corrono i fessi che si sposano qui
in Occidente dove impera la vulvocrazia?