Autore Topic: La PAS non esiste  (Letto 1168 volte)

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Online Jason

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La PAS non esiste
« il: Gennaio 10, 2011, 20:30:00 pm »
Ebbene, la PAS NON esiste, toglietevelo dalla mente!!!
Aspettate...ma chi ha detto ciò ?
Zapatero!!!!  :w00t: :w00t: :w00t: :w00t:
Il governo più luridamente femminista d'europa, che fra le altre cose ha distrutto la Spagna, che fino a poco tempo fa era sì davanti a noi!
Che affidabilità  :D :D :D :D :D
Chiedere ad un governo femminista una cosa simile è esattamente come chiedere ad un nazista cosa pensa degli africani  :lol: :lol: :lol:
PS chiedete poi effettivamente agli spagnoli cosa pensano di quel troglodita femminista . Vi parleranno di disoccupazione e di boom di false accusa di violenza. Ecco a voi zaPPatero  :lol: :lol: :lol:

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http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2011/01/10/pas-secondo-il-governo-spagnolo-e-una-patologia-inesistente/#more-8292

Pas: secondo il Governo Spagnolo è una patologia inesistente!
Questa è la traduzione di un’articolo pubblicato oggi su El Pais. Buona lettura!

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Il Governo invita i giudici a non accettare e a non tenere in considerazione una patologia inesistente.

Un rapporto governativo giunge alla conclusione che la cosiddetta Sindrome di Alienazione Genitoriale, presumibilmente usata dalle madri per ottenere la custodia dei figli, manca di validità scientifica.

Articolo di Joaquina Prades – Madrid – 10/01/2011 El Pais

Nuovo e severo richiamo del Governo (spagnolo) ai giudici, i pubblici ministeri e gli esperti forensi che continuano ad usare la cosiddetta sindrome di alienazione genitoriale (Pas) nel corso di perizie e sentenze.

“Perversione del diritto”, “montature”, “insieme di sciocchezze” o “truffa legale” con “conseguenze pericolose per le donne e i bambini” sono alcune delle raccomandazioni dirette a giudici, pubblici ministeri, avvocati, psicologi, medici e organizzazioni sociali. Ossia a tutti quei professionisti che intervengono quando una coppia è coinvolta in un divorzio e uno dei coniugi, nell’89% dei casi l’uomo secondo un esaustivo rapporto ufficiale elaborato dall’Osservatorio sulla Violenza Domestica e di Genere, accusa l’altra di manipolare il bambino per fargli nutrire avversione per lui.

Il rapporto insiste sul fatto che né l’Associazione di Psichiatri americana (APA), né l’Associazione Spagnola di Neuropsichiatria, né l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ammette la validità scientifica alla Pas o la considerano un disturbo riconosciuto dalla comunità scientifica.

La sindrome di alienazione genitoriale, fino agli anni novanta chiamata sindrome della madre malevola, è un termine coniato da Richard Gardner, uno psichiatra militare statunitense che negli anni ottanta lo ha definito un disturbo mentale invalidante per la cura dei bambini. Secondo lui si tratterebbe di “una campagna di diffamazione ingiustificata nei confronti di un genitore alienato” che comporta che il bambino si rifiuti di convivere con lui o incontrarlo”. Si applica soprattutto in alcuni stati degli Stati Uniti, in Argentina e in Spagna.

Le associazioni degli psicologi di questi ultimi due paesi avallano la Pas, la comunità medica non la respinge, il collegio dei medici ritiene che sia una decisione da rimandare ai singoli professionisti, e altrettanto succede con il Collegio degli avvocati. La corte europea dei diritti dell’uomo ne ha tenuto conto per alcune relazioni di alcuni processi in revisione. In questo contesto variegato, alcuni giudici lo applicano alla lettera. Ed è soprattutto questo ciò che preoccupa il Ministero della Salute, delle Politiche Sociali e dell’Uguaglianza e l’osservatorio. Continua la polemica sette anni dopo la prima sentenza spagnola che ha preso in considerazione la Pas.

La dichiarazione ufficiale del Governo su questa presunta Sindrome è una richiesta di lunga data fatta da organizzazioni di donne, che rimproveravano all’ex ministra per l’Uguaglianza, Bibiana Aído, il silenzio del governo. Ora, come Segretaria di Stato e con Leire Pajin come Ministra, l’Esecutivo prende atto della sua inesistenza e prevede di pubblicare il report nei prossimi giorni.

I giudici dal profilo maschilista, che come dice il delegato del governo contro la Violenza di Genere, Miguel Lorente, sono “pochi ma rumorosi” e figurano come destinatari principali della relazione. Partendo dalla base che “i pregiudizi di genere sono presenti nei nostri tribunali” la relazione avverte: “Nell’ambito giudiziale questa presunta sindrome ha provocato effetti devastanti su molti minori e sulle loro madri considerando i bambini come bugiardi e le loro madri come malate di mente”, e ci si sorprende come, dato il crescente discredito che coinvolge la Pas, questa sia ancora usata in tribunale. E’ la grande anomalia che intendiamo correggere, conclude Lorente.

Il pubblico Ministero della Giunta contro la Violenza di Genere, Soledad Cazorla, avvertì già nel 2007 i professionisti di riflettere prima di utilizzare la Pas, e il Consiglio Giudiziario Supremo, attraverso Paloma Marín, ricordò un anno dopo riferendosi al potere dei giudici, di non recepire “in modo acritico” le relazioni dei periti e citò espressamente coloro che davano validità scientifica alla Pas: nelle regioni di Madrid, delle Asturie e Murcia, e città come Barcellona, Malaga, Valencia, Pontevedra e Siviglia, tra le altre.

Ana Maria Perez del Campo, presidente dell’Associazione delle Donne Separate e coordinatrice attivo del “rapporto”, afferma che “sono sempre gli stessi giudici a riconoscere la Pas, e gli avvocati delle parti in causa lo sanno” citando alcuni casi nel sud. E aggiunge: “con questo rapporto speriamo di porre fine a tali barbarie.”

Perez del Campo pone ad esempio tra tutte le sentenze analizzate nel rapporto una della catalogna del 2009, durante la quale erano state presentate otto relazioni, sette contro la sindrome e una sola accusando la madre di essere una malata manipolatrice. Il giudice tenne in considerazione solo quest’ultima, respingendo le altre, per toglierle la custodia dei figli consegnandola al padre.

Molte associazioni di padri separati e la maggioranza di quelle che rivendicano la custodia condivisa dei figli più piccoli credono che la Pas sia una triste e inverosimile realtà, indipendentemente da come viene denominata.

I miei figli affidati al padre violento

La presidente dell’associazione delle donne separate, che da decenni si occupa di difendere le donne, assicura che quando una donna denuncia abusi in coincidenza di procedimenti di divorzio, l’uomo molte volte contrattacca denunciandola a sua volta di aver manipolato i figli. Il giudice gli da ragione e la donna perde la famiglia. La presunta sindrome di alienazione genitoriale (Pas), in questi casi produce una delle lamentele più volte ascoltata da Perez del Campo nel suo ufficio:
“Avevo deciso di allontanarmi dal mio aggressore ma ora sono i miei figli che subiscono la sua presenza. Forse se avessi sopportato i maltrattamenti i bambini non vivrebbero ora con uno psicopatico.”

Cosa succede quando una donna mette il padre contro i figli? Come si chiama questo comportamento?

Miguel Lorente ha risposto: “certo che esiste quel tipo di donna, come l’uomo che favorisce l’avversione per la madre, ma se il rapporto con i loro figli è sano, intenso, qualsiasi lavaggio del cervello non rompe questo”.

“Quando un bambino rifiuta uno dei due genitori è perché sa, perché ha sofferto lui o l’adulto per la violenza espressa dall’adulto aggressivo. Su questo tutti gli esperti concordano.

Uno dei comportamenti comuni dei professionisti coinvolti a pagamento nelle perizie a favore della Pas è quello di togliere credibilità alla storia raccontata dai bambini, specialmente se sono minori di otto anni.
“Nelle relazioni di esperti, denuncia la giurista Palona Marin nel rapporto, si banalizza la paura e l’ansia dei bambini.”

“Le perizie che classificano i bambini come Non credibili sono basate su una osservazione del soggetto per poco meno di 20 minuti o mezz’ora e talvolta vengono scritte perizie con diagnosi di Pas senza neppure aver visto il bambino o la madre.”

Quest’ultima modalità è stata usata con una quarantenne di Madrid che vuole restare anonima, alla quale il tribunale n.1 di Madrid applicò il criterio della Pas nel maggio 2009 e concesse la custodia del figlio di sei anni al padre, il quale era stato già denunciato come maltrattante e abusante sessuale del minore. L’uomo, un insegnante di scuola secondaria di Madrid, era stato assolto per una accusa di stupro risalente a prima del matrimonio e di abusi sessuali dopo. La donna dice però chiaro e tondo che ha perso fiducia nella giustizia e ha attivato un sito web (Madre Rea
http://asociacionmadrerea.foroactivo.com/) per donne e bambini vittime della Pas.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

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Re: La PAS non esiste
« Risposta #1 il: Gennaio 10, 2011, 20:35:51 pm »
La perdita di fiducia nella giustizia ce l'hanno gli uomini! In quel paese ci sono 350 falsissime accuse di stupro al giorno! Ecco chi deve perdere fiducia, i maschi spagnoli. Una protesta seria no ?
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America