Una donna somala truffa il welfare britannico per oltre £250.000

[Tito Brasolin]

Link: Somali £250k benefits cheat Ayan Abdulle described Britain as 'land of easy money' | Mail Online

La signora Ayan Abdulle era giunta a Londra nel 2004 con i suoi primi cinque figli, di età tra gli 8 e i 17 anni e suo marito Raghe Adan, chiedendo asilo con il nome di Amina Ali Muse e raccontando che i miliziani avevano attaccato la sua casa in Somalia nel '98 uccidendo suo fratello. Sosteneva di aver subito uno stupro di gruppo, e che anche sua nipote era stata stuprata, torturata e picchiata.

In realtà dal 1994 si trovava in Svezia, dove poteva vivere senza lavorare grazie al supporto dei servizi sociali. Non volendo imparare la lingua, come richiesto per continuare a beneficiare dei sussidi, decide di trasferirsi a Londra dove tra il 2004 e il 2010 sfrutta il welfare state in tutti i modi possibili: income support, disability living allowance, carers’ allowance, jobseekers’ allowance, housing benefit, council tax benefit, tax credits and child benefit per un importo totale di £261.358,14. È stata condannata a quattro anni e mezzo di carcere.

[Massimo]

Che dire? Se una donna somala (sicuramente su consiglio altrui) sa spennare il
pollo maschio svedese (che poi come ricompensa, deve pure vergognarsi di
essere nato maschio e per poco non viene pure tassato solo per questo)
figuriamoci le altre furbastre! Come Totò ogni esemplare maschio scandinavo
(che di tanto in tanto nelle pubblicità viene pure abbattuto per verificare lo
stato della sua dentatura) potrebbe ben dire: "E io pago!"

[Animus]

260.000 sterline in 6 anni?
Alla faccia del sussidio, e se le davano un vitalizio che pigliava 3 milioni?
E poi dicono che la gente (comune) non vuole più lavorare...