Dramma della gelosia, ex carabiniere fa strage a Cagliari, poi si uccide

[Anomaly]

http://qn.quotidiano.net/cronaca/2011/01/12/441146-cagliari_carabiniere_uccide.shtml

Dramma della gelosia, ex carabiniere fa strage a Cagliari, poi si uccide
Patrizio Lai, 49 anni, ha sparato ferendo la ex moglie Valentina Sainas di 35 anni e uccidendo la madre Liliana di 53 ed il compagno della giovane Manuel Angioni di 28 anni. Dopo una breve fuga si è tolto la vita

Cagliari, 12 gennaio 2011 - Dramma della gelosia con duplice omicidio a Quartu Sant’Elena, grosso centro alle porte di Cagliari. Un ex Carabiniere, Patrizio Lai, 49 anni, ha ucciso il compagno della ex moglie e la suocera.

Poco dopo le 21.30 l’uomo armato di fucile ha fatto irruzione in un appartamento di via Pizzetti, vicino allo stadio di Is Arenas ed ha sparato all’impazzata ferendo la ex moglie Valentina Sainas di 35 anni e uccidendo la madre Liliana di 53 ed il compagno della giovane Manuel Angioni di 28 anni.

Dopo la sparatoria l’uomo è fuggito a bordo di un auto facendo perdere le tracce.

Poche ore dopo è stato trovato morto suicida. Il corpo del commerciante era nella sua auto, parcheggiata alla periferia della città. Lai si è sparato con il fucile con cui ieri ha ferito anche l’ex moglie, Valentina Sainas, 35 anni, rimasta ferita alle gambe e operata nella notte in ospedale. Le condizioni della donna sono buone.

Lai si è sparato alla testa, probabilmente nelle prime ore di stamane, con il fucile da caccia Benelli calibro 12 che deteneva legalmente.

Il suo corpo è stato trovato dalla polizia nella Mercedes blu classe E con cui ieri sera si era allontanato dopo l’irruzione nell’appartamento di via Pizzetti, dov’era arrivato folle di gelosia per la donna, sposata in seconde nozze e dalla quale era separato. La macchina era parcheggiata vicino al lago Simbirizzi, lontano dal centro abitato di Quartu Sant’Elena, a ridosso della strada statale 125.

Da ieri sera il commerciante era ricercato da polizia e carabinieri. Si temeva che potesse commettere qualche follia, considerato che era scappato armato del suo fucile da caccia.

Lai aveva fatto il servizio militare negli anni Ottanta nei carabinieri e si era sposato due volte. Dal primo matrimonio aveva avuto una figlia, che ora ha 28 anni, e che presto gli avrebbe dato un nipotino. Con la seconda moglie Valentina, l’uomo aveva cresciuto il figlio di lei, avuto da un precedente compagno, che ora ha 15 anni. Agli inizi degli anni Novanta, Lai era stato arrestato per truffa, unico precedente per il quale era noto alle forze dell’ordine.

Questo è quel genere di cose che fa desiderare che l'inferno esista...

[Jason]

http://qn.quotidiano.net/cronaca/2011/01/12/441146-cagliari_carabiniere_uccide.shtml

Questo è quel genere di cose che fa desiderare che l'inferno esista...

Perchè ?

[Jason]

ex moglie Valentina Sainas di 35 anni

Dal primo matrimonio aveva avuto una figlia, che ora ha 28 anni

 

Scusa un attimo, ma come ha fatto a partorirla a 6 anni ? 

[Anomaly]

Perchè ?

Scusa, sfogo del momento... mi spiace. Il fatto è che queste sono cose che non vorresti mai accadessero.

Tra l'altro. da quest'altro link...: http://lanuovasardegna.gelocal.it/dettaglio/fa-strage-a-casa-della-ex-moglie/3155865
...risulta che, a dire della gente: «Era un uomo socievole, un gran lavoratore che non ha mai fatto mancare nulla ai suoi cari. Viene da una famiglia povera del quartiere di Santa Lucia. È difficile auguargli qualsiasi cosa: spero che si costituisca, o scelga di farla finita, perchè se lo trovano gli amici o i parenti di Manuel per lui è finita. Nessuno di noi pensava che dalle minacce dagli ammonimenti rivolti a Valentina in questi mesi potessa scaturire una tale furia omicida».

Che cosa scatta nella mente di una persona perché essa si trasformi da normale padre di famiglia a mostro omicida?

[Massimo]

Sapete come una delle mentecatte del Sud ha poi
commentato tragedie come questa? "Ma non poteva ammazzarsi lui solo e basta?"
(così sarebbe uscito definitivamente dalla vita di lei?). Se non cambiano le leggi e
i maschi non si daranno una mossa e non si decideranno una volta per tutte a
difendere i LORO INTERESSI, aspettiamoci ancora tragedie come questa. Il fatto
è che queste persone vengono considerate come dei fessi perdenti e quindi non
suscitano NESSUNA benevolenza. "Tanto A ME non capiterà" si continua a dire in
questi casi e così si lascia campo libero all'ideologia femminista che continua così
irridente a procurare danni agli interessi maschili. Come si fa a mobilitare un sesso
alla difesa di se stesso se si vergogna dei propri morti e di battersi per sè?

[Jason]

"Ma non poteva ammazzarsi lui solo e basta?"
(così sarebbe uscito definitivamente dalla vita di lei?

Questo dimostra la loro natura misandrica. Infatti noi antifemministi diciamo " ma non era meglio se non moriva nessuno ? " . Il bello è che segnalano solo i commenti misogini senza pensare a quello che LORO scrivono.

[Massimo]

E perchè devono preoccuparsi di nascondere la loro misandria, Jason?
La misoginia è da sfigati, da perdenti, da emarginati. La misandria è trendy, è "in"
quindi perchè non esibirla? La esibiscono anche i maschi (moderni) e quindi perchè non anche coloro dalle quali è partita?

[Giulia]

Sapete come una delle mentecatte del Sud ha poi
commentato tragedie come questa? "Ma non poteva ammazzarsi lui solo e basta?"

beh in effetti è la stessa cosa che penso anche io, quando qualcuno  decide di ammazzare e poi suicidarsi.... tipo quelle madri che prendono in braccio i figli e si buttano dal balcone...
ma non si poteva buttare giù da sola?!...lo penso sempre ahimè!

[Massimo]

Già, ma in questo caso, Giulia, le femministe NON lo dicono. Dicono che bisogna
andare A MONTE: vedere le cause del disagio, delle sue sofferenze e perchè è
stata lasciata sola. Quindi va a finire che in questo caso la colpa viene comunque
addebitata al maschio: padre, marito o compagno che non è le stato vicino o
presente (altrimenti lei non si sarebbe suicidata insieme al suo bambino) oppure la colpa è della società spietata con i deboli, a immagine e somiglianza dei maschi
che l'hanno così creata e voluta. Quando ad ammazzare e suicidarsi è l'uomo a
monte invece non ci si va. Si sta A VALLE. A criticare la sua codardia e la sua
incapacità di affrontare la vita. E A VALLE SI RESTA. Tranquillamente.

[Carlo Zijno]

Già, ma in questo caso, Giulia, le femministe NON lo dicono. Dicono che bisogna
andare A MONTE: vedere le cause del disagio, delle sue sofferenze e perchè è
stata lasciata sola. Quindi va a finire che in questo caso la colpa viene comunque
addebitata al maschio: padre, marito o compagno che non è le stato vicino o
presente (altrimenti lei non si sarebbe suicidata insieme al suo bambino) oppure la colpa è della società spietata con i deboli, a immagine e somiglianza dei maschi
che l'hanno così creata e voluta. Quando ad ammazzare e suicidarsi è l'uomo a
monte invece non ci si va. Si sta A VALLE. A criticare la sua codardia e la sua
incapacità di affrontare la vita. E A VALLE SI RESTA. Tranquillamente.

= lotta di classe (tutto il bene da una parte, tutto il male dall'altra).

[Massimo]

Non è lotta di classe, Carlo, è lotta di genere. E quindi interclassista. L'hanno
capito anche alcuni maschi di sinistra (meglio tardi che mai!). Il che è tutto dire.

[Giuseppe83]

Purtroppo non riesco a connettermi spesso, ma per fortuna le parole di Massimo potrebbero essere le mie  - però, nell' ultimo intervento, credo che Carlo intendesse  "classe" nel senso di (qualsiasi) categoria sociale  (in questo caso maschi o femmine).

[Massimo]

Ed è proprio questo, che non si vuole capire: quando un uomo NON è tutelato si
fa giustizia da solo. Invece si continua a straparlare di privilegi che l'uomo non si
rassegna a perdere, della volontà di dominio del maschio sulla moglie o compagna
(oramai divenute ex). NON si vuole proprio capire che quando un uomo ha la vita
distrutta preferisce la morte rapida sua e di chi la ridotto in quello stato che una
vita di continue mortificazioni. L'esempio di Sansone dovrebbe far riflettere.
Invece si pretende che l'uomo reagisca (anzi NON agisca) come la donna che si
rassegna paziente.