@ Salar:
Volendo, avrebbero raso al suolo l'intero Libano.
I mezzi c'erano, le palle piene pure.
Questioni di opportunità politica (il timore di perdere l'appoggio incondizionato dei soliti "finanziatori") hanno fatto si che ci si fermasse prima.
@ Massimo.
Massimo, il raid di Entebbe (Mivitsa Kadur Ha'ram, Operazione Fulmine, poi ribattezzata Mivitsa Yonatan in onore di Yoni Netanyahu, caduto in azione) è stata un operazione di commandos del reparto antiterrorismo Sayeret Matkal, con l'appoggio di fanti della Sayeret Golani e di parà della Sayeret Tzanhanim, e il fondamentale apporto di agenti infiltrati del Mossad e dell'Aman, quindi non si è trattato di un operazione convenzionale.
Peraltro non sarebbe stata realizzabile senza l'apporto di:
USA: Attraverso il National Reconnaissance Office che, su richiesta dell'allora capo della CIA George W. Bush, posizionò uno dei suoi satelliti spia Big Bird KH-9 su Entebbe, fornendo immagini dettagliatissime dell'aeroporto nel quale erano tenuti prigionieri i passeggeri del volo Air France.
Attraverso gli apparati di ascolto dell'US Navy ad Asmara, che seguirono il volo Air France nel suo spostamento da Bengasi ad Entebbe.
Francia: dopo aver ottenuto la liberazione dei passeggeri di nazionalità francese, Giscard D'Estaing permise che venissero interrogati da agenti Mossad, i quali ottennero cosi delle preziose informazioni sul numero dei terroristi, il loro armamento, e l'entità dell'appoggio fornito dagli ugandesi.
Le stazioni d'ascolto della Marine Nationale a Gibuti seguirono anch'esse il volo da Bengasi ad Entebbe.
Inghilterra: Uno dei passeggeri, Patricia Heyman, inglese, liberata poichè al sesto mese di gravidanza e in preda ad una crisi, venne interrogata da agenti MI-6 e Mossad, fornendo informazioni sul dirottamento e i terroristi.
Germania: Fornì le fotografie dei due terroristi tedeschi Wilfred Bose e Brigitte Kuhlmann.
Kenya: Permise l'atterraggio e il rifornimento prima del B-707 trasformato in ospedale volante e poi dei C-130 Hercules di ritorno dall'Uganda. Permise inoltre il trasporto dei due ostaggi feriti all'ospedale Jomo Kenyatta di Nairobi.
Mise a disposizione il controllo del traffico aereo di Nairobi per "prendere in carico" l'aereo proveniente da Bengasi.
Come vedi, si trattò di un'operazione "internazionale".
Aggiungo che ebbe successo anche grazie al famoso "stratagemma della Mercedes nera", un inganno mediante il quale si mirava a ritardare la reazione dei soldati ugandesi di guardia all'aeroporto. Niente a che vedere con la guerra "classica", quindi.
Non mischiamo le carte.
Peraltro, SAS, SEAL, Delta, KSK, GOI e compagnia bella sarebbero perfettamente in grado di svolgere un'azione simile.
La Folgore non c'entra nulla.