Autore Topic: La nuova campionessa del mondo di scacchi  (Letto 3027 volte)

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Online Cassiodoro

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La nuova campionessa del mondo di scacchi
« il: Gennaio 23, 2011, 09:30:54 am »
http://www3.lastampa.it/costume/sezioni/articolo/lstp/385269/
Hou Yifan, 16 anni, è la nuova campionessa del mondo di scacchi

Ma le regole la escludono dalle competizioni con i maschi
MARIA GIULIA MINETTI

MILANO
La sua vittoria non ha fatto i titoli dei giornali, né su di lei si sono ricamate quelle storie curiose dense di aneddoti strabilianti che accompagnano le performance dei campioni mondiali di scacchi, specie se, come nel caso di Hou Yifan, l'età verdissima, 16 anni, ne fa il più giovane campione del mondo nella storia. Già, nessuno, maschio o femmina, aveva finora raggiunto così precocemente il vertice scacchistico mondiale, eppure l'exploit della cinesina di Nanjing - che alla fine dell'anno scorso ha conquistato l'alloro della sua arte ad Antakya, in Turchia, battendo la concittadina ventitreenne Ruan Lufei - è passato quasi sotto silenzio.

Motivo? Il campionato vinto da Hou non è il «vero» campionato scacchistico, che è quello maschile, ma una sottospecie per sottogiocatori, se vogliamo esprimerci così. Nel mondo degli scacchi, infatti, per le donne vige l'apartheid: la prima posizione se la giocano fra loro, fra «competitors» di secondo piano. Per carità, se qualcuna è tanto audace da voler sfidare i maschi, s'accomodi. Nessuno la costringe a restare nel suo ghetto, anche se le conviene, «perché gli scacchi richiedono concentrazione, forza fisica, tenuta nervosa - elenca Adolivio Capece, capufficio stampa della Federazione Scacchistica Italiana -. E le donne cedono allo stress più facilmente degli uomini. Anche perché sono diverse». In che senso? «Una ha perso il campionato del mondo perché allattava - spiega Capece serissimo -. Altre sono condizionate da eventi fisiologici, le mestruazioni, per esempio».

Si stenta a credere alle proprie orecchie. «Comunque - va avanti Capece - che ci sia una separatezza nelle gare è logico. C'è in tutti gli sport». Benché appaia incredibile, l'intellettualissimo gioco degli scacchi è invece ufficialmente uno sport, sancito come tale dal Cio, e quindi, in Italia, membro del Coni. Ma come si fa a sostenere che la competizione tattico-strategica tra due individui ai lati opposti di una scacchiera sia una gara sportiva? L'abbiamo chiesto a Marina e Sabino Brunello, bergamaschi, 16 anni lei, 21 lui, Maestro internazionale femminile lei, Grande Maestro lui (per darvi un'idea dei gradi di separazione fra i due sessi: il titolo di Grande Maestro femminile, massimo della categoria donne, equivale al titolo di Maestro Fide, minimo della categoria uomini). Marina: «Se per sport si intende un'attività solo fisica, allora gli scacchi non sono uno sport. Ma se per sport si intende un'attività che ha un profilo agonistico, psicologico e che richiede anche energia fisica - le partite possono durare ore - allora lo sono. E i maschi hanno più energia, e questo viene dalla resistenza della corporatura». Nessuno si sogna di discriminare femmine e maschi in sala operatoria, per esempio, eppure un chirurgo è sottoposto a uno stress e una fatica tremendi. Più faticosa una partita di scacchi di una operazione a cuore aperto? Sabino, il fratello di Marina, rifiuta il paragone: «Le assicuro che nei tornei la massa muscolare conta». Ma allora dovrebbe contare anche fra maschi; un piccolino, sia pur robusto, a parità di valore scacchistico dovrebbe prenderle da uno bravo come lui ma grande e grosso! Sabino non molla: «Potrebbe esserci una differenza. Questa componente c'è».

La più famosa tra le donne che non hanno accettato l'apartheid scacchistico è l'ungherese Judith Polgar. Il 14 febbraio ‘93 - sedicenne anche lei, come Hou Yifan - sconfisse l'ex campione del mondo Boris Spassky, 56 anni, che 20 anni prima aveva ceduto a Bobby Fischer il titolo mondiale. Se Judith avesse ambìto all'alloro nel campionato femminile (ma Judith, che ha sempre creduto nello scacchismo «assoluto», non ha mai voluto parteciparvi), oggi probabilmente non avremmo il record di Hou, perché la Fide mise il nome dell'ungherese in cima alla lista delle giocatrici più forti del mondo quando la ragazzina aveva 12 anni!

Ma il coraggio di Judith Polgar è merce rarissima. Il rapporto fra maschi e femmine negli scacchi è di 10 a 100 (in Italia su 15 mila tesserati «agonisti» solo 1500 sono donne), ed è chiaro che finché il vivaio è tanto esiguo i risultati si faranno aspettare. A meno che non arrivi la Cina. Nell'ex Celeste Impero, infatti, i maschi preferiscono agli scacchi il gioco del Go. Se il governo deciderà di puntare solo sulle femmine, le amazzoni cinesi potrebbero dilagare nei campionati assoluti. A quel punto, si potrà ancora sostenere che è uno sport?
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Re: La nuova campionessa del mondo di scacchi
« Risposta #1 il: Gennaio 23, 2011, 10:36:05 am »
 :hmm:

ma vogliono proprio trovare il pretesto per litigare anche quando non hanno nulla di che lamentarsi?

se una donna vuole confrontarsi con gli uomini, si iscrive al campionato assoluto. Punto.
se non vuole confrontarsi, si iscrive al campionato femminile. Punto.
potremmo forse noi lamentarci di non avere la libertà di scelta, di non poterci iscrivere ad un campionato maschile.
ma la paranoia delle pari opportunità farà gli stessi danni che ha già fatto nei campus americani: poichè le squadre maschili e femminili devono equivalersi e poichè non ci sonop altrettante aspiranti cestiste o rugbyste, i campus sono costretti ad accettare nelle squadre femminili anche le amebe e ad escludere dalle squadre maschili anche giovani promettenti.
Bah...
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Re: La nuova campionessa del mondo di scacchi
« Risposta #2 il: Gennaio 23, 2011, 10:50:16 am »
Quel "Si stenta a credere alle proprie orecchie" scritto dalla giornalista dimostra come ormai le femmine sono abituate e "pretendono" di essere considerate, specialmente ai livelli massimi, superiori (non alla pari) agli uomini.
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Offline COSMOS1

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Re: La nuova campionessa del mondo di scacchi
« Risposta #3 il: Gennaio 23, 2011, 10:54:11 am »
 :lol:

già, a leggerla bene non si lamentano perchè non sono messe sullo stesso piano, ma perchè non vincono a prescindere, prima ancora di giocare.
Vorrebbero essere proclamate campione del mondo prima ancora di iscriversi  :D
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Offline Animus

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Re: La nuova campionessa del mondo di scacchi
« Risposta #4 il: Gennaio 23, 2011, 12:14:04 pm »
Citazione
Il campionato vinto da Hou non è il «vero» campionato scacchistico, che è quello maschile, ma una sottospecie per sottogiocatori

Ma perchè questo sarebbe un sottoarticolo o un articolo vero? :dry:
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Re: La nuova campionessa del mondo di scacchi
« Risposta #5 il: Gennaio 24, 2011, 00:19:17 am »
All'autrice dell'articolo non frega nulla degli scacchi, importa solo di vedere sconfitti ed umiliati i maschi in ogni settore, lo dice lei stessa

Citazione
Il rapporto fra maschi e femmine negli scacchi è di 10 a 100 (in Italia su 15 mila tesserati «agonisti» solo 1500 sono donne), ed è chiaro che finché il vivaio è tanto esiguo i risultati si faranno aspettare.

Sembra quasi che non dorma tranquilla finché non vede gli uomini sconfitti in tutto. Questa segue gli scacchi attendendo l'umiliazione dei maschi, lo sport è solo un mezzo per umiliare.

Offline Red-

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Re: La nuova campionessa del mondo di scacchi
« Risposta #6 il: Gennaio 24, 2011, 11:14:37 am »
Citazione
Il rapporto fra maschi e femmine negli scacchi è di 10 a 100 (in Italia su 15 mila tesserati «agonisti» solo 1500 sono donne), ed è chiaro che finché il vivaio è tanto esiguo i risultati si faranno aspettare.
Anche i morti in zone di guerra saranno in rapporto 1 a 100 tra donne e uomini, anche qua i risultati si fanno aspettare.
Potremmo mandarci quella giornalista
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Offline Rita

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Re: La nuova campionessa del mondo di scacchi
« Risposta #7 il: Gennaio 24, 2011, 12:15:08 pm »
Anche i morti in zone di guerra saranno in rapporto 1 a 100 tra donne e uomini, anche qua i risultati si fanno aspettare.
Potremmo mandarci quella giornalista

… oppure nelle miniere.
Ieri a Linea Verde hanno fatto vedere un servizio sulle miniere di carbone in Sardegna.
Una cinguettante presentatrice vestita con tuta fashion e casco si calava nelle viscere della terra intervistando i minatori.
A un certo punto compare una donna (responsabile tecnico di miniera – si badi bene –  la differenza  credo sia rilevante, conosco un uomo che è “ responsabile tecnico degli impianti elettrici” in una miniera di talco nel pinerolese e in genere “scende” solo occasionalmente e il suo lavoro si svolge principalmente seduto davanti ad un computer a preparare relazioni).
La presentatrice si rivolge agli uomini presenti con entusiasmo commentando “Una donna in miniera! E cosa ne pensano gli uomini delle donne in miniera che sono ancora poche?”
“Bene” gli risponde fra i denti l’addetto interrogato “ma una volta erano persino di più”…
“Erano di più?” sgrana gli occhioni
Poi  volge il microfono verso un ragazzo e domanda:
“Quanti hanni hai?”
“23”
E cosa spinge un ragazzo così giovane a fare una scelta come il lavoro in miniera?
“La mancanza di altre opportunità di lavoro nella nostra zona” risponde lui laconico.
Ulteriore cambio di inquadratura e questa volta si segue la “responsabile tecnico di miniera” vestita anche lei con tuta fashion e casco, truccata e pittata come una modella che farà da guida per la restante parte del servizio.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline ilmarmocchio

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Re: La nuova campionessa del mondo di scacchi
« Risposta #8 il: Gennaio 24, 2011, 15:46:40 pm »
Il rapporto fra maschi e femmine negli scacchi è di 10 a 100 (in Italia su 15 mila tesserati «agonisti» solo 1500 sono donne), ed è chiaro che finché il vivaio è tanto esiguo i risultati si faranno aspettare.


Giustissimo!!!
Bisogna che le fortissime campionesse donne giochino con i maschi.
Con 3 mosse di vantaggio, piu' i bianchi sempre, con una regina in piu' e con la possibilita', alla prima mossa discriminatoria del maschio ( tipo cercare di fare scacco matto ) di tramutare un pedone in regina.
Anzi, per maggiore equita', io proporrei di dotare la campionessa donna di 4 torri, dato che il maschio e' un violento e 2 torri sono gia' troppe ( non dimentichiamo che nelle torri patriarcali i maschi violentavano le donne teste' portate con la violenza, dopo essere state catturate con la violenza )

Offline ilmarmocchio

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Re: La nuova campionessa del mondo di scacchi
« Risposta #9 il: Gennaio 24, 2011, 15:50:19 pm »
Rita : E cosa spinge un ragazzo così giovane a fare una scelta come il lavoro in miniera?
“La mancanza di altre opportunità di lavoro nella nostra zona” risponde lui laconico.


Orribile bugia maschilista!!!
fa il minatore perche' sa che e' un lavoro che si svolge al riparo dai terribili raggi ultravioletti, che fanno venire le rughe, come succede alle povere turiste che vanno a prendere il sole o che si fanno la lampada.
Poverine, magari le prendessero in miniera.
ma il maschio discriminante ( o discriminatore ? ) non lo permette.
Che mondo

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Re: La nuova campionessa del mondo di scacchi
« Risposta #10 il: Gennaio 24, 2011, 18:10:18 pm »
Nella lista FIDE di gennaio 2011 ha 2602 punti Elo[1].

Brava.
Il più bravo al torneo Crespi di Milano aveva 2550.
Avrebbe potuto vincere 1.000 euro. :D

http://www.scacchisticamilanese.it/news.asp?id=224


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Re: La nuova campionessa del mondo di scacchi
« Risposta #11 il: Gennaio 24, 2011, 18:20:16 pm »
Comunque gli uomini e le donne gareggiano già insieme, io non ho capito questa (la giornalista) che vuole..

MAh, meglio non cercare di entrare troppo nella mentalità delle paranoiche, non si sa mai che sia contagioso. :doh:
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Re: La nuova campionessa del mondo di scacchi
« Risposta #12 il: Gennaio 24, 2011, 23:54:12 pm »
...Vuole una legge che obblighi le donne ad impegnarsi di più negli scacchi. Se non basterà chiederà una legge che renda illegale battere una donna a scacchi.
Non è passato molto tempo da quando una parlamentare ha proposto una legge che obbligasse le donne a servirsi delle leggi che le favorivano.
In Francia la rivale dell'attuale presidente disse che se veniva eletta avrebbe affiancato due poliziotti uomini alle poliziotte donne, perchè così queste ultime sarebbero state sicure di nn essere aggredite dai malviventi ed avrebbero potuto svolgere il loro lavoro e sarebbero stete protette. ...Come!? così si dovevano pagare quattro agenti al posto di due, e poi che ci stavano a fare allora le due agenti donne!? ...Ma che c'entra, su...
Siamo al limite dell'irreale? ..Ma mica tanto, non c'è limite a 'ste cose. E' tutto vero e documentabile: questo è.
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Offline ilmarmocchio

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Re: La nuova campionessa del mondo di scacchi
« Risposta #13 il: Gennaio 25, 2011, 15:04:51 pm »
...Vuole una legge che obblighi le donne ad impegnarsi di più negli scacchi. Se non basterà chiederà una legge che renda illegale battere una donna a scacchi.
Non è passato molto tempo da quando una parlamentare ha proposto una legge che obbligasse le donne a servirsi delle leggi che le favorivano.
In Francia la rivale dell'attuale presidente disse che se veniva eletta avrebbe affiancato due poliziotti uomini alle poliziotte donne, perchè così queste ultime sarebbero state sicure di nn essere aggredite dai malviventi ed avrebbero potuto svolgere il loro lavoro e sarebbero stete protette. ...Come!? così si dovevano pagare quattro agenti al posto di due, e poi che ci stavano a fare allora le due agenti donne!? ...Ma che c'entra, su...
Siamo al limite dell'irreale? ..Ma mica tanto, non c'è limite a 'ste cose. E' tutto vero e documentabile: questo è.

Innanzitutto appoggio la proposta di redere illegale la sconfitta di una donna.
Eccheccavoli : la sconfitta e' discriminazione!!!

per gli agenti francesi, ai 2 + 2 , andrebbero aggiunte altre 2 agenti femmine per proteggere le 2 agentesse dai 2 agenti maschi, che essendo maschi sono violenti.
E si' , una grande idea : pattuglie di 6 agenti. Invece di auto, potrebbero pattugliare col tram, che e' ecologico.
... ah, mail tram deve seguire i binari ?? meglio, cosi' si sa sempre dove sono le pattuglie e le 4 agentesse non corrono pericoli

Offline Antifemminista

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Re: La nuova campionessa del mondo di scacchi
« Risposta #14 il: Gennaio 30, 2011, 01:59:53 am »
Da appassionato scacchista che segue anche la mondanità del nobil giuoco, non posso esimermi dal chiarire alcune cose.

Primo, negli scacchi non esiste una divisione, ma solo un’area protetta per le donne. Se esistessero solo tornei misti (che comunque sono la maggioranza) le donne potrebbero vincere soltanto di rado i tornei di media importanza, e praticamente mai quelli di alta e altissima importanza.

Secondo, il fisico negli scacchi conta in maniera variabile a seconda della persona e della situazione, ma mai più di un dieci percento. Più che altro si tratta di avere un cuore forte, per resistere ai battiti accelerati che si scatenano per le emozioni, le quali, però, ovviamente, ciascuno gestisce in maniera diversa, e un sangue ben ossigenato per nutrire l’organo di gran lunga più dispendioso di energie del corpo umano: il cervello. Poi ovviamente, conta anche non avere acciacchi che possano deconcentrare anche minimamente. Niente di trascendentale se teniamo conto che una qualsiasi persona, e quindi anche una donna, può benissimo arrivare a correre mezzora ogni giorno. Più che sufficiente, se poi si ha anche carattere, per affrontare qualunque torneo o match.
Sì è vero, i match più duri e lunghi della storia, e le imprese contro tanti avversari in contemporanea, hanno dato tali dispendi di energie, da portare i campioni addirittura a perdere kili di peso. Normalmente però, è tutto molto meno drammatico, anche ad alti livelli.

Terzo, se si dicesse che le donne a scacchi non riescono a dare gli stessi risultati degli uomini, perché, esse sono caratterialmente meno adatte a sopportare un simile violento scontro agonistico; se si affermasse che il cervello delle donne è svantaggiato negli scacchi, tanto che imparano anche più difficilmente (in media), si finirebbe per essere politicamente troppo scorretti, nella società femminista moderna. Per questo si cerca di indorare la pillola con queste fesserie.

Quarto, esiste un sistema che serve a misurare la forza relativa degli scacchisti: Il punteggio Elo (dal cognome del suo primo ideatore). Tale sistema, non è diviso tra donne e uomini.  Quindi è un valido metodo per confrontare la forza relativa delle donne, con quella degli uomini. La Yifan ha un punteggio tale, che un giocatore come Anand, potrebbe perdere solo per una svista, che per il suo livello sarebbe assolutamente idiota. Cosa possibile, ma che non darebbe meriti alla Yifan.

Quinto, Judit Polgar (arrivata fra i primi otto giocatori del mondo, nel se non sbaglio 2004), finora è la classica rondine che non fa primavera. E comunque, non è mai arrivata al livello, per potere essere davvero, una possibile campionessa assoluta.

Comunque, esistono esempi di giocatori con ogni forma d’acciacco, e anche quasi del tutto mancanti di salute, che hanno fatto (come l’ex campione del mondo Tal morto nel 1988) o ancora fanno (come l’ex campione del mondo Kramnik), grandi cose. A riprova che le mie parole non sono campate in aria.

PS.
La storia delle agenti in Francia sarebbe da massima indignazione, in un mondo con ancora un briciolo di dignità!  :mad: :sick:
"Dove manca la forza, il diritto scompare." 
M. Barrès
"La forza siegue la forza. E' più difficile, diceva Fabio Massimo, adunare nelle avverse guerre la prima coorte che tutto un esercito." 
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“Essere ignoranti non è tanto un peccato, in quanto disposti ad imparare”. B. Franklin