mi pare non sia stato postato.
i punti sono due:
1) e le pubblicità lesive degli uomini?
2) faranno un po' di disoccupate tra le modelle
cmq se fossi un'azienda, una pubblicità scandalo (e relativa campagna libertaria) forse la farei.... sai quanta pubblicità gratuità!---------------------------------------
http://www.pariopportunita.gov.it/index.php/primo-piano/1918-pubblicita-e-donne-intesa-con-iap-per-ritirare-quelle-offensiveUn accordo per rendere più efficace la collaborazione nel controllo e nel ritiro di pubblicità offensive e volgari. E' stato siglato nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi tra il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, e l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria.
"Grazie a questo Protocollo d’intesa il Ministero per le Pari Opportunità, cioè l’amministrazione preposta a vigilare sulle politiche femminili nel nostro Paese potrà chiedere il ritiro di una pubblicità, per la carta stampata o per la televisione, che svilisca l’immagine della donna o sia apertamente violenta o sessista", ha dichiarato il Ministro Carfagna. Che ha aggiunto: "I mezzi di comunicazione e il marketing possono avere un ruolo importante nella lotta contro gli stereotipi di genere, sono preziosi alleati per valorizzare la figura femminile nella sua complessità e molteplicità e dare una immagine corretta del ruolo delle donne nella società".
Il Ministro ha precisato che "non si tratta di mettere in campo o prevedere alcuna forma di censura, che sarebbe in palese contrasto con la nostra Costituzione, ma che non possiamo non tenere conto dell’esigenza di mettere un freno alla giungla, di avere la possibilità di intervenire direttamente e velocemente quando ci troviamo di fronte ad un messaggio sbagliato o pericoloso". La pubblicità è uno strumento che ha un fortissimo impatto sulla società civile, ha ricordato il presidente dello Iap, Giorgio Floridia, e la qualità giova anche ai messaggi migliori: "Quando il giurì censura una pubblicità perché in contrasto con il codice di autodisciplina, i media rifiutano la pubblicità stessa; ciò ha un effetto inibitorio che tutela i consumatori ed interviene prima dell’eventuale sanzione pecuniaria, successiva", ha detto.
Il Segretario generale di Iap, Vincenzo Guggino, ha spiegato come "l’amministrazione potrà chiedere il ritiro di una pubblicità in tempo quasi reale, comunque entro 48 ore di tempo, completamente a costo zero”, riuscendo a monitorare la comunicazione pubblicitaria nella sua quasi totale interezza, dal momento che "Iap rappresenta diciotto sigle del mondo pubblicitario, oltre il 90% del mercato e già lavora da decenni su questo fronte".
Nel corso della conferenza stampa sono state mostrate alcune delle pubblicità delle quali, di sua iniziativa o dietro segnalazione di associazioni, il Ministro per le Pari Opportunità ha chiesto il ritiro nei mesi e negli anni scorsi. Le segnalazioni possono essere inviate tramite email all’Ufficio relazioni con il pubblico del Dipartimento per le Pari Opportunità, all’indirizzo serep@pariopportunita.gov.it
26 gennaio 2011