Vi dico la mia. Parlare su quei siti ha un valore (seppur basso ma ha un valore). Almeno potrebbe esserci la remota possibilità che qualcuno cominci almeno a dubitare di qualche dogma femminista. E' difficile che succeda però provare non nuoce alla salute. Come consiglio potrei dirvi di restare calmi anche quando negano le evidenze. Il problema è adesso spesso ricorrono alla censura (mi è capitato su femminismo a sud ma anche su maschileplurale).
Su facebook, spesso provo ad esporre il mio pensiero ma o vengo ignorato completamente o in quelle rare risposte c'è un'incapacità profondissima al ragionamento ( e vale su tutto, da Berlusconi agli animalisti, al politicamente corretto, all'arte).
Però, da uomini, è secondo me giusto provare a cambiare qualcosa.