I casi sono:
1)Se non volete figli, tu e la donna con cui avete deciso di fare sesso potete investire soldi in un pacchetto di preservativi.
2)Se succede per sbaglio, tu continui a non volerli e la donna decide di abortire, mi pare si crei una situazione di accordo.
3)Se succede per sbaglio, tu non li vuoi ma la donna ritiene sbagliato il provvedimento dell'aborto, siete comunque d'accordo visto che per te l'aborto è discriminante... quindi accetti il tuo 50% di responsabilità e ti tieni il figlio.
Il mio cervello sta benissimo, grazie per l'interessamento.
E' semplicissimo:
"Come le donne hanno potere decisionale sul se tenersi un figlio o meno (aborto oppure donarlo una volta partorito), anche l'uomo dovrebbe avere PIENO diritto decisionale se riconoscere un figlio o no."
Attualmente l'uomo non ha alcun potere decisionale sull'accettare o meno i figli, che è solo discrezione della madre.
Questa NON è parità mie care signorine.
La parità è che:
- Una donna può decidere se tenere un figlio, abortirlo o non riconoscerlo alla nascita (cosa che ritengo giustissima).
Ma deve anche valere per l'altro genitore, altrimenti che parità è?! Ovvero:
- Un uomo non può imporre a una donna l'aborto,
MA deve poter avere la libertà di riconoscere o meno un figlio. (con tutti gli obblighi/diritti che ne consegue)Oggi invece accade che nel momento in cui un uomo si vede piombare un figlio indesiderato o inaspettato, non ha il minimo diritto decisionale e lo deve accettare e mantenere PER FORZA (a meno che la donna non decida di abortire o non riconoscerlo).
Questo significa semplicemente che ATTUALMENTE l'uomo non ha alcuna libertà decisionale in tema di paternità.
E' a tutti gli effetti in balia del volere della compagna.E' PARITA' QUESTA?
NON E' QUESTA UNA VIOLENZA?