Autore Topic: CioccolatoSin Presentazione  (Letto 33245 volte)

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Offline FrancaViola

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #45 il: Aprile 21, 2011, 15:09:01 pm »
:w00t:

no

le morti dei lavoratori in nero sono una parte delle morti bianche

le morti bianche sono le morti sul lavoro

in gran maggioranza uomini

direi anzi la totalità: il grande e pluriennale lavoro di Rita non ha evidenziato una sola lavoratrice morta sul lavoro in Italia nell'ultimo decennio, se non ricordo male (beneficio d'inventario?)  :w00t:


dopo breve ricerca posso dirti che le morti bianche non sono solo le morti sul lavoro, ma anche ad esempio la sindrome della morte improvvisa del bambino (SIDS). Per cui l'aggettivo bianco allude all'assenza di una mano direttamente responsabile dell’incidente.
E in ogni caso dovete convenire che non è stato scelto un aggettivo che indica un colore neutro solo per non evidenziare il fatto che si tratti di un problema di genere, come sosteneva Rita.

Va bene la QM, ma la teoria del complotto no!

Offline Rita

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #46 il: Aprile 21, 2011, 15:26:18 pm »

Rita mi dispiace, ma non so veramente come puoi esserti fatta convincere che il diritto di voto alle donne sia in realtà stato un dono perchè non facevano il servizio militare.
Considerato che reclutavano anche i malati di mente e i vagabondi, non sarebbe comunque una giustificazione edificante.

comincio a pensare che tu sia un po' in malafede. O che non legga bene. Senza offesa eh..

Mi dispiace FrancaViola.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Rita

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #47 il: Aprile 21, 2011, 15:32:53 pm »

dopo breve ricerca posso dirti che le morti bianche non sono solo le morti sul lavoro, ma anche ad esempio la sindrome della morte improvvisa del bambino (SIDS). Per cui l'aggettivo bianco allude all'assenza di una mano direttamente responsabile dell’incidente.
E in ogni caso dovete convenire che non è stato scelto un aggettivo che indica un colore neutro solo per non evidenziare il fatto che si tratti di un problema di genere, come sosteneva Rita.

Va bene la QM, ma la teoria del complotto no!

Allora evidenziamo che è un problema di genere.

Prova ad andare a dire a qualcuno che è un problema di genere.
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Offline Cassiodoro

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #48 il: Aprile 21, 2011, 15:56:04 pm »
Citazione da: FrancaViola
...l'aggettivo bianco allude all'assenza di una mano direttamente responsabile dell’incidente.
E in ogni caso dovete convenire che non è stato scelto un aggettivo che indica un colore neutro solo per non evidenziare il fatto che si tratti di un problema di genere, come sosteneva Rita.
Le chiamano morti bianche
25 05 2010

Le chiamano “morti bianche”, come avvenissero senza sangue.

Le chiamano “morti bianche”, perchè l’aggettivo bianco allude all’assenza di una mano direttamente responsabile dell’accaduto, invece la mano responsabile c’è sempre, più di una.

Le chiamano “morti bianche”, come fossero dovute alla casualità, alla fatalità, alla sfortuna.

Le chiamano “morti bianche”, ma il dolore che fa loro da contorno potrebbe reclamare ben altra sfumatura cromatica.

Le chiamano “morti bianche” per farle sembrare candide, immacolate, innocenti.

Le chiamano “morti bianche”, tanto non meritano che due righe sui quotidiani, si e no una citazione nel telegiornale.

Le chiamano “morti bianche”, per evitare che si parli di omicidi sul lavoro.

Le chiamano “morti bianche”, bianche come il silenzio, come l’indifferenza che si portano dietro.

Le chiamano “morti bianche”, ma non sono incidenti, dipendono dall’avidità di chi si rifiuta di rispettare le norme sulla sicurezza sul lavoro.

Le chiamano “morti bianche”, un modo di dire beffardo, per delle morti che più sporche di così non possono essere.

Le chiamano “morti bianche”, ma sono il risultato dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, dove la vita non ha valore rispetto al profitto.

Le chiamano “morti bianche”, ma sono tragedie inaccettabili per una paese che si definisce civile, che non può permettersi di avere tutte queste morti sul lavoro.

Le chiamano “morti bianche”, ma in realtà sono nere, non solo perchè ogni morte è “nera” ma perchè spesso, quasi sempre, le vittime non risultano nemmeno nei libri paga dei loro “padroni” : padroni della loro vita. E della loro morte.

Le chiamano “morti bianche”, ma sono un emergenza nazionale, anche se c’è chi dice che sono in calo, senza rendersi conto che i dati sulle morti sul lavoro sono fortemente sottostimati, e che se calo c’è è dovuto principalmente alla crisi economica.

Le chiamano “morti bianche”, un eufemismo che andrebbe abolito, perchè è un insulto ai familiari e alle vittime del lavoro.

Le chiamano “morti bianche”, ma quanto tempo passerà ancora perchè vengano chiamate con il loro vero nome?

Marco Bazzoni-Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze


La tua relatrice, che ti conosce meglio di noi, sa già che nelle tue tesi ci sono degli errori A PRESCINDERE.
Io, ed altri, dei tuoi errori ce ne siamo accorti anche qui, già dal tuo primo post.

Questo tuo sviare il discorso sulle "morti bianche" accumulamndole alle "morti in culla" è una delle cose più vili e bieche che ho mai visto neanche nei peggiori siti femministi.

http://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_della_morte_improvvisa_del_lattante
La sindrome della morte improvvisa del lattante nota anche come sindrome della morte improvvisa infantile o morte inaspettata del lattante oppure in terminologia comune "morte in culla" (in inglese Sudden Infant Death Syndrome o SIDS) è un fenomeno che non trova ancora alcuna spiegazione presso la comunità scientifica.
......
Spesso è stato scoperto che la vera causa di morte del neonato era infanticidio[1][2] laddove era stato diagnosticato in prima istanza la sindrome da morte in culla. Alcuni ricercatori hanno stimato che tra il 5% e il 20% dei casi la SIDS è in realtà infanticidio.
Infanticidio
http://it.wikipedia.org/wiki/Infanticidio
Varia è la considerazione giuridica e criminologica dell'infanticidio, a seconda del soggetto che compie l'azione (spesso, ma non sempre, la madre), delle circostanze temporali e di altre condizioni. In diritto penale, l'uccisione di un bambino si considera il più delle volte un omicidio comune. L'infanticidio si potrebbe quindi intendere in senso etimologico (uccisione dell'infante, colui che non sa ancora parlare), ma non è esattamente così: per varie ragioni, gli ordinamenti considerano meno gravi, rispetto all'omicidio, i reati speciali individuati come infanticidio, e le delimitano in un ambito molto stretto.

L'Infanticide Act britannico, ad esempio, chiama infanticidio un delitto specifico, che può essere commesso solo dalla madre nel primo anno di vita del bambino. Il codice penale italiano individua una sola ipotesi: quella dell'infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale (art. 578 c.p.) commesso dalla madre durante il parto (feticidio) o immediatamente dopo
« Ultima modifica: Aprile 21, 2011, 16:12:59 pm da Cassiodoro »
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline Guit

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #49 il: Aprile 21, 2011, 16:07:36 pm »
Mah, questo è come lo leggi tu. Il femminismo ha introdotto l'idea che la donna è uguale all'uomo.

Ha introdotto l'idea che la donna è uguale all'uomo, che si è trasformata nell'idea che la donna è superiore.

Questo intendevo per confutazione storica.

Ha pure introdotto concetti falsi che ogni coito è uno stupro, che gli uomini volevano opprimere le donne, che il mondo governato da donne è più giusto, e via dicendo all'infinito.

In pratica avete detto che gli uomini stuprano sempre, sono i responsabili della condizione storica femminile (senza nemmeno considerare quella maschile o porsi altre domande), che sono moralmente inetti inquanto tali e inadatti a governare in modo equo.

Ma che bella parità!

Ma che bello il femminismo!

Take the red pill

Offline Guit

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #50 il: Aprile 21, 2011, 16:10:10 pm »
Quindi l'unico motivo per cui le donne non fanno sul serio sulla parità è che non cadono dai ponteggi?

Hai letto male: è che non lavorano sui ponteggi.

Ovvio che quando ci lavori ogni tanto qualcuno cade.

Le quote nel potere non vengono fatte perché ci sono poche donne che si dimettono, ma perché ci sono poche donne in quelle funzioni.

La parità solo quando ci pare.

Take the red pill

Offline FrancaViola

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #51 il: Aprile 21, 2011, 16:16:53 pm »
Le chiamano morti bianche
25 05 2010

Le chiamano “morti bianche”, come avvenissero senza sangue.

Le chiamano “morti bianche”, perchè l’aggettivo bianco allude all’assenza di una mano direttamente responsabile dell’accaduto, invece la mano responsabile c’è sempre, più di una.

Le chiamano “morti bianche”, come fossero dovute alla casualità, alla fatalità, alla sfortuna.

Le chiamano “morti bianche”, ma il dolore che fa loro da contorno potrebbe reclamare ben altra sfumatura cromatica.

Le chiamano “morti bianche” per farle sembrare candide, immacolate, innocenti.

Le chiamano “morti bianche”, tanto non meritano che due righe sui quotidiani, si e no una citazione nel telegiornale.

Le chiamano “morti bianche”, per evitare che si parli di omicidi sul lavoro.

Le chiamano “morti bianche”, bianche come il silenzio, come l’indifferenza che si portano dietro.

Le chiamano “morti bianche”, ma non sono incidenti, dipendono dall’avidità di chi si rifiuta di rispettare le norme sulla sicurezza sul lavoro.

Le chiamano “morti bianche”, un modo di dire beffardo, per delle morti che più sporche di così non possono essere.

Le chiamano “morti bianche”, ma sono il risultato dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, dove la vita non ha valore rispetto al profitto.

Le chiamano “morti bianche”, ma sono tragedie inaccettabili per una paese che si definisce civile, che non può permettersi di avere tutte queste morti sul lavoro.

Le chiamano “morti bianche”, ma in realtà sono nere, non solo perchè ogni morte è “nera” ma perchè spesso, quasi sempre, le vittime non risultano nemmeno nei libri paga dei loro “padroni” : padroni della loro vita. E della loro morte.

Le chiamano “morti bianche”, ma sono un emergenza nazionale, anche se c’è chi dice che sono in calo, senza rendersi conto che i dati sulle morti sul lavoro sono fortemente sottostimati, e che se calo c’è è dovuto principalmente alla crisi economica.

Le chiamano “morti bianche”, un eufemismo che andrebbe abolito, perchè è un insulto ai familiari e alle vittime del lavoro.

Le chiamano “morti bianche”, ma quanto tempo passerà ancora perchè vengano chiamate con il loro vero nome?

Marco Bazzoni-Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze


La tua relatrice, che ti conosce meglio di noi, sa già che nelle tue tesi ci sono degli errori A PRESCINDERE.
Io, ed altri, dei tuoi errori ce ne siamo accorti anche qui, già dal tuo primo post.

Questo tuo sviare il discorso sulle "morti bianche" accumulamndole alle "morti in culla" è una delle cose più vili e bieche che ho mai visto neanche nei peggiori siti femministi.

http://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_della_morte_improvvisa_del_lattante
La sindrome della morte improvvisa del lattante nota anche come sindrome della morte improvvisa infantile o morte inaspettata del lattante oppure in terminologia comune "morte in culla" (in inglese Sudden Infant Death Syndrome o SIDS) è un fenomeno che non trova ancora alcuna spiegazione presso la comunità scientifica.
......
Spesso è stato scoperto che la vera causa di morte del neonato era infanticidio[1][2] laddove era stato diagnosticato in prima istanza la sindrome da morte in culla. Alcuni ricercatori hanno stimato che tra il 5% e il 20% dei casi la SIDS è in realtà infanticidio.
Infanticidio
http://it.wikipedia.org/wiki/Infanticidio
Varia è la considerazione giuridica e criminologica dell'infanticidio, a seconda del soggetto che compie l'azione (spesso, ma non sempre, la madre), delle circostanze temporali e di altre condizioni. In diritto penale, l'uccisione di un bambino si considera il più delle volte un omicidio comune. L'infanticidio si potrebbe quindi intendere in senso etimologico (uccisione dell'infante, colui che non sa ancora parlare), ma non è esattamente così: per varie ragioni, gli ordinamenti considerano meno gravi, rispetto all'omicidio, i reati speciali individuati come infanticidio, e le delimitano in un ambito molto stretto.

L'Infanticide Act britannico, ad esempio, chiama infanticidio un delitto specifico, che può essere commesso solo dalla madre nel primo anno di vita del bambino. Il codice penale italiano individua una sola ipotesi: quella dell'infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale (art. 578 c.p.) commesso dalla madre durante il parto (feticidio) o immediatamente dopo




nel bel testo che hai copiato e incollato mi pare che manchi "le chiamano morti bianche per evitare di dire che muoiono sempre gli uomini".
si stava dibattendo su questo punto, non su quanto sia orrendo morire sul lavoro.

Offline Rita

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #52 il: Aprile 21, 2011, 16:18:17 pm »


nel bel testo che hai copiato e incollato mi pare che manchi "le chiamano morti bianche per evitare di dire che muoiono sempre gli uomini".
si stava dibattendo su questo punto, non su quanto sia orrendo morire sul lavoro.

 :doh:
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Offline Cassiodoro

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #53 il: Aprile 21, 2011, 16:28:15 pm »
Citazione da: Rita
:doh:
Quanto capisco la sua relatrice!!!!!! :P :P :P :doh: :doh: :doh: :cry: :cry: :cry: :wacko: :wacko: :wacko:
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline Milo

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #54 il: Aprile 21, 2011, 20:23:12 pm »
Citazione
non potete leggere qualsiasi cosa come un fatto di genere, dai!


Morti sul lavoro: l'8% sono Donne

http://antifeminist.altervista.org/analisimedia/morti_lavoro.htm

Offline poisonmind

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #55 il: Aprile 21, 2011, 20:47:37 pm »
Andrà a finire che quell'8 % lo chiameranno "morti rosa" e tutte quante a strapparsi i peli della patata (se non depilata) per la disperazione :crybaby: :crybaby: :crybaby:, piangendo rimborsi per l'eternità (tanto per cambiare vogliono soldi), mentre delle "morti azzurre" come sempre chissenefrega  :muro:
Memento Audere Semper (Gabriele D'Annunzio)

Offline Milo

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #56 il: Aprile 21, 2011, 20:52:30 pm »

Rita mi dispiace, ma non so veramente come puoi esserti fatta convincere che il diritto di voto alle donne sia in realtà stato un dono perchè non facevano il servizio militare.
Considerato che reclutavano anche i malati di mente e i vagabondi, non sarebbe comunque una giustificazione edificante.

e di che sesso erano i malati di mente e i vagabondi?

il diritto al voto non era condizionato al sesso maschile in quanto tale, tanto che se eri maschio e non avevi l'obolo lo stesso non potevi votare.

prima, o facevi parte della casta o niente; oggi invece è un diritto "umano".

ancora oggi negli USA è così: per votare si paga. infatti i barboni, più spesso maschi, non votano. sfiliamo per i barboni maschi?

dunque bisognava avere i soldi, non essere analfabeti, e aver prestato servizio per la patria (i maschi: le palle da cannone).

il suffragio universale per tutti e soli gli uomini indistintamente risale appena al 1912.

sai che è successo da lì a poco? che il voto divenne inutile per via del regime.

subito dopo la guerra, il diritto al voto fu per tutti.

adesso, dimmi tu, per qualche decennio di differenza, c'è da fare tutto questo frignamento?

la verità è che il femminismo ha spacciato il diritto al voto alle donne per una propria conquista e per un'idea di giustizia tutta sua; invece la conquista e la giustizia è maschile (dalla Rivoluzione francese in poi, ma anche prima).

Offline jorek

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #57 il: Aprile 21, 2011, 20:56:21 pm »
il servizio militare in quasi ogni epoca storica è stata la via per il potere...

Offline Milo

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #58 il: Aprile 21, 2011, 21:12:10 pm »
il servizio militare in quasi ogni epoca storica è stata la via per il potere...

ma infatti i diritti delle donne sono ottenuti tutti e sempre senza alcun merito.

quando scrivevano che la differenza salariale tra i sessi era del 30-40%, ogni creatura di buon senso sapeva che era un falso: può un professore maschio guadagnare di più una professoressa femmina?

l'unica verità è che le donne lavorano meno, cioè fanno le mantenute, quindi nel complesso pare che guadagnino meno. è un tipico trucco statistico.

quando poi è stata pubblicata la "smentita" s'è visto invece che la differenza era al più del 2%, giustificabile con gli straordinari.

in buona sostanza l'informazione corretta sarebbe stata (come poi fu) mostrare la differenza di stipendio per categorie. si scopre così che le donne della media impresa guadagnano circa 1,1% in più degli uomini.

Offline Milo

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Re: CioccolatoSin Presentazione
« Risposta #59 il: Aprile 21, 2011, 21:20:44 pm »
scusate, ricordavo male le percentuali...

allego lo studio:



http://www.odmconsulting.com/compensation/rapporto.asp