A parte che preferisco parlare di movimento delle donne piuttosto che di femminismo, penso che sia stato un movimento fondamentale nella storia delle donne, sin dalla sua comparsa nel 1800 in francia, stati uniti e inghilterra. semplicemente ci si è resi conto che il sesso biologico non può essere il discrimine su cui impostare i diritti di una persona.
Confutato dalla storia. Il femminismo ha introdotto nei popoli l'idea che la donna è superiore all'uomo.
Il male-bashing quotidiano è prova del fatto che c'è una intenzione di riduzione sistematica della dignità dei cittadini di sesso maschile.
Anche l'ecologia, stando alle dichiarazioni di oggi della Consoli, è contro il machismo. Cos'è il machismo? Una soluzione retorica per non dire: sesso maschile.
Loro dicono di no, ma sono state da tempo smascherate.
Dalle loro posizioni, si deduce che io, in quanto di sesso maschile, sarei "inadatto" a una condizione ecologica e di sviluppo sostenibile.
Razzismo e vigliaccheria della peggior specie. Portata avanti con mille scuse buoniste e di difesa dei deboli.
Non credo si possa parlare attualmente di femminismo. Il femminismo in quanto movimento, almeno in Italia, si è estinto nella metà degli anni 70. Attualmente si può parlare di piccoli collettivi, più o meno estremisti, ma tutti innocui. Come già detto in altra sede l'estremismo non rientra nel mio carattere, per cui quelle donne assatanate che invocano l'estinzione degli uomini mi fanno anche un po' ridere.
Oggi esiste il neo-femminismo del potere e il donnismo dell'informazione di massa. Oltre alle "vetero" comunque sempre attive, che a questo punto erano addirittura migliori delle "neo".
"femminismo" oggi potrebbe significare semplicemente l'orgoglio di essere donna e la volontà di continuare ad affermarsi in tutti quegli ambiti che storicamente sono stati considerati "roccaforti" maschili,
La frase dev'essere completata: quindi vedere la presenza maschile in ogni ambito come un ostacolo all'affermazione della donna. Quindi utilizzare tutti gli strumenti per comprimere al minimo possibile la presenza maschile, sia in termini quantitativi che qualitativi, sia in termini fattuali che simbolico-identitari.
Uguali quando conviene a noi, diversi quando conviene a noi. Attraenza estatica + Azione dinamica. Tutto al femminile.
Mamma amorevole e presente + Manager sempre in giro cinica e rampante. Tutto in un unico essere onnipotente autoreferente.
E se non ci riesce e colpa del maschio.
in primis l'ambito lavorativo. Perchè se all'uomo, in sede di colloquio, nessuno chiede se intenda avere dei figli, alla donna viene chiesto ancora troppe volte, e una risposta positiva viene considerata come elemento a suo sfavore.
E alla donna, in sede di funerale, nessuno chiede se è morta sul lavoro. Uguali quando ci pare, diversi quando ci pare.
Per giustificare corsie preferenziali nel potere si dice che le differenze sono solo culturali e vanno superate. Per giustificare l'assenza nei cantieri si dice che le differenze sono naturali e vanno mantenute.
Eccetera, eccetera, eccetera.