A parte che preferisco parlare di movimento delle donne piuttosto che di femminismo, penso che sia stato un movimento fondamentale nella storia delle donne, sin dalla sua comparsa nel 1800 in francia, stati uniti e inghilterra. semplicemente ci si è resi conto che il sesso biologico non può essere il discrimine su cui impostare i diritti di una persona.
ecco, mi piacerebbe poter sviluppare meglio il fenomeno del femminismo visto dal punto di vista di chi lo crede giusto. se vuoi chiamiamolo anche movimento delle donne. io continuo a vederci sempre un sacco di contraddizioni, di idealismi mai potenzialmente possibili da concretizzare. veniamo a discuterne alcuni.
tu dici che ci si è resi conto che
il sesso biologico non può essere il discrimine su cui impostare i diritti di una persona., a me sembra invece - e correggimi se sbaglio che i diritti delle
donne, hanno avuto proprio lo scopo di lottare per aver riconosciuto dei diritti in base alla diversità biologica del sesso femminile in certi casi, e in altri ha cercato invece di non considerarli se questi impedivano appunto di entrare nel mondo del lavoro nonostante fossero nati e creati da menti maschili, quindi del tutto inopportuni per quelli femminili.
se davvero ci si fosse convinti che il sesso biologico non può essere il discrimine su cui impostare i diritti di una persona, il diritto all'aborto non esisterebbe. il diritto al non riconoscere il proprio figlio non ci sarebbe solo per la donna, e il passaggio alla nuova legge che prevede ai divorziati di essere genitori con pari diritti, non farebbe tanta fatica ad essere applicato dai giudici un po' troppo conservatori.
Non credo si possa parlare attualmente di femminismo. Il femminismo in quanto movimento, almeno in Italia, si è estinto nella metà degli anni 70. Attualmente si può parlare di piccoli collettivi, più o meno estremisti, ma tutti innocui. Come già detto in altra sede l'estremismo non rientra nel mio carattere, per cui quelle donne assatanate che invocano l'estinzione degli uomini mi fanno anche un po' ridere.
il movimento delle donne ha ottenuto un cambiamento culturale e morale...cambiando non solo la percezione di ciò che è da ritenere bene o male, ma ha creato anche delle leggi importanti. dire che si è istinto mi sembra falso...credo che facciamo tutti parte di una cultura femminista...ma non ce ne rendiamo tutti conto...
"femminismo" oggi potrebbe significare semplicemente l'orgoglio di essere donna e la volontà di continuare ad affermarsi in tutti quegli ambiti che storicamente sono stati considerati "roccaforti" maschili, in primis l'ambito lavorativo. Perchè se all'uomo, in sede di colloquio, nessuno chiede se intenda avere dei figli, alla donna viene chiesto ancora troppe volte, e una risposta positiva viene considerata come elemento a suo sfavore.
ed ecco perché credo che il femminismo sia soprattutto un pensiero idealista. è la donna che diventa madre, che ha il diritto sia di interrompere la gravidanza - anche senza dire nulla al padre - non l'uomo.la donna ha una differenza di natura biologica che addirittura offre il potere e il diritto di vita o di morte su un altro essere umano, anche se è frutto di una donna e di un uomo. lei può interrompere quella potenziale nuova vita, lui no. e dunque ha ovviamente anche delle responsabilità maggiori...o almeno dovrebbe essere così ... se vi fosse un senso di equilibrio nelle cose...“da un grande potere derivano grandi responsabilità” e direi che quello di "tenere" la vita - non di darla perché quella la si da in due- credo proprio sia una tra i più grandi poteri dell'essere umano...