Senza addentrarmi sulle conseguenze politiche di quanto si afferma nello studio, devo dire che la cosa non mi stupisce affatto.
Le donne non è che siano meno intelligenti, è che l'intelligenza non è la qualità principale che serve per attirare un uomo. Un uomo in una donna cerca qualità come bellezza, femminilità e sensualità, mentre l'intelligenza è una qualità che rende sexy gli uomini agli occhi delle donne.
Io stesso non mi vergogno ad ammettere che la mia attuale compagna, che è Thailandese, non ha tra le sue qualità quella dell'istruzione o della cultura. Anche mio padre ha una istruzione e cultura notevolmente superiori a quella di mia madre. Entrambe le unioni, per ora, funzionano a meraviglia e, cosa più importante, ci rendono felici.
Insomma, per come la vedo io l'intelligenza femminile, almeno intesa nel senso di competenze culturali astratte come quelle matemtiche, è l'ultima delle qualità che rendono proficua l'interazione uomo-donna, e per questo non mi stupisco che esista un meccanismo biologico atto a celare tale intelligenza nell'ambito di questa interazione.