Autore Topic: donne italiane  (Letto 2390 volte)

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Offline ilmarmocchio

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donne italiane
« il: Febbraio 13, 2011, 18:09:04 pm »
Questo mi sembra un articolo interessante, in particolare la 3 parte


http://www.wolfstep.cc/2011/02/il-medioevo-che-torna.html

Offline nyamya

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Re: donne italiane
« Risposta #1 il: Febbraio 14, 2011, 20:09:58 pm »
Bellissimo articolo, io come l'autore Uriel sto dicendo la stessa cosa a mio figlio studia e scappa più lontano da qui. Una domanda a te IlMarmocchio, tu trovi interessante l'articolo naturalmente, in quanto è anchè scritto da un italiano, ti ricordi una mia riflessione che tu hai censurato perchè ritenuta da te ofensiva per gli italiani? Allora se l'articolo fosse stato scritto da un straniero , lo avresti trovato altrettanto interessante dici?

Vi proppongo queste giocose mappe degli stereotipi:http://www.corriere.it/cronache/10_settembre_21/tortora-mappe-luoghi-comuni_24ab6bc0-c57b-11df-b273-00144f02aabe.shtml  fatevi due risate ormai quel poco che ci è permesso.
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Offline COSMOS1

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Re: donne italiane
« Risposta #2 il: Febbraio 14, 2011, 20:30:31 pm »
chi è l'autore?
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Offline nyamya

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Re: donne italiane
« Risposta #3 il: Febbraio 14, 2011, 21:11:35 pm »
Leggilo COSMOS1, l'autore è un mio connazionale che vive a Londra. Una delle mappe dello stivale è divisa in 2 fino a Roma è Repubblica Italiana, da Roma in giù è Etiopia e la Sicilia è Somalia. Cmq bello quell'articolo che ha scovato ilmarmocchio un pò estremo , ma io nel mio piccolo penso che l'Italia sia arrivata ad un punto di non ritorno e non ha alternative o cambia o cambia. C'era una volta che diceva uno ma se per anni hanno fatto di tutto per dividerci come facciamo ad unirci. Non mi piace questa società e non voglio che mio figlio cresca qui. Molti anni fa tra la Germania e l'Italia ho scelto Italia, ma farò di tutto per non far ripetere a mio figlio lo sbaglio mio.
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Offline ilmarmocchio

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Re: donne italiane
« Risposta #4 il: Febbraio 14, 2011, 21:52:40 pm »
Bellissimo articolo, io come l'autore Uriel sto dicendo la stessa cosa a mio figlio studia e scappa più lontano da qui. Una domanda a te IlMarmocchio, tu trovi interessante l'articolo naturalmente, in quanto è anchè scritto da un italiano, ti ricordi una mia riflessione che tu hai censurato perchè ritenuta da te ofensiva per gli italiani? Allora se l'articolo fosse stato scritto da un straniero , lo avresti trovato altrettanto interessante dici?

Vi proppongo queste giocose mappe degli stereotipi:http://www.corriere.it/cronache/10_settembre_21/tortora-mappe-luoghi-comuni_24ab6bc0-c57b-11df-b273-00144f02aabe.shtml  fatevi due risate ormai quel poco che ci è permesso.

Non ricordo il tuo post, ma non credo di averlo censurato perche' offensivo verso gli italiani. Non e' nella mia idea censurare, e sopratutto per un tal motivo. Se me lo posti ,ti spiego.
Italiano o no, se uno scritto e' valido non c'entra la nazionalita' dello scrivente.
Mi permetto di consigliarti, ma non solo a te, a tutti, un libro essenziale sul carattere degli italiani :
" gli italiani " di Luigi Barzini . Credetemi, e' un capolavoro ( non perche' lo dico io, eh  :)) e fa capire molte cose.
Tra l'altro , e' scritto in uno stile stupendo

Offline COSMOS1

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Re: donne italiane
« Risposta #5 il: Febbraio 16, 2011, 09:22:36 am »
l'ho letto velocemente, di + non posso
mi resta il dubbio su entrambi gli articoli su chi sia l'autore

Non mi piace questa società e non voglio che mio figlio cresca qui. Molti anni fa tra la Germania e l'Italia ho scelto Italia, ma farò di tutto per non far ripetere a mio figlio lo sbaglio mio.

l'Italia è un bel paese e gli italiani brava gente
devono ritrovare il proprio orgoglio
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Offline nyamya

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Re: donne italiane
« Risposta #6 il: Febbraio 17, 2011, 08:37:28 am »
Mai pensato che non lo sia. Più che orgoglio direi che dovrebbe ritrovare la coscenza propria e collettiva. A me non piace uno stato governato sempre dalle mumie/ come li chiama mio nipote/, dove le persone giovani e capaci con idee progressive, sono sempre tagliate fuori.Dove il merito non conta ma solo le conoscenze/ saranno persone molto socievoli se hanno tutte ste conoscenze/, dove un compagno di classe alla II superiore può dire tanto a me non serve studiare perchè ho mio padre che lavora all'aeroporto militare e mi troverà subito un lavoro. Dove uno con la terza media pagando 10000 euro è diventato finanziere/ allora i concorsi a cosa servono, agli sfigati che ancora ci credono e sperano/. Dove un consigliere comunale affitta 3 appartamenti in nero, ma agli elettori predica ben altro. Dove uno stato spende tanti soldi per lstruire i giovani , ma dopo se ne frega e li svaluta pure. L'elenco è talmente lungo che meglio non continuare.
Vi propongo questo articolo letto tempo fa riguardando la crisi in Grecia, http://santaruina.splinder.com/post/22402594, Io ho trovato tratti molto comuni con l'Italia e voi?
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Re: donne italiane
« Risposta #7 il: Febbraio 17, 2011, 09:45:22 am »
la progressiva sclerosi burocratica?
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Offline TheDarkSider

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Re: donne italiane
« Risposta #8 il: Febbraio 17, 2011, 13:20:41 pm »
l'Italia è un bel paese e gli italiani brava gente
devono ritrovare il proprio orgoglio
l'Italia è un paese con una magistratura fuori controllo, per costituzione soggetta solo alle legge
cioè a se stessa, e siccome cane non mangia cane è libera di piegare e violare la legge a suo uso e
consumo

le sentenze di divorzio sistematicamente punitive nei confronti degli uomini nonostante la lettera della
legge dica tutt'altro sono un esempio

i canali con cui le procure fanno uscire notizie su inchieste in corso violando sistematicamente il
segreto istruttorio sono un altro esempio

finché la magistratura di questo paese non viene sottoposta allo stato di diritto, cioè all'obbligo di rispettare
la legge come tutti la democrazia e la libertà mia e dei miei figli sono in pericolo.

questa è la dura verità, la legge non è uguale per tutti in questo paese, e non mi riferisco certo al capo del Governo,
che è così potente da essere sistematicamente intercettato e inquisito da 17 anni a questa parte
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
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Offline Volpe argentata

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Re: donne italiane
« Risposta #9 il: Febbraio 17, 2011, 14:11:57 pm »
La donna italiana di oggi e' un caso un po' particolare, una specie di svedese che si concede poco e che rimpiange l'uomo di una volta, uno stranissimo mix.... :D

Offline ilmarmocchio

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Re: donne italiane
« Risposta #10 il: Febbraio 24, 2011, 18:21:42 pm »

Offline TheDarkSider

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Re: donne italiane
« Risposta #11 il: Marzo 02, 2011, 16:55:52 pm »
Altro buon pezzo di Uriel, stavolta sul comportamento tradizionale della donna italiana:
http://www.wolfstep.cc/2011/03/italia-zobamba-malumba-babu.html

Significativi questi passaggi:
Citazione
Com'era la vita dei giovani prima delgli anni '80? Era basata sul concetto di vivere per sposarsi: sia donne che uomini non sognavano altro che di raggiungere questo stato. Le donne perche' volevano uscire di casa e smettere di essere l'aiutante di mamma nella cura di papa' , della casa e dei fratelli, gli uomini perche' volevano  una casa di proprieta', un'automobile di proprieta', una fica di proprieta'.

Questa deformazione causava una visione della persona assolutamente miserabile. L'eccesso si aveva nel mondo femminile. Siccome la donna doveva sposare un "buon partito"(3), ma ovviamente le classi sociali esistevano , il ragionamento era circa il seguente: supponiamo che la societa' abbia 10 livelli. Supponiamo che un uomo benestante sia , diciamo, a livello "8". Supponiamo che la donna sia a livello "3". La donna potra' sposare quell'uomo? Si, se soddisfa un'equazione:


Livello sociale della donna + quantita' di fica =  livello sociale dell'uomo.


Il ragionamento era: lui e' ad un livello sociale di 8, io sono ad un livello sociale di 3, siccome la mia fica vale 5, allora 3+5=8 , e il matrimonio si puo' fare. Poi vedremo come fare a chiamare "Amore" quello che invece si dovrebbe chiamare "quantita' di fica", ovvero l'avvenenza della ragazza.

In questa ottica , il piu' ricco del paese si sposava sempre con una ragazza scelta tra le altrettanto ricche (se non propriamente gnocche) oppure se sceglieva una ragazza meno ricca era tra le piu' belle.

L'implicita prostituzione contenuta in questo modello sociale era affievolita da due mitologie: l'amore ed il matrimonio in chiesa. Se ti sposi in chiesa (cosa che di per se' santifica) e lo fai per amore (il detersivo del sesso) , allora non sei una bagascia, ma una donna che , casualmente, si e' innamorata di un buon partito.

Se pensiamo ad una societa' del genere, e' chiaro come si comportassero le donne: tutto dipendeva dal "fattore F", perche' in ultima analisi era il modo con cui potevano conquistare il matrimonio morganatico con un fanciullo di classe economica superiore. Tutto, cioe', dipendeva da quanto valesse la loro fica, perche' quello era il valore aggiunto che teneva in piedi il commercio etico di se' stesse.(4)

Dal momento in cui la scala di valore era quella, c'era il problema di limitare chi facesse un gioco scorretto. Cioe', la cretina analfabeta con belle tette e gran culo, di famiglia contadina, poteva anche sposare il figlio del negoziante ricco del centro paese (detto: "la crema" nella bassa ferrarese) , se era davvero una gran bella ragazza. Ma solo a patto che non ci fossero belle ragazze altrettanto ricche (qui non c'era niente da fare) oppure se non capitava una ragazza piu' interessante.

...

Supponiamo cioe' che in un paese il livello sociale medio sia di 6. Supponiamo che oscilli tra 3 e 9. Il risultato, statisticamente, e' che i maschi oscillano fra 3 e 9 quanto le femmine, visto che le nascite sono equamente distribuite.

Ma le donne hanno il "fattore F", e quindi sommano, diciamo, +3 al loro valore per via del fattore fica. E ci troviamo con un paese nel quale abbiamo i maschi che vanno da un "tasso di sposabilita'" da 3 a 9, mentre le femmine si autopromuovono , passando da 6 a 12. Il risultato e' che il 50% dei maschi (da 3 a 6, meta' dell'intervallo da 3 a 9) e' considerato insposabile, e quindi ignorato.

...

Il punto e', cioe', che il Berlusconi del luogo (il ragazzotto che ai 18 anni compro' una mercedes e non una golf, per intenderci) aveva effettivamente disponibilita' di tutte le ragazze del luogo, perche' il fattore fica richiede che la fica sia disponibile.

Queste, signori, erano le vostre madri. Questi erano i vostri padri. Questa e' la merda da cui veniamo. Questa e' la carne da cui siamo usciti.

Le nostre madri e le nostre nonne non si sono sposate: hanno venduto quello che oggi si chiamerebbe "un future" sulla propria fica, in un contratto di lungo termine, nel quale il valore della persona comparato a quello dello sposo era semplicemente il confronto tra i due livelli di reddito sommato al valore della fica stessa. Fine. Prostitute ante litteram.

Questo spiega come mai Berlusconi si comporti cosi': se oggi berlusconi ha disponibilita' dell' 80% delle donne italiane (6), a quel tempo il riccozzo del paese aveva disponibilita' dell' 80% delle ragazze locali. Fine.

Io sono cresciuto in un paesello di 1000 abitanti, e affermo senza tema di smentita che la realtà descritta da Uriel è la realtà come c'era e c'è ancora nella provincia italiana. Il controllo sociale, particolarmente asfissiante, era ed è esercitato soprattutto dalle donne, che sono sempre le prime a scagliarsi contro quella "che esce dal gruppo" o che ha comportamenti anche solo vagamente anticonformisti.

Tale realtà solo recentissimamente e per le generazioni più giovani sembra poter cambiare.

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