In realtà chi ha dipinto noi uomini come i nemici brutali delle donne sono state quelle femministe , appartenenti ad organizzazioni soprattutto internazionali , il cui compito principale è quello di distruggere gli uomini che non sono femministi o per essere più precisi principalmente gli uomini che riescono a tracciare una rotta nel mare in burrasca : gli uomini alpha .
Esatto, anche se i poveracci femministi col pisello saranno i primi ad essere colpiti dalle femministe. Gli uomini alpha, come dicevo giorni fa, sono il terrore delle femministe. Loro possono confrontarsi solo con i maschi zerbini, per ovvie ragioni. Poi accusano noi di voler sottomettere le donne per paura del confronto, quando in realtà mia nonna, donna tradizionale, era molto più forte di certi aborti viventi che vedo oggi e che, al massimo, si limitano ad urlare come delle oche per far vedere che sono forti.
Certo è verosimile la prospettazione di uno scenario nell’ambito del quale le istanze delle donne convergano verso una forma di tutela femminile della maternità .
Ma se le istanze delle donne dovessero indirizzarsi in richieste di sostegno economico , contributivo e retributivo direttamente proporzionale al numero dei figli , a tutte quelle donne che non lavorano e che svolgono la funzione familiare , sociale e nazionale di madri e mogli , allora queste istanze rappresenterebbero per noi una richiesta legittima nei confronti della quale non abbiamo alcun interesse o motivo di osteggiare .
Io sono a favore dello stipendio per le casalinghe, anche perché ciò leverebbe un peso agli uomini. Se una donna si occupa veramente della famiglia e fa tanti figli come natura comanda, è giusto che venga "pagata" per questo servizio alla società. Ovviamente deve essere una vera casalinga, non una nullafacente che paga la domestica mentre va a fare shopping con i soldi dello Stato. Le femministe non vogliono perché la donna deve fare carriera e battere gli uomini. Loro sono invidiose degli uomini, quindi vogliono emularli. Ovviamente ogni donna deve essere libera di fare ciò che vuole, ma deve essere una sua scelta. Non deve essere costretta dalle femministe. Se ne lamentano anche loro.