http://www.repubblica.it/scienze/2011/02/20/news/donne_perdonano_meglio_di_uomini-12681235/Le donne perdonano di più "E' questione di empatia"
Ricerca spagnola analizza le differenze fra sessi e generazioni in materia di superamento di un torto o di un'offesa grave. Riesce meglio al femminile, perché ci si immedesima di più nei pensieri e nei sentimenti degli altri. Cruciale è il superamento del rancore e la dimostrazione di rimorso, per chi è colpevole dell'offesa
di ALESSIA MANFREDI
E' UN PERCORSO, non un atto immediato. Spesso doloroso ma catartico. Che si tratti di uno sgarbo sul lavoro, di un tradimento del partner, di un'offesa grave, che brucia ancora di più perché a infliggerla è stata una persona cara, perdonare è una virtù, forse un'arte, in cui le donne primeggiano. Lo fanno meglio e più facilmente rispetto agli uomini e non solo all'interno della coppia. Questione di empatia, spiega uno studio spagnolo, che analizza le differenze fra sessi e generazioni in materia di perdono. Arrivando alla conclusione che i genitori riescono più facilmente a lasciarsi alle spalle un torto rispetto ai figli. E, fra adulti, alle donne passare oltre riesce meglio che ai maschi.
Il fattore chiave sta in quella capacità di riconoscere pensieri e sentimenti degli altri, di immedesimarsi e reagire in modo opportuno: l'empatia. Che le donne hanno in quantità maggiore rispetto agli uomini, dice Carmen Maganto, co-autrice dello studio, pubblicato sulla Revista Latinoamericana de Psicologia, insieme a Maite Garaigordobil, professore alla facoltà di Psicologia dell'università dei Paesi Baschi.
I risultati della ricerca, ottenuti utilizzando una scala per valutare la capacità di perdonare e una che prende in considerazione anche i fattori che lo facilitano, suggeriscono che esistono precise differenze nei motivi che possono indurre a superare uno sgarbo o un'ingiustizia, a seconda del sesso e dell'età.
Se è vero che sia i ragazzi che i genitori concordano su cosa voglia dire perdonare - ricorrendo entrambi a termini come non portare rancore, riconciliarsi, comprendere - per i più giovani, sottolineano i ricercatori, il perdono è un qualcosa che arriva col passare del tempo; per mamma e papà invece è più una questione legata a fattori come il rimorso e un sentimento di giustizia.
Il superamento dei sentimenti negativi è uno sforzo che implica un atto di volontà. Che alla lunga, secondo diversi studi scientifici, paga. Perché provare rabbia, desiderio di vendetta, risentimento rischia di far ammalare, mentre se si riesce a perdonare, si sta meglio psicologicamente e fisicamente. Non solo: il perdono è una scelta di forza, che permette di rimettersi in gioco. Negli ultimi anni la scienza se ne è occupata con interesse crescente, evidenziando proprio i legami fra la disponibilità al perdono e lo stato di salute: meno stress, meno sintomi depressivi, meno disturbi circolatori. E la letteratura psicologica ha cercato di individuare percorsi con tappe precise per imparare a perdonare, proprio come si impara a mangiare sano e a prendersi cura di sé, concentrandosi su un atteggiamento positivo.
Ma cosa guida il processo che porta a superare un torto? Stando allo studio spagnolo, le differenze maggiori si riscontrano fra uomo e donna. In base ai dati raccolti, entrambi considerano la migliore definizione di perdono la mancanza di rancore, ma per l'uomo questo aspetto risulta più importante rispetto alla donna. In generale, poi, più si perdona, più si è disposti a farlo in ogni campo.
Allo studio hanno partecipato 140 persone, genitori fra i 45 e 60 anni di età e figli tra i 17 e 25 anni. Dalle loro risposte sono emersi elementi che pare rendano più facile perdonare: il rimorso mostrato da chi ha offeso, e il non serbare rancore, per chi è vittima del torto. L'ambiente familiare, poi, gioca un ruolo chiave nella trasmissione dei valori etici, che si portano poi fino alla scuola e facilitano l'insegnamento al perdono.
Le autrici dello studio sono convinte che i risultati possano aprire la via ad ulteriori studi, in particolare, a comprendere meglio il ruolo del perdono nella psicoterapia per le vittime di abusi sessuali, di maltrattamenti fisici o tradimenti all'interno della coppia.
La realtà dimostra ben altro: le femmine scelgono la via del perdono solo quando ne sono costrette da fattori davvero determinanti; come ad esempio la paura di dover rinunciare ad una situazione che in quel momento fa comodo ed evitare che sia un'altra donna a poterne usufruire.
e inoltre, quello che loro chiamano perdono, diverrà un ulteriore pretesto da usare come sorta di ricatto morale.
e questo vale anche in altri contesti al di fuori della vita di coppia.
ciò che succede ogni giorno nelle aule di tribunali, e non solo, sono una testimonianza inconfutabile di cosa sia davvero "l'empatia femminile"... e dimostra cosa significhi per loro immedesimarsi nei pensieri e sentimenti degli altri, o quale sia il loro modo di intendere sentimenti come il perdono o il rancore...
naturalmente, ritengo che questo genere di pseudo ricerche propacandistiche di stampo lesbofemminista non vadano prese sul serio, anche perchè di ricerche che dicono tutto e il contrario di tutto se ne trovano, ma possono essere sfruttate a nostro vantaggio, esponendo tutte le loro nefandezze sotto la luce del sole.