Ciao a tutti. Mi chiamo Giuseppe ed ho 27 anni.
Sono laureato in giurisprudenza e, sebbene stessi seguendo un altro indirizzo, vorrei in qualche modo contribuire a qualsiasi associazione che tuteli gli uomini dal criminalfemminismo.
Già da qualche anno avvertivo inconsciamente la misandrìa che aleggia in Italia, così come in tutto l'occidente (e lo studio della mia materia mi ha agevolato in questo). Ma nell'ultimo anno la mia rabbia è cresciuta. Segnalo, in particolar modo, l'influsso che i mass-media hanno avuto nel farla montare.
STAMPA: LA REPUBBLICA. Era il giornale letto dai miei. Ho iniziato a leggere certi articoli misandrici ritenendoli - non ci crederete - scherzosi. Ciò che mi ha aperto gli occhi è stata la continuità di questi articoli e la parzialità degli stessi: commenti contro i ragazzini "stupratori e misogeni sin da piccoli" quando, per esplicita ammissione del giornalista, non sembrava essere accaduto nulla; colpevolezze presunte in casi di violenze molto ipotetiche; pseudo-ricerche condotte senza una logica nè con metodo scientifico per affermare la superiorità femminile (senza arrendersi neanche difronte all'evidenza); giustificazione dei crimini di lei, sempre e comunque; libertà per lei di fare tutto ciò che vuole (e guai a chi glielo impedisce). Tanto per fare degli esempi.
STAMPA: Il FATTO QUOTIDIANO. In pochi mesi di lettura: censura per un giornalista che ha osato portare il parere maschile sullo stato attuale del rapporto fra i sessi (magari calcando un pò i toni) in seguito alla pressione di un gruppo di criminalfemministe; stravolgimento dei princìpi espressi in una sentenza della Cassazione (comprensibili anche da un ragazzino delle medie), ovviamente in chiave anti-maschile; fiorire di blog criminalfemministi sul sito del quotidiano.
TV: LA 7 (OTTO e MEZZO). Invece di comprendere le cause degli omicidi di donne, si ripeteva la filastrocca "inferiori, brutti, cattivi" e, se si provava a capire se c'era correlazione fra la condotta di lei e quella di lui, una filosofa-misandra (da notare gli occhi carichi di odio) ripeteva "non vorrei che la colpa ricadesse su di lei", interrompendo il discorso. Insomma, si è approfondito solo la solita filastrocca.
TV: CANALE 5 (MATRIX). Pochi giorni fa, ad una trasmissione sui padri separati, un'altra criminalfemminista (avvocato) opponeva alla nuova legge sull'affidamento dei figli di genitori separati una serie di ordinanze del Trib. di Milano che applicavano la vecchia normativa, dimenticando (?) che le sentenze non sono fonte del diritto nel nostro ordinamento e quelle illegittime andrebbero annullate (tralasciando le possibili sanzioni per i giudici). Il tutto con un sorriso irritante e beffardo.
In conclusione, bisogna fare qualcosa e presto! Ho visto che ci sono più siti dalla nostra parte: dovremmo unirci in un'unica lobby per fronteggiare la loro che, da almeno 35 anni, si prende privilegi su privilegi. Non se ne può più!