Secondo me stai facendo un discorso qualunquista. La realta` e diversa.
Suggerisco che la realta` si divide in vari segmenti.
La realta` percepita.
La realta` reale.
La realta` fittizzia che diventa` percepita e reale.
Viviamo tutti in un mondo in cui la realta` e l`illusione si mischiano e si sovrappongono. A volte il pensare che una cosa sia reale te la fa percepire come tale, e se molti la pensano allo stesso modo allora da realta` percepita` diventa una realta` assodata ed i comportamenti delle persone la rendono reale anche se fittizia.
Ora tralasciamo la tua sconclusionata analisi. che non tiene conto di troppi parametri e sopratutto non poggia su basi sociologiche e biologiche.
Dal tuo ennunciato mi colpisce la parte in cui dici che trattare male le donne e fare il classico macho da narrazione femminista conviene.
In virtu` del concetto di reale che ho espresso di sopra. Ti chiedo di riflettere un po su questi tre parametri che ti sto suggerendo.
Confrontali ed utilizzali come strumento per decifrare e contestare il tuo pensiero.
concordo pienamente sulla parte riguardante le tre realtà, e questa parte si interseca perfettamente con il mio discorso, ora lo dimostro.
l'ambientazione di questo discorso non è attuale, ma è a quando gli umani vivevano come animali, cioè quando esisteva una selezione genetica. preciso per meglio farmi comprendere.
la femmina può fare figli. perchè? semplicemente perchè accudire un bambino, coccolarlo, nutrirlo, è il sogno di quasi ogni femmina, dato che sono state geneticamente programmate per fare e volere questo, esattamente nello stesso modo in cui i bambini vogliono i gelati (un alimento zuccherino favorisce la crescita, anche se ovviamente quando la genetica impone questo principio non esistevano ancora i gelati!!!)
è semplicemente imposto dalla natura umana.
le femmine che non vogliono fare figli, non ne fanno, e la loro progenia genetica non esiste, quindi il "tratto" che si trasmette con maggiore facilità è che la femmina vuole fare figli.
(c'è anche una componente riguardante il piacere sessuale, il fare sesso non per fare figli, che non è valida per tutte le specie, come per esempio per i gatti che hanno rapporti dolorosi. non si sottraggonno comunque dal fare sesso.
è comunque visibile a tutti che le femmine vogliano fare figli e che anche in antichità non si trattasse di una questione post-sesso)
ora però, come ovviare al fatto che il figlio potrebbe creare problemi alla madre, potrebbe non esserci più?
semplicemente la femmina non lo vede.
lo sa ma lo nega. volta la testa.
questo perchè se le femmine fossero razionali, sarebbero minori le madri (pensate ad una leonessa che deve cacciare con i figli poco lontani, deve preoccuparsi dei figli e di sè stessa, ci sono molti fattori che addirittura potrebbero compromettere la sua esistenza)
allego un bell'articolo che ho letto di recente, che posso usare per sostenere la mia tesi
http://ragionimaschili.blogspot.com/2011/01/identita-collettive-il-donnismo-prima.htmlhttp://ragionimaschili.blogspot.com/2011/01/identita-collettive-il-donnismo-seconda.htmlhttp://ragionimaschili.blogspot.com/2011/02/identita-collettive-il-donnismo-terza.htmlriferendomi soprattutto alla folla psicologica, faccio capire come le femmine "voltino la testa" sui problemi.
ecco perchè, preferiscono per lo più una persona che dia loro una scarica di adrenalina, che anche se gli dà problemi non importa. proprio perchè "voltano la testa" ai problemi.
ecco perchè lo stronzo piace.
ricordo che l'ambientazione di questo discorso non è attuale, ma è a quando gli umani vivevano come animali, cioè quando esisteva una selezione genetica. preciso per meglio farmi comprendere.
il discorso con le dovute modifiche potrebbe essere ambientato anche nei giorni di oggi (per esempio, ora sappiamo che è lo sperma maschile a fecondare la femmina, ed anzi è ancora più chiaro oggi, come la quasi totalità delle femmine voglia un figlio)